Negli Stati Uniti la vendita di case non nuove è calata complessivamente in maniera inaspettata.
Negli Stati Uniti le vendite di proprietà immobiliari ad uso abitativo non nuove sono inaspettatamente calate durante il mese di maggio, confermando che – probabilmente – i dati degli scorsi mesi sono stati gonfiati soprattutto per merito del beneficio fiscale che l’amministrazione governativa statunitense aveva predisposto per incentivare l’acquisto di case da parte dei primi acquirenti di proprietà abitative.
Secondo quanto dichiara la National Association of Realtors, infatti, gli acquisti di case già esistenti e presenti sul mercato sono diminuite di 2,2 punti percentuali per un volume annualizzato pari a 5,66 milioni di unità. A tal punto le previsioni per il futuro a breve termine si fanno meno rosee, con una stima di un declino più profondo rispetto a quanto inizialmente previsto dagli osservatori del mercato locale. Gli stessi analisti prevedevano vendite di case non nuove per un volume annualizzato superiore alle 6 milioni di unità.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli acquisti di case non nuove sono tuttavia cresciuti di 2,7 punti percentuali, con un prezzo medio che è salito della stessa proporzione a 179.600 dollari, rispetto ai 174.800 dollari del maggio del 2009. Il numero di case presenti sul mercato è invece calato di 3,4 punti percentuali a 3,89 milioni di unità.
Con il ritmo di cui sopra, il mercato impiegherà circa 8,3 mesi per vendere tutte le case presenti, contro gli 8,4 mesi che avrebbe impiegato con il trend conseguito nel mese di aprile.
Per quanto riguarda il futuro, sembra evidente come la scadenza del beneficio fiscale, la disoccupazione ancora troppo elevata e un potenziale incremento nei pignoramenti possa rendere lo scenario del mercato immobiliare ancor più volatile rispetto a quanto agito nel corso degli scorsi mesi.
È fallito intanto il tentativo, promosso dal senatore Harry Reid, di prorogare al 30 settembre il termine ultimo per la realizzazione delle costruzioni oggetto di accordo per il bonus fiscale di cui sopra: un’iniziativa che avrebbe permesso una ripresa graduale del mercato, senza altalene che sono a questo punto presumibili all’orizzonte.