erogazioni mutui

Erogazioni mutui mai così basse da un anno (Regno Unito)

Nel Regno Unito, durante il mese di aprile, le erogazioni di finanziamenti immobiliari ipotecari hanno toccato il livello minimo degli ultimi dodici mesi. I dati riferiti dalla Bank of England, infatti, commentati dalla maggioranza degli osservatori di settore, indicherebbero una rinnovata ristrettezza creditizia da parte degli istituti bancari locali nei confronti delle richieste avanzate dagli acquirenti di prime case.

Stando alla Banca Centrale, il numero dei finanziamenti immobiliari concessi dagli istituti di credito presenti nel Regno Unito durante il mese di aprile 2010 si sarebbe fermato a quota 47 mila unità, contro le 51 mila unità del mese di marzo. Si tratta di una flessione di circa 4 mila operazioni, e del livello più basso mai conseguito dal maggio del 2009.

Dal maggio del 2009 in poi, il sistema bancario ha cercato di supportare le erogazioni di finanziamenti immobiliari destinati all’acquisizione di prime o seconde e case e, pur senza picchi, sembrava aver intrapreso una strada di dipresa. La nuova frenata giunge invece a spegnere i pochi entusiasmi presenti tra gli osservatori, e a ricordare come comunque l’attività concessoria da parte delle banche sia più o meno di metà volume rispetto ai picchi riscontrati prima della crisi finanziaria recessiva.

Dati ufficiali: erogazione mutui statunitensi in calo

Dopo le anticipazioni riportate da alcuni tra i principali osservatori locali, giungono finalmente le notizie ufficiali relative al volume di erogazioni avvenute negli Stati Uniti da parte degli istituti di credito: come stimato da più parti, il numero dei finanziamenti concessi per supportare operazioni di natura immobiliare è calato, nel corso della settimana, trascinato al ribasso soprattutto dalle scarse richieste di mutuo per acquisto di prima casa.

La Mortgage Bankers Association ha infatti rivelato che l’indice rivelatore dell’andamento delle erogazioni di finanziamenti immobiliari ha subito un calo di 1,5 punti percentuali durante la settimana terminata il 14 maggio 2010 (l’ultima alla quale è possibile riferire una verifica ufficiale), con un crollo delle richieste di finanziamento per acquisto di una proprietà immobiliare: – 27% rispetto al periodo di confronto precedente.

Di contro, piuttosto buona – e non è nemmeno questa una sorpresa – appare la prestazione delle erogazioni di finanziamenti in sostituzione di precedenti mutui. Il livello dei tassi di interesse su tali operazioni è infatti sempre più basso, e rende spesso conveniente il rifinanziamento di precedenti esposizioni debitorie: di conseguenza, il volume delle erogazioni su tale tipologia di transazione è cresciuto del 15%.

Fondo sostegno affitti: -43% dal 2006 al 2009

 Nel periodo dal 2006 al 2009 le risorse destinate al Fondo sostegno affitti sono passate da 310.660.000 euro a 181.101.060 euro, segnando un calo del 43%. A rilevarlo è il Sindacato della UIL – Servizio Politiche Territoriali -, nel quinto Rapporto “famiglia-reddito-casa”, da cui tra l’altro è emerso come sia sempre in crescita il numero di famiglie che in Italia cercano una casa in affitto. Il tutto in un contesto di mercato caratterizzato da prezzi per le locazioni che sono ancora troppo onerosi, e da una tendenza che non è in linea con quella registrata negli ultimi anni dal mercato immobiliare. Se infatti rispetto al 2007 è ora possibile comprare in Italia case a prezzi più bassi in molte zone, lo stesso non dicasi per gli affitti che nell’arco di tre anni, invece, sono in media aumentati raggiungendo livelli proibitivi nelle grandi metropoli come tra l’altro denunciato più volte dai Sindacati degli Inquilini.

Gran Bretagna, mutui in crescita del 4,6% a marzo 2010

Secondo quanto sostenuto da un comunicato della British Banker’s Association, i mutui concessi dagli istituti di credito del Regno Unito durante il mese di marzo risultano essere in crescita rispetto a quelli relativi al mese di febbraio. Il “merito” andrebbe attribuito in buona parte alla stabilità dei tassi di interesse, che permangono ancora su livelli minimi record, anche in virtù delle politiche monetarie della Bank of England.

Gli istituti di credito del Regno Unito hanno infatti concesso 34.905 finanziamenti destinati a supportare transazioni di natura immobiliare, con un rialzo di 4,6 punti percentuali rispetto a quanto riscontrato nel corso del mese di febbraio. Su base annua, invece, le concessioni di finanziamenti immobiliari sono in crescita di 20 punti percentuali.

Il Primo Ministro Gordon Brown, oramai in pieno periodo di tornata elettorale, ha a tal proposito dichiarato di aspettarsi una stabilizzazione dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, perché la domanda dei potenziali acquirenti di una prima casa è in crescita, e l’offerta di settore non sta rispondendo con grandi quantità di case sul mercato.

Australia, in calo i finanziamenti immobiliari

Durante il mese di febbraio il numero di finanziamenti immobiliari concessi dagli istituti di credito australiani è calato ancora, per il quinto mese consecutivo. La motivazione principale di questa situazione sembra essere riferibile alle decisioni della Banca Centrale locale, che ha innalzato ancora il costo del denaro, e parzialmente ad alcune scelte effettuate recentemente dal governo australiano.

Il numero di finanziamenti immobiliari ipotecari richiesti per sostenere operazioni di acquisto o di costruzione di una proprietà immobiliare ad uso abitativo (appartamenti o unifamiliari) è infatti calato di 1,8 punti percentuali a quota 50,287 unità rispetto al mese di gennaio 2010, quando a loro volta i finanziamenti immobiliari calarono di 7,3 punti percentuali, come confermato dall’Istituto Nazionale di Statistica di Sidney.

Come già accennato poche righe fa, la determinante principale di questo nuovo scenario è riconducibile alle decisioni della massima istituzione monetaria guidata dal governatore Stevens, la quale nel corso degli ultimi sei incontri ha scelto di innalzare il tasso di interesse di riferimento sulle operazioni di rifinanziamento per ben cinque volte, al fine di rallentare la crescita della domanda di settore.

Affitti Torino: il punto sul mercato della locazione

 Una grossa fetta di richieste di case in affitto, a Torino, proviene da parte delle classi della popolazione più disagiate che già nel corso dello scorso anno sono risultate essere tra le più colpite dalla crisi economica. E’ proprio la famiglia a basso reddito, in accordo con quanto mette in evidenza Alessandro Berlincioni, presidente della Fimaa Torino, che sotto la mole punta all’affitto come formula abitativa a fronte di richieste che sono più elevate per gli appartamenti più piccoli; come diretta conseguenza per questa tipologia di unità immobiliari rispetto ai mesi scorsi i livelli degli affitti hanno fatto registrare una migliore tenuta. La forte richiesta di case in affitto a Torino, inoltre, contribuisce a restringere il divario per quel che riguarda le differenze di prezzo tra i canoni di locazione di unità immobiliari dove c’è una elevata densità, come la periferia nord del capoluogo piemontese, ed aree di maggior pregio come la precollina.

Russia, mutui in calo del 77% nel 2009

I finanziamenti immobiliari concessi da istituti di credito russi nel corso del 2009 sono stati inferiori di 77 punti percentuali rispetto a quanto conseguito dal sistema bancario locale durante l’anno precedente. A causa di questa imponente frenata nell’attività di impiego da parte delle banche russe, il livello dei mutui concessi nel sistema Paese è tornato indietro ai livelli del 2006, che rimangono tuttavi ancora inferiori rispetto all’ultimo esercizio finanziario.

Stando a quanto dichiarato in un recente report dalla Bank Rossii, la massima istituzione monetaria del Paese, il valore dei finanziamenti immobiliari erogati in Russia si sarebbe fermato a quota 152,5 miliardi di rubli (al cambio attuale, poco più di 5,2 miliardi di dollari statunitensi), con una significativa crescita della quota di finanziamenti immobiliari con ritardi nel pagamento delle rate dei piani di ammortamento.

Sul fronte delle ragioni che hanno condotto il sistema bancario russo a conseguire questo risultato, la Bank Rossii sembra propensa ad attribuire la quota maggioritaria delle “colpe” all’incertezza sugli impieghi nel medio e nel lungo termine, e all’elevata onerosità di operazioni di mutuo.

Regno Unito, concessioni mutui ai minimi da 9 mesi

Secondo quanto dichiara la Bank of England in una recente analisi diffusa negli scorsi giorni attraverso i principali media nazionali, le concessioni di finanziamenti immobiliari nel Regno Unito sono inaspettatamente calati ai minimi da nove mesi durante il mese di febbraio 2010, confortando le aspettative di coloro che ritengono che le contrazioni nelle erogazioni creditizie stanno impedendo un’efficace ripresa del mercato immobiliare.

Gli istituti di credito e finanziari hanno infatti approvato l’erogazione di 47.094 prestiti immobiliari finalizzati all’acquisto di una proprietà ad uso abitativo, contro le 48.099 unità del mese di gennaio. Il dato riscontrato dalla Bank of England rappresenta il livello minimo conseguito dal mercato immobiliare britannico dal mese di maggio 2009, e delude le stime degli economisti di Bloomberg, che auspicavano erogazioni in 48.400 operazioni.

Regno Unito, mutui erogati a gennaio in calo

Stando a un’analisi recentemente pubblicata dalla Bank of England sull’attività dei principali istituti di credito in materia di finanziamenti immobiliari ipotecari a privati, il numero di erogazioni compiute nel corso del mese di gennaio del 2010 sarebbe diminuito rispetto al precedente mese di dicembre del 2009, per il quale sono inoltre appena giunti i dati definitivi di questa rilevazione statistica.

Secondo il monitoraggio compiuto dall’istituzione monetaria d’oltre manica, infatti, il numero dei mutui immobiliari approvati nel Regno Unito dalle sei principali banche della zona sarebbe diminuito a causa delle condizioni climatiche più sfavorevoli che hanno caratterizzato il primo mese del nuovo anno, scoraggiando pertanto i cittadini privati dal richiedere nuovi finanziamenti per acquisto proprietà immobiliari.

Il numero di finanziamenti immobiliari destinati all’acquisto di una proprietà ad uso abitativo concessi dai sei soggetti individuati come campione principale dalla Bank of England è infatti diminuito a quota 49 mila unità, contro le 62 mila unità riscontrate durante il mese di dicembre, a loro volta frutto di una revisione delle stime, che ha portato al rialzo di 2 mila unità il dato preliminare.

Affitti e sfratti: serve più impegno per le politiche abitative

 Con l’approvazione definitiva del cosiddetto “Decreto Milleproroghe“, convertito in Legge dello Stato, gli inquilini soggetti a sfratto per finita locazione possono tirare un sospiro di sollievo visto che nel Decreto c’è la proroga sul blocco degli sfratti fino al prossimo 31 dicembre del 2010.

Trattasi di un provvedimento importante che arriva in una fase congiunturale che dal fronte del redditi non è delle migliori per gli italiani; e proprio le famiglie che vivono in affitto, spesso monoreddito, possono beneficiare di questa proroga evitando di rimanere letteralmente senza un tetto. Secondo il Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, la proroga sul blocco degli sfratti decisa dal Governo rappresenta un atto dovuto, ma secondo il Presidente del Sindacato, Franco Chiriaco, resta aperta la grave questione relativa alle famiglie soggette a sfratto per morosità in quanto non riescono più a sostenere prezzi degli affitti che sul mercato privato sono diventati stellari.

Affitti: contributi prevenzione sfratto nel Comune di Vicenza

 Scade il prossimo 19 febbraio 2010, nel Comune di Vicenza, il termine per richiedere avvalendosi dei CAAF convenzionati con l’Amministrazione comunale, i contributi, a valere sull’anno 2008, finalizzati al sostegno degli affitti, ed in particolare sia alla prevenzione degli sfratti per morosità, sia per il pagamento del canone di locazione; per la presentazione della domanda, oltre alla possibilità di recarsi presso i CAAF, è altresì ammesso l’invio al Comune di una raccomandata con ricevuta di ritorno. La domanda per il contributo al pagamento dell’affitto può essere presentata, una sola volta a valere sugli affitti 2008, dal titolare del contratto di locazione a patto di avere un contratto di affitto regolarmente registrato ed un indicatore della situazione economica equivalente, indicizzato alla finalità di accesso al Fondo Sostegno affitti, che non supera il livello dei 14 mila euro.

Affitti: in Italia dilagano gli sfratti

 Il 2009 è stato difficile per il mercato immobiliare in Italia, ma ancor di più per il mercato degli affitti. Questo perché a fronte delle quotazioni delle case che sono scese, con la conseguenza che, quando è stato fatto, è stato possibile acquistare a prezzi più bassi, per le famiglie che vivono in affitto non c’è stato alcun beneficio. Anzi, i prezzi anche ai tempi della crisi sono aumentati e diventati stellari specie nelle grandi città; allo stesso modo, se i mutuatari molto spesso sono riusciti a farsi sospendere la rata del mutuo per oggettive difficoltà, gli inquilini hanno invece vissuto situazioni drammatiche che spesso, purtroppo, sono sfociate nei provvedimenti di sfratto.

La situazione è diventata ancor più difficile ed incerta con l’inizio del nuovo anno, visto che stando alle condizioni attuali il blocco degli sfratti non è più in vigore, perché scaduto al 31 dicembre dello scorso anno; l’ancora di salvezza è quella del “Decreto Milleproroghe” dove il Governo, in accordo con le ultime notizie di stampa, dovrebbe mettere a punto la proroga fino al prossimo 30 giugno 2009.

Mutui PMI: sospensione con Avviso comune funziona

 Sono buone le risultanze relative alla sospensione delle rate dei mutui a favore delle piccole e medie imprese italiane che, aventi i requisiti, hanno presentato la domanda per l’adesione alla moratoria così come previsto dall’Avviso comune dell’ABI cui poi ha aderito il 98% del sistema bancario. In particolare, a differenza della moratoria sui mutui alle famiglie, la cui partenza è prevista per il mese prossimo, quella a favore delle imprese prevede la sospensione del pagamento della rata ma solo per quel che concerne la quota capitale. Ebbene, in accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dall’Associazione Bancaria Italiana, alla fine dello scorso mese di novembre le domande pervenute si sono attestate a quota 84.298.

Regno Unito, previsioni BoE sui mutui 2010

Il 2010 è recentemente iniziato, ed è tempo delle prime stime attendibili sul trend del primo trimestre. A inaugurare questa tendenza è stata la Bank of England nelle prime ore del nuovo anno: la massima istituzione monetaria dell’area ha infatti pubblicato un report nel quale sosterrebbe di aver riscontrato una crescente fiducia da parte degli istituti di credito del Regno Unito in termini di maggiori concessioni di finanziamenti immobiliari.

Pare infatti che la fiducia delle aziende bancarie d’oltre manica stia crescendo con il passare dei giorni, in virtù di una riconsiderata – in senso positivo – stima sul futuro a breve termine dello scenario economico nazionale e internazionale, e in virtù di un presumibile apprezzamento dei valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo (anche se, su questo aspetto, molti analisti mostrano dati con meno ottimismo).

Al di là di tutto, una buona fetta degli istituti di credito contattati dalla Banca Centrale si è dichiarata certa che nel corso dei primi tre mesi del neo entrato 2010 il volume delle erogazioni immobiliari ipotecarie avrà modo di crescere in maniera significativa rispetto alla seconda parte del  2009. Una percentuale minoritaria, ma ancor maggiore, ha invece dichiarato di aver chiuso l’ultimo quarto del 2009 con un livello di erogazioni già sensibilmente in aumento rispetto ai periodi precedenti.