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Mercato immobiliare italiano: l’acustica lascia a desiderare

A partire dal 2012 in Italia, per quel che riguarda il mercato immobiliare, si dovrà fare i conti con un nuovo parametro legato alla classificazione dell’isolamento acustico delle case. Trattasi, nello specifico, di una classifica al pari di quella che viene determinata per la classificazione energetica di un edificio.

Questo a seguito dell’entrata in vigore, proprio nel 2012, di una specifica direttiva emanata dall’Unione Europea che quindi, andrà ad introdurre ufficialmente un nuovo parametro che, per semplificare, indica come l’immobile sia in grado di “difendersi dai rumori“; unitamente alla classificazione energetica, quindi, il parametro relativo all’isolamento acustico rappresenta in tutto e per tutto un altro fattore importante del benessere abitativo.

Ristrutturare casa senza rischi

 Quando si effettuano lavori di ristrutturazione è sempre bene farsi rilasciare la fattura, altrimenti sarà complicato, per non dire impossibile, andare a contestare il prezzo. Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in evidenza di recente l’UNC, Unione Nazionale Consumatori, nel fornire alcuni consigli utili per andare a ristrutturare la casa senza rischi.

Ad esempio, nel caso in cui tra il lavoro effettuato ed il prezzo richiesto ci sia una evidente sproporzione, allora il proprietario dell’immobile ha tutto il diritto di rifiutarsi di pagare la cifra richiesta riservandosi di far analizzare il tutto o da una persona esperta del settore, oppure si dà tutto in mano ad un giudice.

Immobiliare: la casa vale di più se non è rumorosa

 Una casa rumorosa rispetto a quella “in regola” dal punto di vista dell’acustica può arrivare a valere anche il 10-15% in meno. A metterlo in risalto è il portale specializzato negli annunci immobiliari online Idealista.it in base ad un Rapporto a cura dell’Ufficio Studi della società Gabetti. Quello relativo all’acustica, tra l’altro, diventerà sul mercato immobiliare italiano un parametro chiave nella valutazione degli immobili se si considera che di recente l’UNI ha individuato quattro classi di rumore dal punto di vista della certificazione acustica. Una casa di categoria 1, dal punto di vista dell’acustica, è meno rumorosa di una di categoria 2 fino ad arrivare alla categoria 4, ovverosia quella che ha nella scala di valori l’acustica peggiore.

Case più silenziose con costruzione a regola d’arte

 E’ denominata “Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera”, ed è la nuova norma dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, la UNI 11367, che è stata pubblicata giovedì scorso, 22 luglio 2010. A darne notizia è stato proprio l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione nel mettere in evidenza come in questo modo, dopo la UNI TS 11300, che detta le norme relativamente alle prestazioni energetiche degli edifici, la UNI 11367 vada ad introdurre un altro tassello molto importante nel poter costruire gli immobili con criteri “a regola d’arte” attraverso una classificazione acustica.

Nel mettere a punto la UNI 11367, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione si è non a caso avvalso della partecipazione di decine di esperti tutti in rappresentanza degli attori in gioco nella costruzione degli edifici e quindi, in tutte le loro fasi: dalla progettazione all’esecuzione dei lavori e passando per la posa dei materiali, la direzione dei lavori, ma anche gli eventuali percorsi di verifica in corso d’opera della costruzione.

Regno Unito, Miller pessimista sul recupero immobiliare

Come da ogni attore protagonista che si rispetti, ogni dichiarazione del Miller Group Ltd. sul futuro dell’andamento del mercato immobiliare britannico è solitamente ascoltata con grande attenzione dalla stampa locale e, ancor maggiormente, dalla restante ampia gamma di operatori che intervengono sull’industria delle costruzioni dell’intero Regno Unito, duramente colpita dalla crisi economica in atto.

Il perché il Gruppo Miller rappresenti una voce autorevole nel settore è presto detto. La compagnia ha costruito 2.068 proprietà immobiliari ad uso abitativo durante il 2009, un volume leggermente superiore a quanto riscontrato nel 2009, e leggermente inferiore – così almeno si augura il vertice societario – di quanto la compagine sarà in grado di fare nel corso dell’esercizio finanziario in corso. Nel corso dell’ultimo anno, i ricavi da vendita di Miller sono diminuite di circa un quarto a 783 milioni di sterline, con perdita di bilancio pari a 34,1 milioni di sterline rispetto ai precedenti 149,5 milioni di sterline precedenti.