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Immobiliare: Fiaip Bergamo, non siamo fuori dalla crisi

A Bergamo, per quel che riguarda il mercato immobiliare, non siamo ancora usciti dalla crisi. A dichiararlo è stato il Presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (FIAIP) di Bergamo, Giuliano Olivati, precisando al riguardo come tutto ciò venga confermato anche dai dati statistici provinciali riguardanti i notai.

Nel dettaglio, per la provincia di Bergamo, i dati statistici notarili indicano, a valere sullo scorso anno, una contrazione delle compravendite pari a poco più del 2% a fronte di un’attività che dal 2006 ad ogni ha fatto registrare un vero e proprio crollo stimato tra il 27% e il 32%, ovverosia in linea con i dati sull‘immobiliare che su scala nazionale ha riportato l’Agenzia del Territorio. Secondo il Presidente Olivati, essendo il mercato immobiliare “ristretto”, il riflesso sui prezzi è ed è stato inevitabile con un ridimensionamento che, rispetto ai massimi del 2007, è stato pari in media al 20%.

Buono affitto 2009: Roma, online la graduatoria

E’ consultabile online, dal sito Internet del Comune di Roma, www.comune.roma.it, la graduatoria provvisoria relativa al buono affitto 2009. A darne notizia è stata l’Amministrazione di Roma Capitale nel precisare come la graduatoria sia quella per cui i cittadini, per ottenere il contributo per il canone di locazione relativo all’anno 2009, hanno presentato domanda dal 6 maggio 2010 al 5 luglio dello stesso anno. Oltre che online, la graduatoria provvisoria è accessibile anche presso il Dipartimento Patrimonio e Casa del Comune di Roma nei giorni di martedì, dalle ore 9,30 alle 13, ed il giovedì dalle ore 9,30 alle ore 15; oppure ci si può rivolgere direttamente al proprio Municipio di appartenenza.

Presso tali uffici, ma anche online, si può inoltre scaricare il modulo per fare ricorso, ovverosia per la presentazione dell’opposizione alla propria posizione in graduatoria; l’istanza di opposizione deve essere presentata dal cittadino entro e non oltre la data del 12 marzo del 2011. Relativamente all’annualità 2008, invece, il buono affitto a Roma è stato già pagato; le erogazioni, infatti, sono partite lo scorso 13 dicembre 2010, in ordine alfabetico, secondo un apposito calendario fino al giorno 17 dello stesso mese.

Mutui: i migliori 10 a tasso fisso

100 mila euro di importo finanziato, una durata pari a 15 anni, e copertura fino all’80% del valore dell’immobile. Sono questi i parametri base con cui Of-Osservatorio Finanziario periodicamente monitora l’offerta di mutui attraverso un campione rappresentato da ben 400 prodotti proposti da banche grandi, medie e piccole del nostro Paese. Ebbene, prendendo in considerazione i soli mutui a tasso fisso, la “top ten” di Of, attualmente presente sul sito, ci dice che il “miglior mutuo”, tenendo conto delle caratteristiche sopra descritte, è quello di CheBanca!, il “Mutuo Fisso“; al secondo posto c’è Domus Fisso di Intesa Sanpaolo, e sul gradino più basso del podio “Mutuo Futuro Sereno tasso fisso decrescente” di BNL, Istituto di credito del Gruppo BNP Paribas.

Seguono, dal quarto al decimo posto, “Affitto Più Tasso fisso“, sempre di BNL, “Mutuo fisso” di Webank, “Mutuo Spensierato fisso”, ancora di BNL, “BancoPosta Mutuo Fisso” di Poste Italiane, “Mutuo BancoPosta ISI (Inizio Solo Interessi)”, “Mutuo tasso fisso a rata decrescente”, sempre di Poste Italiane, ed infine al decimo posto tra i migliori il “Mutuo Arancio Tasso Fisso” di Ing Direct.

Mutuo agevolato giovani coppie con Diritto al Futuro

Con il piano denominato “Diritto al Futuro“, a breve in Italia le giovani coppie potranno acquistare la casa con un mutuo agevolato. Questo grazie ad un finanziamento del Governo pari a 50 milioni di euro nell’ambito di un’iniziativa annunciata nelle scorse settimane dall’Esecutivo e promossa dal Ministero della Gioventù.

Nel dettaglio, con la misura del mutuo agevolato, “Diritto al Futuro“, che presenta tra l’altro tante altre iniziative rivolte ai giovani ed alla loro occupazione, punta a dare sostegno a quelle giovani coppie che, avendo un contratto di lavoro atipico, sono di norma penalizzate nell’accesso al credito attraverso il canale bancario. Il Fondo da 50 milioni di euro interviene proprio per offrire garanzie bancarie e quindi “sbloccare” l’istruttoria a favore di chi è giovane e vuole mettere su famiglia.

Cedolare secca affitti: iniqua senza detrazioni per l’inquilino

Nel nostro Paese gli sfratti a causa della morosità incolpevole sono purtroppo in aumento. Questo perché la crisi ha lasciato il segno sui redditi di decine di migliaia di famiglie che vivono in affitto, ragion per cui sarebbero necessari su larga scala, ovverosia a livello nazionale, magari con un provvedimento dell’attuale Governo in carica, interventi finalizzati a contrastare quella che oramai è diventata una vera e propria emergenza.

Nonostante questa grave situazione, il Sunia, Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari, è intervenuto nuovamente con un comunicato ufficiale sottolineando come il Governo stia regalando, sostanzialmente a scatola chiusa, alcuni miliardi di euro ai proprietari degli immobili attraverso l’introduzione della cosiddetta cedolare secca; questo avverrà senza alcun beneficio per gli inquilini visto che secondo il Sunia l’impianto della cedolare è tale che i prezzi degli affitti non caleranno.

Settore immobiliare: Agenzia del Territorio e ABI collaborano

 L’accordo nel settore immobiliare tra l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e l’Agenzia del Territorio entra ufficialmente nel vivo attraverso un progetto congiunto, che avrà inizio nel maggio del 2011 con eventi ad hoc e formazione. A darne notizia con un comunicato è stata proprio l’ABI nel sottolineare come a dodici mesi di distanza dalla firma dell’accordo siano state individuate le linee guida per la valutazione degli immobili, è stato messo a punto un indice finalizzato a misurare l’accessibilità all’abitazione da parte delle famiglie, ed è stato altresì avviato con il Consorzio Cbi un percorso di sperimentazione finalizzato al miglioramento del sistema dei pagamenti dei servizi offerti dall’Agenzia del Territorio.

Il punto della situazione sull’accordo ABI-Agenzia del Territorio è stato fatto a Roma nel corso di un convegno che, tra l’altro, cade in una fase ed in un momento che per il nostro Paese è ancora delicato.

Contratti affitto liberi e agevolati con la cedolare secca

Cedolare secca al 23% per i contratti di affitto liberi, ed al 20% per quelli agevolati, ovverosia quelli che in gergo vengono definiti come i contratti di affitto a canone concordato. E’ questo l’impianto, probabilmente definitivo, dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione che, rispetto alla tassazione attraverso l’Irpef presenta comunque dei vantaggi e dei svantaggi proprio in funzione del reddito dichiarato.

In accordo con una tabella pubblicata sul proprio sito Internet dalla Confedilizia, infatti, la cedolare secca al 23% per i contratti di affitto liberi conviene al posto della dichiarazione ai fini Irpef solo sopra redditi dichiarati sopra i 28 mila euro, e lo stesso dicasi anche per i contratti a canone agevolato. Il contratto di affitto sul mercato libero, lo ricordiamo, è quello con la formula “quattro anni più quattro“, mentre quello a canone cosiddetto concordato è un “tre anni più due“.

Sfratti per finita locazione: proroga 2011

 La proroga sugli sfratti per finita locazione è arrivata. La misura, infatti, è finalmente arrivata in Consiglio dei Ministri, ma secondo la Cgil occorre fare di più, ed in particolare intervenire allargando la platea a tutela di migliaia di famiglie sulle quali nel nostro Paese incombono gli sfratti per morosità. Questo perché tantissime famiglie a causa dei licenziamenti e della cassa integrazione hanno subito un calo dei redditi tale da non poter più far fronte mensilmente al pagamento dell’affitto.

Il provvedimento approvato dal Governo sulla proroga degli sfratti al 31 dicembre del 2011, infatti, riguarda solamente alcune categorie sociali quando invece la condizione abitativa purtroppo nel nostro Paese continua a peggiorare visto che l’andamento dell’occupazione non ha fatto registrare quei segnali di inversione di tendenza che i più ottimisti s’attendevano.

Cedolare secca affitti: tutte le info in una tabella

 Il Governo ci sta ancora lavorando, ma a breve, salvo clamorose sorprese, dovrebbe partire la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, ovverosia l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione molto attesa dai proprietari di immobili. Ma come funziona tutto il meccanismo? Ebbene, al riguardo l’Ufficio Studi della Confedilizia ha pubblicato online una utile tabella che permette sia di fare chiarezza, sia di acquisire tutte le informazioni necessarie per applicare quello che sarà il nuovo regime fiscale opzionale sui redditi da locazione. Innanzitutto c’è da dire che al regime possono accedere solo le persone fisiche a fronte di locazioni per uso residenziale, ragion per cui sono esclusi dal regime i proprietari di immobili che affittano a soggetti che esercitano attività d’impresa, arti e professioni includendo anche gli enti non commerciali.

La cedolare secca, così come riporta la Confedilizia, va a sostituire tutte le seguenti imposte: l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali; l‘imposta di registro; l’imposta di bollo. Rispetto a quanto definito nei mesi scorsi, bisogna fare attenzione alle aliquote visto che sono due e non più una sola per tutti i contratti di locazione.

Affitti 2011: l’andamento dei prezzi nelle grandi città

 Come si sono mossi nell’ultimo anno i prezzi degli affitti in Italia, ed in particolare in grandi città come Roma, Torino e Milano? Ebbene, al riguardo il portale di annunci immobiliari online Idealista.it ha fatto il punto della situazione rilevando nello specifico per le tre Città un andamento difforme.

Nel dettaglio, rispetto ad un anno fa a Roma i prezzi degli affitti sono scesi dell’1,1%, mentre a Torino e Milano c’è stato un rialzo, seppur contenuto, pari mediamente e rispettivamente allo 0,3% ed al 2,4%. Sotto la Madonnina attualmente per affittare una casa ci vogliono in media 14,7 euro al metro quadrato con prezzi al rialzo sopra la media nei quartieri di Fiera De Angeli, Greco-Turro e Città Studi Lambrante, mentre nelle aree periferiche e semiperiferiche di Milano i prezzi si sono mantenuti stabili o in lieve ribasso. Più ampio è stato però il calo a Certosa, Comasina-Bicocca e, tra l’altro, anche a Navigli-Bocconi e Garibaldi-Porta Venezia dove i proprietari di immobili da un anno all’altro, in materia di prezzi degli affitti, hanno dovuto abbassare le loro pretese.

Fondo sostegno affitti: forti richieste in Lombardia

 L’ultimo Bando per l’accesso al Fondo per il sostegno agli affitti ha raccolto nella Regione Lombardia la bellezza di 69.000 domande, con un incremento di ben 10 mila istanze rispetto al Bando dell’anno precedente. A farlo presente è stato Domenico Zambetti, l’Assessore alla Casa della Regione Lombardia, sottolineando altresì come l’Amministrazione regionale farà fronte a queste forti richieste con una dotazione finanziaria pari a ben 50 milioni di euro.

Inoltre, la Regione Lombardia a sostegno delle famiglie ha altresì previsto, come ricordato proprio l’Assessore, anche l’erogazione di contributi straordinari a favore dei lavoratori lombardi che hanno perso il posto, ma anche aiuti per le fasce più deboli per quel che riguarda l’accesso e l’acquisto della prima casa ad uso residenziale.

Affitti e cedolare secca: i vantaggi per i proprietari

 Con l’applicazione della cedolare secca, quando questa potrà essere applicata su tutto il territorio nazionale sugli immobili in affitto, i proprietari delle case potranno conseguire dei risparmi fiscali significativi solamente quando il loro reddito annuo da dichiarare al Fisco è pari ad almeno 28 mila euro. Questo è quanto emerge da un Rapporto a cura dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre che, infatti, ha sottolineato come sotto la soglia di reddito sopra indicata i vantaggi fiscali per il proprietario di immobili non siano più così significativi.

Anzi, l’Associazione degli artigiani mestrina pone all’attenzione il fatto che per bassi redditi, sotto i livello di 15 mila euro, il proprietario di immobili che affitta con l’eventuale applicazione della cedolare secca andrebbe addirittura a pagare più tasse.

Mutui: aumentano i pignoramenti per insolvenza

 Nel nostro Paese il 5% delle famiglie che stipula un mutuo poi non riesce ad onorare il pagamento delle rate. Questo è, in particolare, quanto reso noto nelle scorse settimane dalla Banca d’Italia in accordo con un Rapporto basato tra l’altro sui dati consolidati degli anni scorsi, ed in particolare nel periodo antecedente alla crisi finanziaria prima, ed economica ed occupazionale poi. Considerando quindi l’impatto della crisi sull’economia reale, attualmente quel 5% rilevato dalla Banca d’Italia potrebbe essere ben più alto.

A rafforzare tale ipotesi è il recente allarme dell’Associazione Adusbef, la quale in particolare ha fatto presente come nel 2010 i pignoramenti siano cresciuti del 31,8%. A causa dell’insolvenza, alimentata dalla raffica di licenziamenti e di cassa integrazione, i pignoramenti risultano essere nel nostro Paese in costante crescita proprio dall’inizio della crisi.

Prezzi case: aumentano fino al 20% con l’ascensore

 I prezzi delle case possono aumentare, in termini di valutazione di mercato, fino al 20% se l’immobile è dotato di ascensore. A rivelarlo è un’indagine del Gruppo Immobiliare.it che, attraverso il sito di annunci immobiliari online, ha condotto un’analisi sui prezzi degli immobili sia in base al piano dello stabile in cui si trova l’unità, sia in funzione della presenta o meno dell’ascensore. E così a Roma le case con l’ascensore possono arrivare a costare anche il 16% in più, a Palermo il 13%, il 10% a Torino e addirittura il 21% in più in città come Bolzano.

Ad esempio, un’unità immobiliare che si trova a Milano, al terzo piano, può arrivare ad avere un valore fino a 30 mila euro in più rispetto alla stessa casa, al terzo piano, con l’immobile privo di ascensore; il tutto a fronte di una domanda di case con l’ascensore che va in particolare a coinvolgere e ad interessare le persone di età superiore ai 40 anni ma anche le famiglie con bambini.