erogazioni mutui

Stati Uniti, mutui in crescita a metà ottobre

Secondo quanto rivela uno studio condotto dalla Mortgage Bankers’ Association, l’associazione di riferimento dei banchieri degli Stati Uniti, nel Paese nordamericano le erogazioni di finanziamenti immobiliari sarebbero cresciute di 3,2 punti percentuali nella settimana terminata il 22 ottobre, con un buon andamento dei mutui per acquisti e dei mutui per rifinanziamento.

In particolare, i rifinanziamenti, che nei tempi peggiori della crisi avevano comunque contribuito a mantenere un minimo livello di operatività, hanno subito un incremento di 3 punti percentuali. I mutui per acquisto si dimostrano invece più dinamici, con uno sviluppo pari a 3,9 punti percentuali.

Le considerazioni di ripresa del settore da parte dell’associazione si scontrano tuttavia con le ultime stime relative all’andamento del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione dovrebbe infatti rimanere al di sopra del 9% per tutta la parte finale del 2010 e per il prossimo anno, controbilanciando negativamente il beneficio legato al basso livello dei tassi di interesse.

Regno Unito, mutui in caso ai minimi da marzo 2009

Secondo quanto riferisce un report di recente pubblicazione a firma dell’Associazione Britannica dei Banchieri, le concessioni di finanziamenti immobiliari nel Regno Unito sono calate ancora, nel mese di settembre, toccando un livello minimo dal mese di marzo 2009 a causa della scarsa domanda dei potenziali acquirenti di proprietà ad uso abitativo.

L’analisi dell’Associazione segnala infatti che nel corso del mese di settembre sono stati concessi 31.104 mutui, contro i 31.781 mutui del mese di agosto, per una proporzione parzialmente inaspettata dalla maggioranza degli osservatori del mercato immobiliare.

Stando al direttore dell’ufficio statistico dell’Associazione, David Dooks, la domanda per nuovi mutui è rimasta bassa nonostante il calo dei prezzi delle case e nonostante un crescente numero di proprietà immobiliari ad uso abitativo siano finite sul mercato, per la vendita.

Stati Uniti, mutui in calo per la quinta settimana consecutiva

Il numero di finanziamenti immobiliari erogati negli Stati Uniti nel corso dell’ultima settimana cui è possibile riferire un monitoraggio è calato ancora, e per la quinta settimana consecutiva, trascinato al ribasso da una prestazione deludente delle richieste di rifinanziamenti, nonostante il buon livello dei tassi di interessi.

Stando a quanto diffonde la Mortgage Bankers Association, l’indice di riferimento per la misurazione è diminuito di 0,2 punti percentuali durante la settimana terminata il 1 ottobre, con un volume di richieste di rifinanziamento che ha oramai toccato il minimo storico delle ultime settimane.

Confortante, invece, l’andamento delle richieste dei mutui per acquisto, che giungono a una soglia mai riscontrata dal mese di aprile, quando il termine per la richiesta del beneficio fiscale di 8 mila dollari previsto per gli acquirenti di una prima casa era pressochè prossimo all’esaurimento.

Fondo sostegno affitti: contributi Regione Puglia

 In materia di Fondo Nazionale per il sostegno agli affitti, nella Regione Puglia, la Giunta Vendola ha dato il via libera ad una importante delibera che va ad integrare il fondo con una dotazione di risorse regionali pari a 15 milioni di euro.

Ma qual è la situazione in Puglia per quel che riguarda la locazione? Ebbene, secondo quanto dichiarato da Angela Barbanente, Assessore regionale alla Qualità del Territorio, la situazione sul territorio pugliese è drammatica, ovverosia allo stesso modo di come è drammatica in tutto il resto del Paese.

Alloggi ad affitti sostenibili e nuova legge sulle locazioni

 Alloggi ad affitti sostenibili, una nuova legge sulle locazioni, nonché risorse certe per poter costruire in Italia le case popolari; ma anche un fisco giusto che vada a penalizzare la speculazione. Sono queste, in estrema sintesi, le proposte del Sicet in vista della manifestazione nazionale che, indetta il prossimo 9 ottobre 2010 dalla Uil e dalla Cisl, vuole portare all’attenzione le problematiche inerenti lo sviluppo economico del nostro Paese. In accordo con un documento redatto dal Comitato esecutivo nazionale del Sindacato degli inquilini, occorre che la questione abitativa entri nell’agenda delle politiche redistributive affinché sia dato il giusto sostegno alle famiglie ed agli anziani che vivono in affitto; ma serve anche una politica dei redditi unitamente ad una politica per i diritti di cittadinanza e per la coesione sociale mentre invece il disagio abitativo crea esclusione sociale.

Il disagio abitativo, non lo si scopre di certo oggi, frena ogni progetto per il futuro, a partire dai giovani che a livello lavorativo vivono in condizioni di precariato; ma le difficoltà sussistono anche a carico dei pensionati e di quelle famiglie che vivono a reddito fisso.

Cedolare secca affitti: Unione Inquilini, lettera al Ministro Fitto

 L’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, preoccupa l’Unione Inquilini, la quale ritiene che la misura, così come è stata messa a punto, rischia di causare a livello sociale delle conseguenze molto gravi con ripercussioni negative sulla condizione abitativa nel nostro Paese.

Di conseguenza Walter de Cesaris, Segretario Nazionale dell’Unione Inquilini, ha scritto una lettera al Ministro per i rapporti con le Regioni, On. Raffaele Fitto, con la quale è stato chiesta un’audizione o un incontro in merito alla cedolare secca sugli affitti.

Stati Uniti, indice mutui in crescita per la quinta settimana di fila

Il numero dei finanziamenti immobiliari concessi negli Stati Uniti è cresciuto ancora, conseguendo la quinta settimana consecutiva di incremento. A determinare questo nuovo rialzo da parte dell’attività creditizia delle banche è stato l’ulteriore ribasso dei costi sui mutui, con dei tassi di interesse debitore oramai ai minimi storici.

Di conseguenza, la Mortgage Bankers Association ha dichiarato che il proprio indice di riferimento sulle erogazioni di finanziamenti immobiliari avrebbe subito un incremento di 2,7 punti percentuali durante l’ultima settimana per la quale è disponibile un monitoraggio consuntivo (il 27 agosto).

All’interno di tale dato, è inoltre possibile evidenziare un buono sviluppo dei rifinanziamenti (cresciuti di 2,8 punti percentuali) e un più tiepido, ma pur positivo, sviluppo dei mutui per acquisto (incrementati di 1,8 punti percentuali).

Regno Unito, mutui stabili a luglio 2010

Le concessioni di finanziamenti immobiliari nel Regno Unito sono state solo leggermente variate a luglio rispetto al precedente mese di giugno. Un segnale (l’ennesimo) delle difficoltà del mercato immobiliare, che rischiano di proseguire per i prossimi mesi con trend più negativi di quelli stimati ad inizio anno.

Gli istituti di credito del Regno Unito hanno infatti erogato 48.722 mutui per acquisto casa, per un volume lievemente superiore ai 48.562 mutui del mese di giugno, come confermato dall’istituzione monetaria locale in un recente report. Gli impieghi netti per i mutui casa sono ora pari a 86 milioni di sterline (circa 133 milioni di dollari), in ribasso di 518 milioni di sterline su base mensile, per il livello minore marzo 2010 ad oggi.

Un concomitante report di Hometrack sostiene invece che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito avrebbero subito una diminuzione nella misura massima degli ultimi sedici mesi. La Bank of England si esprime in termini pessimistici, sostenendo che l’economia locale è molto fragile, in attesa di stimoli da parte delle autorità governative.

Australia, mutui in calo del 3,9% a giugno

I finanziamenti immobiliari approvati dagli istituti di credito dell’Australia durante il mese di giugno hanno subito una netta diminuzione, dopo aver ottenuto un incremento nel corso del precedente mese di maggio. Il quinto mese dell’anno, con il suo saldo positivo, aveva dato qualche speranza di crescita duratura agli analisti del settore, permettendo di poter riscontrare il primo rialzo del dato negli ultimi otto mesi.

Stando a quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica in un comunicato odierno, infatti, il numero di finanziamenti immobiliari concessi dalle banche australiane al fine di supportare operazioni di costruzione o di acquisto di una proprietà ad uso abitativo (unifamiliare o appartamento), sarebbe calato di 3,9 punti percentuali a quota 46.420 unità rispetto al mese di maggio, quando subirono un incremento di 3 punti percentuali.

A parte qualche breve fase positiva, la domanda di finanziamenti immobiliari per acquisto o costruzione casa ha iniziato a calare dal mese di ottobre 2009. In quel frangente, infatti, la massima istituzione monetaria dell’area diede il via a una serie di aumenti dei tassi di interesse di riferimento sulle operazioni di rifinanziamento, con l’intenzione di evitare che – come accaduto in altri Paesi – la ripresa immobiliare potesse coincidere con la formazione di una bolla di settore.

Regno Unito, erogazioni mutui in calo a giugno

Le erogazioni di finanziamenti immobiliari da parte degli istituti di credito del Regno Unito sono calate ancora, durante il mese di giugno. A condizionare fortemente l’andamento di questo dato è stata l’ennesima restrizione creditizia da parte delle banche d’oltre manica, e una maggiore sfiducia nei confronti del futuro, che hanno penalizzato la domanda di acquisizione di proprietà immobiliare ad uso abitativo.

A trarre le considerazioni di cui sopra è stata, nel suo monitoraggio periodico, la Bank of England. Sondando il terreno delle operazioni di finanziamento dei principali sei istituti di credito dell’area (Banco Santander SA, Barclays Plc, HSBC Holdings Plc, Lloyds Banking Group Plc, Nationwide Building Society and Royal Bank of Scotland Group Plc), l’istituzione monetaria ha dedotto che nel sesto mese del 2010 sono stati erogati 48 mila mutui, contro i 51 mila del mese di maggio.

Nel comunicato stampa, la Bank of England sostiene inoltre che “la domanda ha continuato ad essere limitata dalle restrizioni creditizie sul fronte dei mutui” e che “guardando al futuro, i principali istituti di credito del Regno Unito si attendono una domanda pressochè stabile per il resto dell’anno, riflettendo parzialmente la debolezza della fiducia riscontrabile tra i potenziali acquirenti di una casa”.

Gran Bretagna, mutui erogati inferiori al previsto

La Bank of England ha recentemente pubblicato un nuovo report inerente il volume di finanziamenti immobiliari concessi dagli istituti di credito britannici durante il mese di maggio, rivelando ai media che le attività delle banche locali sono state inferiori rispetto a quanto atteso dalla maggioranza degli analisti, e che il recupero delle transazioni sul mercato immobiliare d’oltre manica sarà più lungo del previsto.

Gli istituti di credito britannici hanno infatti erogato 49.815 mutui immobiliari destinati all’acquisto di una proprietà ad uso abitativo, contro i 49.818 mutui del mese di aprile. Una stabilità non attesa dagli economisti, che invece scommettevano su un incremento del dato oltre quota 50 mila unità, e prossimo alle 51 mila transazioni (così riportavano le stime apparse su Bloomberg News nei giorni precedenti la pubblicazione del report).

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sono cresciuti con un ritmo molto basso nel mese di giugno; le novità fiscali (e non solo) che hanno interessato l’area, hanno infatti prodotto un rallentamento nella crescita della domanda, mentre l’offerta di proprietà immobiliari residenziali in vendita è improvvisamente incrementata, oltre le attese degli analisti di settore.

Affitti con la cedolare secca: appello organizzazioni al Parlamento

 In vista dell’esame al Senato della manovra economica, nei giorni scorsi le organizzazioni della proprietà immobiliare, ed in particolare la Confedilizia, Unioncasa, Asppi e Appc sono tornare a farsi sentire lanciando un appello alla politica affinché sia introdotta su tutto il territorio nazionale, in materia di contratti di locazione, la cosiddetta “cedolare secca”, ovverosia l’imposta sostitutiva che i proprietari delle case pagherebbero sugli incassi da locazione in ragione di un‘aliquota al 20%.

Confedilizia, Unioncasa, Asppi e Appc, in merito, hanno infatti sottolineato come tra le diverse centinaia di emendamenti ci siano anche quelli sull’introduzione della cedolare secca, una misura fiscale che, tra l’altro, come mettono in evidenza proprio le organizzazioni della proprietà immobiliare, si trovava negli ultimi programmi elettorali delle forze politiche di centrodestra e di centrosinistra.

Affitti: Bando per contributi nel Comune di Rimini

 Sono tanti i Comuni italiani dove in questo momento sono attivi i Bandi per accedere ai contributi per il pagamento del canone di locazione che, in particolare, sono riservati ai residenti che appartengono a nuclei familiari in difficoltà ogni mese con il saldo dell’affitto al proprietario dello stabile. Tra questi Comuni c’è anche Rimini dove l’Amministrazione, tra l’altro, previa presa appuntamento offre anche la possibilità ai cittadini residenti, ed in possesso dei requisiti necessari, di poter avere assistenza nella compilazione della domanda di accesso ai contributi.

Affitti: sfratti in aumento e giovani senza casa

 Nel nostro Paese la crisi finanziaria ed economica picchia duro sul tenore di vita delle famiglie, le quali registrano entrate familiari in diminuzione, perdita del potere d’acquisto di salari e stipendi a causa dei rincari, ed una situazione che dal fronte abitativo si fa sempre più difficile. Non a caso, il Sunia rileva come nel nostro Paese stiano aumentando in maniera ancor più preoccupante gli sfratti per morosità a causa dell’impossibilità di poter pagare canoni di locazione sempre più alti e non più compatibili con le entrate familiari. Inoltre, sta allo stesso modo aumentando la percentuale di giovani che in Italia oltre a rischiare di perdere il lavoro rischia allo stesso modo di perdere l’abitazione.