erogazione mutui

Regno Unito, mutui in crescita oltre le attese a febbraio

La Banca d’Inghilterra ha appena pubblicato i dati consuntivi relativi all’andamento delle erogazioni di finanziamenti immobiliari nel mercato del Regno Unito durante il mese di febbraio, riportando degli elementi molto positivi sulla ripresa della variabile.

L’istituzione monetaria ha infatti affermato di aver assistito all’erogazione di 46.697 finanziamenti immobiliari, equivalenti al livello più alto mai riscontrato dallo scorso mese di novembre, e al di sopra delle aspettative delle principali analisi di settore.

Il dato fornisce pertanto una sequenza positiva con l’incremento a 46.152 unità riscontrato nel precedente mese di gennaio, che già aveva rappresentato un buon aumento su base mensile.

Regno Unito, nel 2011 l’influenza della ristrettezza creditizia

Stando a quanto affermato dalla Winkworth, la domanda immobiliare nel mercato del Regno Unito subirà nel 2011 l’influenza dominante delle rigidità creditizie da parte degli istituti di credito, che stringeranno i propri cordoni della borsa dei mutui ipotecari.

La stessa società ha altresì dichiarato che il prezzo medio di una proprietà immobiliare abitativa è cresciuta da quota 494 mila sterline a 532 mila sterline, mentre nella sola capitale londinese le valutazioni sarebbero oscillate da 518 mila a 551 mila sterline tra l’agosto e il novembre dello scorso anno.

Il numero delle transazioni di compravendita immobiliare sarebbe inoltre diminuito in maniera piuttosto netta, su base annua, soprattutto per colpa delle elevati base di partenza di calcolo delle proporzioni nel 2009.

Regno Unito, mutui casa mai così male dal marzo 2009

Secondo la BBA (la British Bankers’ Association, equivalente della nostra ABI), gli istituti di credito del Regno Unito avrebbero concesso un volume di finanziamenti immobiliari mai così basso dallo scorso mese di marzo 2009, quando l’economia – tuttavia – era in profonda recessione.

Le banche del Regno Unito hanno infatti concesso meno di 30 mila mutui per acquisto casa (per l’esattezza, 29.991 unità), contro i 30.689 mutui del mese di ottobre. Negli stessi istanti in cui la BBA pubblicava tali elementi, un altro studio della HBF (Home Builders Federation) riportava la notizia secondo cui oltre 2,7 milioni di persone under 34 vivrebbero ancora con i loro genitori.

Insomma, emerge da parte dei cittadini britannici la difficoltà ad avere accesso ad un mutuo per l’acquisto di una prima casa, e la situazione di taglio della spesa pubblica introdotta dal governo locale non dovrebbe far altro che peggiorare ulteriormente lo scenario.

Australia, erogazione mutui in lieve aumento

I mutui erogati in Australia durante il corso del mese di agosto hanno subito un lieve aumento, per il secondo mese consecutivo. Stando a quanto sostiene l’Istituto Nazionale di Statistica, infatti, l’incremento dei mutui sarebbe stato pari all’1%, per 47.540 operazioni, contro una stima precedente pari all’1,8%.

Il trend delle concessioni di finanziamenti immobiliari inizia così ad assumere un trend particolarmente positivo, dopo che per sette mesi consecutivi (fino ad aprile 2010) il volume si era caratterizzato per uno scenario calante, complice una politica molto aggressiva negli incrementi dei tassi di interesse di riferimento della locale Banca Centrale.

Dopo un rally al rialzo nei tassi ufficiali di sconto, la Banca Centrale ha concesso una pausa, permettendo così alle attività di subire un rimbalzo piuttosto consolidato nel corso delle ultime settimane.

Regno Unito, mutui in calo anche nel mese di agosto

Secondo quanto riferisce la Bank of England in un proprio recentissimo comunicato, i mutui concessi dagli istituti di credito del Regno Unito durante il mese di agosto sarebbero diminuiti per il quarto mese consecutivo, segnalando agli osservatori l’ulteriore rinvio di una possibile ripresa del mercato immobiliare durante il breve termine.

Gli istituti bancari dell’area hanno infatti concesso 47.372 finanziamenti a fini immobiliari, contro i 48.346 mutui che avevano caratterizzato l’attività bancaria durante il mese di luglio, ma pur sempre superiori ai 47 mila mutui che gli economisti di Bloomberg avevano stimato come dato più prevedibile.

Per quanto riguarda invece il valore commerciale delle case, Hometrack rivela che durante il mese di settembre i prezzi sarebbero diminuiti con un ritmo vicino al record storico degli ultimi diciotto mesi, e confermando pertanto le aspettative relative a una ripresa molto lenta dei valori di mercato.

Shanghai, i mutui diminuiscono del 98%

I nuovi mutui concessi dagli istituti di credito di Shanghai sono diminuiti di 98 punti percentuali a luglio, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. I finanziamenti immobiliari sono infatti calati dai precedenti 11,4 miliardi di yuan (circa 1,68 miliardi di dollari) agli attuali 270 milioni di yuan, per il livello più basso da quasi un anno a questa parte.

La filiale di Shanghai della Banca Popolare Cinese ha inoltre precisato in un comunicato stampa che rispetto allo scorso mese la contrazione dei finanziamenti è stata pari a 91 punti percentuali. Un arresto immediato nell’attività di erogazione dei mutui per acquisto casa, che è facilmente riconducibile alle novità introdotte dal governo per evitare la speculazione nel settore.

Il calo dei mutui è infatti immediatamente riferibile al calo delle transazioni immobiliari, “scoraggiate” in più modi dagli interventi del governo che sta cercando di evitare la formazione di una bolla nel real estate. Secondo gli analisti, gli effetti di tali interventi statali continueranno a influenzare il mercato immobiliare nel corso dei prossimi mesi.

Stati Uniti, indice MBA in aumento dell’8,8%

L’indice di riferimento in materia di erogazioni di finanziamenti immobiliari negli Stati Uniti è cresciuto ai massimi livelli degli ultimi 8 mesi grazie a una nuova, improvvisa flessione del livello dei tassi di interesse applicati alle operazioni di mutuo, che ha reso ulteriormente convenienti le transazioni relative ai rifinanziamenti, cioè alle sostituzioni delle condizioni di mutui già in ammortamento con nuove caratteristiche in linea con gli attuali scenari finanziari.

L’indice della Mortgage Bankers Association è infatti cresciuto di 8,8 punti percentuali nella settimana terminata il 25 giugno 2010, l’ultima per la quale l’Associazione ha avuto cura di diffondere un report sui dati definitivamente conseguiti dal mercato immobiliare e bancario del Paese nordamericano.

Stando agli stessi dati del gruppo di Washington, l’indice MBA sarebbe stato influenzato negativamente da una contrazione delle richieste di mutui per acquisto – diminuite di 3,3 punti percentuali nella settimana considerata, per il secondo livello più  basso dal 1997 – e influenzate positivamente dal boom delle richieste di rifinanziamento – cresciute di 13 punti percentuali, per il trend incrementante più elevato dal mese di maggio del 2009.