compravendita

Mercato immobiliare italiano a due velocità

 Nel nostro Paese il mercato immobiliare è a due velocità con una buona ripresa del mercato residenziale, mentre quello non residenziale, anche a causa della lenta ripresa del ciclo economico, continua a segnare il passo. Questo è quanto, in estrema sintesi, ha messo in risalto l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Monthly Outlook di ottobre da cui non a caso è emerso come nel periodo da gennaio ad agosto 2010 in Italia i prestiti bancari finalizzati all’acquisto di immobili abbiano fatto registrare un’accelerazione, al punto che al riguardo, in termini di crescita, l’Italia è in questo momento il Paese leader in Europa.

Entrando maggiormente nel dettaglio dei dati forniti dall’ABI, nel secondo trimestre del corrente anno l’immobiliare non residenziale, in termini di numero di compravendite, ha fatto registrare una sensibile contrazione con un -4,2% per il settore produttivo, -4,7% per quello commerciale, e addirittura un -14,1% per quel che riguarda il terziario.

Mercato immobiliare italiano: i prezzi tengono nelle zone di pregio

 Come se la passa in Italia il mercato immobiliare? Ebbene, in accordo con un Rapporto a cura del Centro Studi REplat, che per la prima volta ha passato al setaccio ed in esame ben sette delle principali Città italiane, dopo le difficoltà dei mesi scorsi sia la domanda, sia l’offerta sono in aumento sebbene sia tutta da riconquistare la fiducia dei consumatori.

Nel complesso, infatti, i prezzi registrano per gli immobili un calo un po’ ovunque in tutto il nostro Paese con la sola eccezione delle zone di pregio dove, invece, i prezzi mostrano una buona tenuta. Nelle principali Città italiane gli immobili più gettonati e ricercati, per i quali di conseguenza è più semplice e veloce chiudere una compravendita, sono i trilocali ed i bilocali, ma a Napoli c’è un andamento di mercato ben definito anche per i quadrilocali.

Stati Uniti, secondo record negativo per le vendite di nuove case

Gli acquisti di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo, nel corso del mese di agosto, hanno prodotto un volume annualizzato di transazioni pari a 288 mila unità, rendendo il mese in questione il secondo periodo più negativo nella storia delle compravendite di nuove case, dal 1963.

Sulle determinanti che stanno maggiormente influenzando, in termini negativi, l’attuale scenario, vi sono pochi dubbi. Secondo Eric Green, un’economista alla TD Secutiries di New York, “la disoccupazione è troppo elevata e la fiducia del mercato è bassa”, rendendo così vane le aspettative di una ripresa nel breve termine di tale segmento dell’immobiliare statunitense.

In calo anche il prezzo medio al quale vengono concluse le trattative: il valore commerciale è infatti diminuito di 1,2 punti percentuali rispetto al mese di agosto 2009, per una cifra vicina ai 204.700 dollari, pari al più basso livello da quasi sette anni a questa parte (dicembre 2003).

Mercato immobiliare Milano: imprese ed operatori in aumento

 A Milano ed in Provincia le imprese operanti nel business dell’immobiliare sono cresciute di 131 unità, così come gli operatori del settore sono aumentati dello 0,4%. Questo è quanto, in sintesi, ha rilevato la Camera di Commercio di Milano in base ad un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati relativi al 2009 ed al 2010 del registro delle imprese.

In particolare il saldo è positivo, con 133 imprese dell’immobiliare in più, nel Comune di Milano, mentre nel resto della Provincia il saldo si è attestato in rosso ma per sole due imprese in meno rispetto all’anno precedente; in provincia di Milano, quindi, c’è un saldo negativo tra le imprese del comparto che hanno aperto e quelle che hanno chiuso ma comunque su valori prossimi alla stabilità.

Comprare casa: quando l’acconto si trasforma in caparra

 La trattativa inerente la compravendita di qualsiasi bene rappresenta una fase molto importante e molto delicata, sempre, comunque ed in ogni situazione, ma lo è ancora di più quando l’oggetto della compravendita è una casa ed un controvalore che di norma è dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. Ebbene, al riguardo il Portale di annunci immobiliari online Idealista.it ha fornito importanti consigli e spunti in merito alla proposta d’acquisto, spiegando cosa è e, soprattutto, come funziona.

Quando un compratore ed un venditore si “incontrano”, la fase più importante e delicata della compravendita è quella relativa alla proposta d’acquisto che il compratore, se convinto dell’asset che intende acquistare, deve presentare al venditore in forma scritta andando altresì a versare anche un piccolo acconto.

Investire nel mattone: forse è il momento giusto

 A partire dall’anno 2011 potrebbe esserci la sospirata inversione di tendenza dei prezzi per quel che riguarda il mercato immobiliare italiano. Questo è quanto, in particolare, stima la Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, in virtù del fatto che nelle principali città del nostro Paese i prezzi continuano a scendere, ma la dinamica ribassista è in rallentamento ragion per cui, anche in virtù di alcuni segnali provenienti dal mercato, è lecito attendersi tra qualche mese una “svolta“.

Questo significa che forse è questo il momento giusto per investire nel mattone visto che poi in caso di incremento dei prezzi sarà difficile non solo “rincorrerli”, ma anche ottenere quegli sconti medi sui prezzi proposti dal venditore che attualmente sono a due cifre ed oltre il 10%.

Prezzi case Milano: immobiliare in ripresa nelle zone di prestigio

 Come sta andando il mercato immobiliare a Milano? Ebbene, secondo quanto dichiarato dal Presidente di Borsa Immobiliare, Antonio Pastore, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, nel capoluogo lombardo si registrano dei segnali, seppur lenti, di ripresa, sebbene permangano ancora delle difficoltà a partire da quelle relative all’accesso al credito, da parte delle famiglie, per poter stipulare un mutuo per l’acquisto della casa; a pesare sulle nuove erogazioni, tra l’altro, non sono solamente le credenziali, diventate più stringenti rispetto al passato, ma anche e soprattutto le maggiori procedure burocratiche ed i maggiori oneri a carico del mutuatario.

Per quel che riguarda invece i prezzi, il Presidente Pastore ha sottolineato come i prezzi degli immobili a Milano siano in rialzo ma soprattutto e solo relativamente alle zone di prestigio, mentre nella periferia del capoluogo lombardo ed in Provincia la tendenza è quella relativa al ribasso o al più alla stabilità dei prezzi.

Case Roma: il mercato inverte la tendenza

 Nel primo trimestre di quest’anno a Roma una casa di seconda mano da acquistare presentava in media un prezzo pari a 4.568 euro al metro quadrato; trattasi di un rialzo dello 0,8% rilevato dal Portale specializzato Idealista.it in base ad un campione di oltre 2.100 abitazioni. Rispetto al trimestre precedente, nel primo quarto nella Capitale c’è stata così una inversione di tendenza che risulta essere ancora più evidente a livello geografico visto che a fronte di diciannove quartieri monitorati ben tredici hanno fatto registrare un aumento del prezzo medio. In particolare, il quartiere dove la discesa dei prezzi è stata più ampia nel primo quarto 2010 è quello di Monte Verde con un 3,9%, mentre ad Ostia il calo non è andato oltre l’1% con prezzi medi in discesa a 4.024 euro al metro quadrato.

Case Milano: prezzi aumentano con qualità e collocazione

 I prezzi degli immobili a Milano nel primo trimestre di quest’anno sono scesi, ma non troppo. In base alle rilevazioni effettuate dal Portale immobiliare specializzato Idealista.it, infatti, nel periodo da gennaio a marzo 2010 i prezzi delle case sono scesi mediamente dello 0,5% con la conseguenza che un immobile a Milano lo si può comprare in media ad un prezzo pari a 3.815 euro al metro quadrato. Ma a fronte del dato complessivo nei vari quartieri del capoluogo lombardo si registrano andamenti spesso divergenti per un mercato che Idealista.it continua a vedere come “polarizzato” ed in particolare caratterizzato dall’ascesa dei prezzi di quelle case che, rispetto alla media, presentano una qualità più alta ed una collocazione territoriale migliore.

Affitti: Milano è tra le meno care in Europa

 Se affittare una casa a Milano, rispetto al resto d’Italia, comporta maggiori costi rispetto a tanti altri grandi centri del nostro Paese, lo stesso non dicasi se il confronto viene fatto con il resto d’Europa e con le altre grandi città del mondo. Al riguardo, infatti, la Camera di Commercio di Milano ha condotto un’indagine basandosi sugli ultimissimi dati, aggiornati allo scorso mese di dicembre,  dell’Economist Intelligence Unit. Ebbene, dall’elaborazione dell’Ente camerale è emerso che, su un totale di 32 grandi centri europei, Milano nella classifica delle città più care si trova solamente al 20-esimo posto. In ogni caso, rispetto alla stessa indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano lo scorso anno, il capoluogo lombardo perde qualche posizione in termini di convenienza, visto che in precedenza Milano si trovava al 22-esimo posto.

Vendita casa, ecco i dati ufficiali USA di fine 2009

La crescita dei volumi di compravendita di proprietà immobiliari ad uso abitativo negli Stati Uniti continua ad assumere numeri piuttosto significativi, con un incremento del 14% riscontrato nell’ultimo trimestre del 2009, principalmente riconducibili alle politiche di supporto al settore approvate dalla Federal Reserve, e alle agevolazioni creditizie predisposte dall’autorità amministrativa a favore degli acquirenti di una prima casa.

Stando ai dati riportati dalla National Association of Realtors, infatti, le vendite di case non nuove e appartamenti condominiali sono saliti a una quota annualizzata pari a 6,03 milioni di unità, rispetto alle 5,29 milioni di unità riscontrate durante il trimestre precedente. Il prezzo medio applicato al contratto di compravendita è invece diminuito del 4,1% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Affitti Milano: prezzi canoni locazione in ascesa

 I prezzi dei canoni di locazione nella città di Milano, con un +1,3% nel 2009, sono tornati a crescere. A rilevarlo è il Portale Idealista.it che, pur tuttavia, ha nello stesso tempo rilevato come i prezzi degli affitti siano invece scesi in città come Torino e Roma con un calo medio, rispettivamente, del 5% e del 4,1%. Nel complesso, il Portale specializzato negli annunci immobiliari ha riscontrato come molti proprietari di immobili, in virtù di una congiuntura che per le compravendite presenta una fase di ristagno, abbiano molto spesso preferito locare l’immobile, piuttosto che venderlo, in attesa di tempi migliori ed al fine, chiaramente, di non vendere l’immobile magari con un forte sconto rispetto al prezzo proposto in sede iniziale di trattativa. In ogni caso, l’ascesa dei prezzi degli affitti nel Comune di Milano non è stata omogenea, visto che a fronte dei canoni in rialzo ben oltre la media nel Centro, c’è stata una sensibile diminuzione nelle zone periferiche.

Case Milano, Roma e Torino: giù prezzi immobili sopravvalutati

 L’anno appena trascorso sarà con ogni probabilità ricordato come uno dei più difficili e negativi dal fronte immobiliare, ma il mercato tutto sommato ha retto bene alla crisi se si confronta il mercato immobiliare italiano con “piazze” estere come quelle di America, Spagna e Regno Unito. Se da un lato infatti, gli immobili in Italia, specie quelli sopravvalutati o situati nei quartieri periferici, hanno fatto registrare dei ridimensionamenti sensibili delle quotazioni, gli immobili di pregio e buona parte di case situate nei grandi centri cittadini hanno mostrato una buona tenuta dei prezzi ed in molti casi l’investimento nel mattone è rimasto in tutto e per tutto un buon affare.

Mercato immobiliare 2010: le previsioni Fiaip

 Il 2009 per le economie mature di tutto il mondo è stato un anno molto difficile sia dal punto di vista finanziario, a causa della crisi del credito, sia da quello della crescita economica anche a causa dello scoppio della bolla dei mutui subprime in America che ha lasciato il segno sul mercato immobiliare a stelle e strisce prima, e poi anche in Europa con l’innesco di una spirale negativa in Paesi come il Regno Unito.

Anche l’Italia non è rimasta immune l’anno scorso a questo scenario “depressivo” per il mercato immobiliare, con la conseguenza che c’è stata una forte dilatazione dei tempi di compravendita ed un calo, sensibile in alcune aree d’Italia e per alcune tipologie di immobili, dei prezzi alimentato anche dalle difficoltà di accesso al credito.