immobiliare commerciale

Piano Casa nella Regione Molise

 Anche nella Regione Molise il Consiglio regionale ha dato l’ok al “piano casa”, ovverosia al disegno di Legge finalizzato ad avviare sul patrimonio edilizio presente sul territorio degli interventi di natura straordinaria per rilanciare il settore, venire incontro alle fasce sociali più deboli, e garantire su larga scala il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.

A darne notizia in merito è anche l’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale ha messo in evidenza alcune caratteristiche del “piano casa” adottato dalla Regione facendo seguito al provvedimento del Governo a livello nazionale.

Piano Casa nella Regione Marche

 Nella Regione Marche, il “piano casa” prevede la possibilità di effettuare ampliamenti su tutte le tipologie di immobili; fatti salvi i limiti di applicazione previsti, infatti, possono essere ampliati sia gli immobili abitativi, sia quelli non residenziali, compresi quelli che sono di pubblica utilità, comprese le unità immobiliari destinate ad opere pubbliche, e gli immobili “Erp“, ovverosia quelli di edilizia residenziale pubblica.

A farlo presente è l’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, che ha pubblicato sul proprio sito Internet un aggiornamento sullo stato di attuazione del “Piano Casa” nelle Regioni Italiane. Nelle Marche, inoltre, in conformità agli strumenti urbanistici che sono in vigore, è altresì possibile effettuare interventi di ampliamento su edifici con contestuale cambio della destinazione d’uso; lo stesso vale per gli edifici pubblici in ottemperanza, in questo caso, tra l’altro, al piano di valorizzazioni e di alienazioni immobiliari esistenti ed approvati.

Piano casa: c’è anche il Friuli Venezia Giulia

 Anche nella Regione Friuli Venezia Giulia è ufficialmente entrata in vigore la Legge sul “piano casa“; a renderlo noto ed a metterlo in evidenza è l’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale sottolinea in particolare come le norme, contenute nel Codice regionale sull’edilizia, non possano essere oggetto di alcuna limitazione da parte dei Comuni.

Questo in pratica significa che, ai fini del rilascio del titolo abitativo per gli interventi di ampliamento, demolizione e contestuale ricostruzione degli edifici, è possibile procedere da subito con la presentazione delle domande al fine di realizzare le opere.

Bulgaria, sintesi del terzo trimestre per l’immobiliare

Da qualche tempo a questa parte, per osservare l’andamento del mercato immobiliare della Bulgaria, è possibile affidarsi a un nuovo indice della Raiffeisen Real Estate. Questpo è infatti in grado di elevarsi a termometro dell’intero andamento del real estate del Paese Balcanico.

L’indice in questione, stilato sulla base di dati ufficiali assunti dall’Istituto Nazionale di Statistica, dell’Associazione Nazionale Real Estate, e da altre fonti di mercato ben note, viene utilizzato dalla compagnia di consulenza per le proprie analisi, e periodicamente pubblicato su report disponibili sul sito web.

Sicilia, per Tecnocasa calo dei prezzi immobiliari commerciali

I dati forniti da Tecnocasa negli scorsi giorni non forniscono una panoramica particolarmente positiva del mercato immobiliare commerciale della Sicilia.

Quanto comunicato da uno dei maggiori operatori del settore immobiliare italiano, infatti, non fa che confermare i presentimenti diffusi nel corso delle ultime settimane, che dimostravano come sia i prezzi che il numero delle transazioni aventi ad oggetto le proprietà immobiliari ad uso commerciale, avrebbero sostanzialmente chiuso in deciso segno negativo l’andamento degli ultimi mesi.

Spagna, la crisi immobiliare non è ancora finita

Non è certo tempo per tirare sospiri di sollievo nel mercato immobiliare spagnolo. Secondo quanto rivela una recentissima ricerca condotta sul trend immobiliare iberico (per proprietà ad uso abitativo e commerciale), il real estate locale soffrirà particolarmente anche durante i prossimi trimestri, a principale causa dell’incremento del tasso di disoccupazione spagnolo, oramai dato per certo in incremento su soglie massime negli ultimi quindici anni.

A subire un presumibile peggior andamento rispetto alla media di mercato sarà soprattutto l’immobiliare destinato ad uso d’affari, per il quale si prevede un ritorno al passato di una decina d’anni.