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Mini Imu gennaio 2014, come si calcola e come si paga

Il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio ha da poco dichiarato che non ci sono possibilità di cancellare la mini Imu in scadenza il 24 gennaio, ovvero quella parte residua che dovranno pagare i proprietari di immobili nei comuni che hanno alzato l’aliquota sopra alla soglia del 4 per mille stabilita dal governo.

Il gettito è stato già contabilizzato, e quindi ci si deve rassegnare a pagare. Vediamo come si fa a calcolarla e come effettuare il pagamento.

Imu più cara per chi affitta

 L’imposta municipale unica rischia di costare caro a chi affitta gli immobili. Stando a quanto riscontrato con l’acconto 2012, infatti, sono previsti importanti incrementi di imposta (fino al 40 per cento) per quanto concerne i contratti di locazione liberi in alcune delle principali aree immobiliari nazionali (come Venezia e Napoli) e i contratti concordati (Napoli e Campobasso).

Abolizione Imu rilancerà il mercato immobiliare?

 L’abolizione dell’Imu servirà a rilanciare il mercato immobiliare? Secondo Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, non vi sarebbero dubbi: la risposta è positiva. Ma vediamo per quale motivo Brunetta è così convinto che la cancellazione dell’imposta municipale unica sulla prima casa sia un toccasana per il futuro del mercato immobiliare tricolore.

Come cambia l’Imu

 Come noto, il governo ha scelto di sospendere il pagamento dell’imposta municipale unica di giugno. Non si tratta di un vero e proprio annullamento di una delle imposte più “odiate” dagli italiani, quanto di una temporanea sospensione dei termini di pagamento, utile per poter valutare con più calma in che modo modificare l’assetto Imu. Ma come cambiare l’imposta patrimoniale sugli immobili? Quali sono le possibili ipotesi di realizzazione della nuova Imu?

Riduzione imposte immobiliari

 Considerato che l’elevata pressione fiscale sul settore immobiliare viene considerata tra le principali determinanti di riferimento tra le cause che stanno conducendo al blocco del settore, è probabile che – gradualmente – nel corso dei prossimi anni possano essere introdotte delle novità positive sull’ambito fiscale collegato al mattone. Vediamo allora quali sono le ipotesi in fase di formulazione in Grecia, e cerchiamo di capire se possano essere replicabili anche sul mercato interno.

Imu 2013 effetti sul mercato immobiliare

 L’Imu 2013 è “devastante” per il mercato della casa. A denunciarlo – come avevamo anticipato alcuni giorni fa – è stato il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani, che in una lunga intervista rilasciata al giornalista Gian Maria De Francesco (Il Giornale), segnala puntualmente quali sono state le conseguenze sul mattone derivanti dall’introduzione della nuova imposta municipale unica, che da quest’anno farà compagnia alla rivisitata tassa sui rifiuti (Tares).

Imu 2013 sulle imprese

 Il 2013 è anno molto arduo, per le imprese italiane, anche sul fronte dell’applicazione dell’imposta municipale unica. Da quest’anno, infatti, sui fabbricati di categoria catastale D (ovvero, su fabbriche, opifici, e così via), l’aliquota IMU non potrà mai essere inferiore al 7,6 per mille, e neppure in quei comuni che già avevano diminuito la soglia di applicazione dell’imposta, o volevano farlo in questi mesi.

Rimborso Imu per le famiglie sarde

 Dalla Sardegna arrivano importanti novità in tema di imposta municipale unica. Il presidente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha infatti presentato in Giunta un progetto che prevede la restituzione dell’Imu nei confronti di tutti quei nuclei familiari piuttosto numerosi, e con un Isee modesto (considerando come soglia i 20 mila euro tra stipendi e proprietà).

Fisco sulla casa – risultati 2012 e confronto con 2011

 Grazie agli ultimi dati forniti dal Dipartimento delle Finanze e dall’Agenzia del Territorio, è finalmente possibile comprendere in che modo il fisco abbia inciso sul mercato immobiliare italiano, e quale sia stata la differenza della pressione fiscale sulle abitazioni e sugli immobili non abitativi rispetto all’anno precedenza. A costituire la chiave determinante di tutto, ancora una volta, l’impatto dell’imposta municipale unica.

Chi paga l’Imu per le case assegnate

 Con il passaggio dall’applicazione dell’Ici a quella dell’Imu, cambia anche la regola sul pagamento dell’imposta sull’immobile delle case assegnate. Nell’ipotesi di abitazioni assegnate in sede di separazione o di divorzio, infatti, la soggettività passiva ai fini del tributo comunale sugli immobili non ricade più – come valeva l’ordinario criterio della titolarità formale del bene – dal titolare del bene. Con l’Imu, infatti, la soggettività passiva compete unicamente all’assegnatario dell’alloggio, a prescindere dalla titolarità formale dello stesso.

Imu, ecco i comuni dove si paga di più

 È Portofino la località nella quale l’imposta municipale unica giunge ai livelli più onerosi: 1.030 euro. Tra le principali metropoli italiane, invece, il salasso per i contribuenti nazionali è stato subito a Roma, dove si è pagato una media di 537 euro per l’Imu sulla prima casa, e 1.253 euro di spesa media sugli altri immobili. Meglio è andata a Torino, dove l’immobile di residenza è invece costato poco meno di 200 euro, e dove seconde case e negozi hanno superato i 900.

Versamenti IMU 2012

 Proseguiamo oggi nell’analisi del report “Gli immobili in Italia”, a firma dell’Agenzia del Territorio. Soffermiamoci in particolare sui versamenti IMU 2012 sulla base delle stime compiute dalla stessa Agenzia, che afferma come “la proiezione IMU su base annua, escludendo l’imposta versata sulle aree fabbricabili e sui terreni, ammonta a circa 18,1 miliardi, di cui oltre 3,3 miliardi derivano dai versamenti sulle abitazioni principali”. Non solo: scorgiamo insieme i principali aspetti delle stime compiute dall’Agenzia.

Previsioni prezzi case 2013 – Tecnocasa

 Il 2012 si è chiuso in maniera molto negativa per il mercato immobiliare italiano. Il 2013, purtroppo, dovrebbe proseguire sotto tale trend pessimistico, con una contrazione molto evidente dei prezzi delle proprietà immobiliare, pur in percentuale inferiore rispetto a quanto registrato per le transazioni. Un calo che andrà a coinvolgere tutte le realtà territoriali, da grandi città a hinterland, da capoluoghi di provincia a centri minori.