case usate

Case popolari Milano: accordo tra Aler e Sindacati

Nei giorni scorsi a Milano l’Aler da un lato, ed i Sindacati degli Inquilini e degli Assegnatari dall’altro, hanno siglato un importante accordo inerente le case popolari. A darne notizia è il Sicet nel precisare come l’accordo verta sia sulla determinazione degli affitti, sia sul fondo sociale nelle case popolari.

Nel dettaglio, l’accordo, a favore di ben 53 mila famiglie, prevede che dall’anno 2011 all’anno 2013 saranno risparmiati all’incirca ben 10 milioni di euro tra affitti e spese a fronte di altri 20 milioni di euro che, in accordo con quanto messo in risalto proprio dal Sicet, Sindacato Inquilini Casa e Territorio, erano stati ottenuti con il precedente accordo tra le parti. L’intesa, nel dettaglio, mira sia ad un abbattimento dei costi legati alle spese di riscaldamento, sia al venire incontro ai problemi delle famiglie legati alla morosità incolpevole causata da condizioni di basso reddito.

Settore immobiliare: Agenzia del Territorio e ABI collaborano

 L’accordo nel settore immobiliare tra l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e l’Agenzia del Territorio entra ufficialmente nel vivo attraverso un progetto congiunto, che avrà inizio nel maggio del 2011 con eventi ad hoc e formazione. A darne notizia con un comunicato è stata proprio l’ABI nel sottolineare come a dodici mesi di distanza dalla firma dell’accordo siano state individuate le linee guida per la valutazione degli immobili, è stato messo a punto un indice finalizzato a misurare l’accessibilità all’abitazione da parte delle famiglie, ed è stato altresì avviato con il Consorzio Cbi un percorso di sperimentazione finalizzato al miglioramento del sistema dei pagamenti dei servizi offerti dall’Agenzia del Territorio.

Il punto della situazione sull’accordo ABI-Agenzia del Territorio è stato fatto a Roma nel corso di un convegno che, tra l’altro, cade in una fase ed in un momento che per il nostro Paese è ancora delicato.

Mercato immobiliare: le case invendute formano quartieri fantasma

La crisi del mercato immobiliare degli ultimi due anni ha contribuito un po’ ovunque nel mondo a dilatare i tempi di compravendita ed a far abbassare, e spesso crollare, i prezzi. Anche in Italia la crisi s’è fatta sentire ma con una dinamica meno aspra rispetto ai Paesi come gli Stati Uniti, l’Inghilterra e, tra l’altro, anche la Spagna.

Proprio nel Paese iberico gli effetti nefasti della crisi si fanno ancora sentire con un’offerta superiore alla domanda che contribuisce a far aumentare le case vuote; il tutto mentre nuove case nascono col rischio che poi, nonostante le attese e l’ottimismo di poterle piazzare, rimangano allo stesso modo invendute.

Sfratti per finita locazione: proroga 2011

 La proroga sugli sfratti per finita locazione è arrivata. La misura, infatti, è finalmente arrivata in Consiglio dei Ministri, ma secondo la Cgil occorre fare di più, ed in particolare intervenire allargando la platea a tutela di migliaia di famiglie sulle quali nel nostro Paese incombono gli sfratti per morosità. Questo perché tantissime famiglie a causa dei licenziamenti e della cassa integrazione hanno subito un calo dei redditi tale da non poter più far fronte mensilmente al pagamento dell’affitto.

Il provvedimento approvato dal Governo sulla proroga degli sfratti al 31 dicembre del 2011, infatti, riguarda solamente alcune categorie sociali quando invece la condizione abitativa purtroppo nel nostro Paese continua a peggiorare visto che l’andamento dell’occupazione non ha fatto registrare quei segnali di inversione di tendenza che i più ottimisti s’attendevano.

Affitti e cedolare secca: i vantaggi per i proprietari

 Con l’applicazione della cedolare secca, quando questa potrà essere applicata su tutto il territorio nazionale sugli immobili in affitto, i proprietari delle case potranno conseguire dei risparmi fiscali significativi solamente quando il loro reddito annuo da dichiarare al Fisco è pari ad almeno 28 mila euro. Questo è quanto emerge da un Rapporto a cura dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre che, infatti, ha sottolineato come sotto la soglia di reddito sopra indicata i vantaggi fiscali per il proprietario di immobili non siano più così significativi.

Anzi, l’Associazione degli artigiani mestrina pone all’attenzione il fatto che per bassi redditi, sotto i livello di 15 mila euro, il proprietario di immobili che affitta con l’eventuale applicazione della cedolare secca andrebbe addirittura a pagare più tasse.

Mutui: aumentano i pignoramenti per insolvenza

 Nel nostro Paese il 5% delle famiglie che stipula un mutuo poi non riesce ad onorare il pagamento delle rate. Questo è, in particolare, quanto reso noto nelle scorse settimane dalla Banca d’Italia in accordo con un Rapporto basato tra l’altro sui dati consolidati degli anni scorsi, ed in particolare nel periodo antecedente alla crisi finanziaria prima, ed economica ed occupazionale poi. Considerando quindi l’impatto della crisi sull’economia reale, attualmente quel 5% rilevato dalla Banca d’Italia potrebbe essere ben più alto.

A rafforzare tale ipotesi è il recente allarme dell’Associazione Adusbef, la quale in particolare ha fatto presente come nel 2010 i pignoramenti siano cresciuti del 31,8%. A causa dell’insolvenza, alimentata dalla raffica di licenziamenti e di cassa integrazione, i pignoramenti risultano essere nel nostro Paese in costante crescita proprio dall’inizio della crisi.

Piano Casa Umbria: la Regione risponde alle critiche

 Nella Regione Umbria il Piano Casa per il rilancio dell’edilizia sul territorio, varato nelle scorse settimane, rappresenta una risposta concreta alla situazione di crisi del settore delle costruzioni. A dichiararlo è stato Stefano Vinti, l’Assessore alle Politiche della Casa della Regione Umbria, aggiungendo in particolare che con il Piano Casa, tra l’altro, vengono scongiurati i rischi di una deregolamentazione del mercato, ma anche di una cementificazione indiscriminata sul territorio umbro.

L’Assessore regionale alle Politiche della Casa Stefano Vinti, intervenuto in risposta alle recenti prese di posizione, critiche, proprio sul Piano Casa adottato dalla Regione Umbria, ha inoltre colto l’occasione per sottolineare come occorra tra l’altro in materia di edilizia sociale far fronte ad una situazione caratterizzata dal taglio delle risorse del Governo centrale; ragion per cui a favore delle famiglie in difficoltà nell’accesso alla casa, ed in generale nell’ambito delle politiche abitative, l’Amministrazione sarà costretta ad andare alla ricerca di nuove strategie.

Mercato immobiliare Lombardia: Bergamo, 2009 annus horribilis

 La crisi mondiale del real estate, abbattutasi come un vero tsunami un po’ in tutto il mondo, ha lasciato il segno anche sul mercato immobiliare italiano sebbene con effetti e ripercussioni negative meno nefaste rispetto a molti altri Paesi. Pur tuttavia, analizzando il mercato immobiliare lombardo, ed in particolare quello della provincia di Bergamo, non si può non dire che il 2009 non sia stato per il comparto un “annus horribilis” per l’immobiliare.

Questo è quanto, in particolare, sostiene la Fiaip di Bergamo nel commentare i dati 2009 diffusi dalla Camera di Commercio locale, da cui è emersa infatti una netta flessione delle attività immobiliari da parte delle società di capitale.

Immobiliare: parte il Fondo Milano 2

 Nel capoluogo lombardo parte il Fondo Milano 2, un Fondo Immobiliare costituito al fine di valorizzare gli asset di proprietà del Comune; grazie a tale operazione, in accordo con quanto reso noto proprio dall’Amministrazione della Città, il Comune di Milano potrà andare a mettere a bilancio risorse pari all’incirca a 120 milioni di euro che potranno essere utilizzate per investimenti e per il finanziamento di servizi utili per Milano nel biennio che va dall’anno 2010 all’anno 2012.

Il “Fondo Immobiliare Milano 2“, a seguito della sottoscrizione di un accordo, firmato alla fine dello scorso anno, risulta essere gestito dalla Società di Gestione del Risparmio (SGR) Bnp Paribas REIM; in particolare, è stato firmato un atto col quale viene conferito al Fondo il 50% del patrimonio immobiliare che il Comune di Milano ha messo a disposizione. Su un totale di 120 milioni di euro di controvalore del patrimonio, 60 milioni di euro sono costituiti dal conferimento e dalla contestuale acquisizione delle quote del Fondo da parte del Comune di Milano.

Stati Uniti, novembre terzo mese consecutivo di crescita delle compravendite

Il mese di novembre, sostengono i dati della National Association of Realtors, è stato il terzo mese consecutivo con volumi di compravendite in crescita per quanto concerne il segmento immobiliare rappresentato dalle proprietà ad uso abitativo già presenti sul mercato.

La National Association of Realtors dichiara infatti che il volume annualizzato delle compravendite di case usate sarebbe cresciuto a quota 4,68 milioni di unità durante il penultimo mese dell’anno; un incremento confermato dai dati consuntivi degli scorsi giorni, che tuttavia non eviterà al 2010 di chiudersi con un record negativo delle compravendite dal 1997 ad oggi.

Gli analisti cercano ora di comprendere quando, il mercato immobiliare statunitense, riuscirà a ritornare in una situazione di sostanziale normalità. Le previsioni spostano l’asticella temporale sempre più in alto, annunciando ora che occorreranno almeno altri due anni perché i livelli delle compravendite possano tornare su soglie ante-crisi.

Immobili: stangata 2011 sui costi per l’abitazione

 Negli ultimi due/tre anni la crisi finanziaria ed economica ha comportato anche nel nostro Paese un ridimensionamento dei prezzi degli immobili con conseguenti vantaggi per chi nel frattempo ha cercato casa e l’ha acquistata. Lo stesso però non dicasi per i costi diretti ed indiretti legati proprio all’abitazione; non a caso, per il 2011, Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, ha reso noto che è purtroppo in arrivo una maxi-stangata per complessivi 902 euro a carico, in media, delle famiglie.

Una quota rilevante di questi costi aggiuntivi derivano proprio dalla voce “abitazione” stimati in quasi 190 euro in più rispetto al corrente anno. In particolare, i costi per la casa, l’acqua, i rifiuti e l’elettricità incideranno per ben 189 euro medi a famiglia l’anno prossimo.

Decreto Milleproroghe senza proroga blocco sfratti

 Per chi vive in affitto, e rischia lo sfratto, il Decreto Milleproroghe, approvato nei giorni scorsi dal Governo, non ha portato di certo buone notizie. Il provvedimento, infatti, è stato licenziato dall’Esecutivo senza alcuna norma di proroga del blocco degli sfratti in scadenza per la fine del corrente anno, ragion per cui allo stato attuale il rischio è che a carico di molte famiglie, a partire da quelle più deboli dove ci sono anziani e persone diversamente abili, scattino le procedure esecutive. Secondo il sindacato inquilini della CISL, il Sicet, per voce del Segretario Generale, Guido Piran, trattasi di una scelta inspiegabile da parte del Governo visto che il blocco degli sfratti rappresenta una misura che a carico dello Stato non ha dei costi.

Quindi, la mancata proroga del blocco degli sfratti non può essere correlata alla situazione congiunturale e/o all’assenza di una copertura finanziaria, ragion per cui il Sicet auspica che in sede di approvazione parlamentare del Decreto Milleproroghe venga inserito un apposito emendamento che non solo sposti al 31 dicembre del 2011 l’esecutività degli sfratti, ma anche che provveda ad allargare le tutele in merito alla morosità incolpevole.

Case famiglie: condizione abitativa peggiora in Italia

 Per l’anno in corso in Italia sono state presentate, per l’accesso al fondo di sostegno al pagamento dei canoni di locazione, da parte delle famiglie, ben 400 mila domande. A mettere in risalto questo dato preoccupante è stata la CGIL ed il Sunia, Sindacato Unitario degli Inquilini e degli Assegnatari,  nel sottolineare come purtroppo la condizione abitativa in Italia non stia facendo altro che peggiorare.

E tutta colpa della crisi finanziaria ed economica che ha lasciato il segno sull’economia reale e sui redditi delle famiglie, ma secondo il Sindacato anche l’attuale Governo sta facendo la sua parte non mettendo a punto dei provvedimenti incisivi. Le previsioni, inoltre, parlano di altre 150 mila famiglie che, da qui ai prossimi cinque anni, rischiano di essere sfrattate per morosità, ovverosia per impossibilità a livello economico di poter onorare mese dopo mese il pagamento del canone di affitto.

Edilizia abitativa: Umbria, approvato il Piano regionale

 Nella Regione Umbria l’edilizia abitativa, ed in particolare l’accesso alla casa a canone accessibile a favore, tra l’altro, di giovani coppie e famiglie in difficoltà ed a rischio di sfratto, subisce una netta accelerazione. Questo dopo che, su proposta di Stefano Vinti, Assessore ai lavori pubblici della Regione Umbria, la Giunta ha approvato, così come previsto dalle disposizioni del DL del “Piano nazionale di edilizia abitativa”, il “Piano regionale di edilizia abitativa” che consta di una buona dotazione finanziaria, di cui poco più di 5,4 milioni di euro di risorse statali.

Ma ci sono anche risorse dei Comuni ed Ater per 1,14 milioni di euro, 4,8 milioni di euro quali proventi dalla vendita del patrimonio immobiliare Ater, e 8,16 milioni di euro di risorse provenienti dal Bilancio della Regione Umbria.