mercato estero

Immobiliare USA, si attendono dati positivi per inizio anno

 Anche se non c’è ancora l’ufficialità (che arriverà presumibilmente nelle prossime ore) gli economisti statunitensi consultati da Bloomberg News sostengono che nel corso del mese di gennaio le vendite di proprietà abitative nel mercato nordamericano potrebbero essere balzate ai massimi livelli da maggio 2010 ad oggi, grazie alla spinta positiva di inizio esercizio, che potrebbe aver finalmente avviato una nuova, attesa fase del real estate dell’economia americana.

Stando a quanto affermato dalla ricerca compiuta dal media, infatti, gli acquisti di case di nuova o vecchia costruzione dovrebbero esser salite a quota 4,97 milioni di unità annualizzate, rispetto ai 4,92 milioni di unità annualizzate che invece avevano contraddistinto l’andamento del precedente mese di dicembre. Tra le principali determinanti di questo piccolo, ma significativo boom del real estate nordamericano, un positivo andamento del mercato del lavoro, con un rafforzamento dello scenario occupazionale.

Immobiliare Svezia, rischio calo a causa della recessione

 I prezzi delle case svedesi potrebbero calare ancora durante i prossimi mesi, a causa degli incombenti rischi di recessione sull’economia del Paese scandinavo. Ad annunciarlo è il governatore della Banca Centrale locale (la Riksbank) Stefan Ingves, che apre di fatto una nuova possibile era nel real estate di una delle nazioni che era ritenuta maggiormente distante dai pericoli di criticità economico finanziarie.

“Non è irragionevole pensare che i prezzi delle case possano calare un po’, o almeno stabilizzarsi al livello odierno” – ha dichiarato Ingves durante una recente intervista rilasciata a Stoccolma, soffermandosi poi sul fatto che le concessioni creditizie attuali siano significativamente inferiori rispetto a quanto riscontrabile appena uno o due anni fa, e ribadendo l’estrema debolezza dello sviluppo economico generale del Paese.

Immobiliare Singapore, crescono le vendite delle case

 Stando a quanto affermato dal report di Urban Redevelopment Authority, il livello delle vendite di proprietà immobiliari abitative a Singapore, nel mese di gennaio, ha invertito la tendenza negativa che caratterizzava il real estate locale negli ultimi trimestri, permettendo al volume di transazioni di compravendita di poter rimbalzare dal livello minimo degli ultimi due anni, grazie allo sviluppo di alcuni progetti immobiliari nelle aree suburbane.

Le vendite di case in favore ai privati è così cresciuto da quota 632 unità abitative di dicembre all’attuale livello di 1.872 unità, per la soglia più elevata dallo scorso mese di novembre 2010. Il crollo del mese di dicembre, ricordiamo, era stato indotto dall’imposizione di nuove tasse da parte del governo sugli acquisti di proprietà immobiliari, per un provvedimento da inquadrarsi nell’ottica di un ulteriore tentativo di freno alla crescita dei prezzi (che il governo locale cerca di contrastare dal 2009).

Prezzi case in calo nel mercato cinese

 I prezzi delle proprietà abitative del mercato cinese sono calati per il quinto mese consecutivo nel corso del gennaio appena concluso, grazie alla forte azione del governo che – al fine di poter controllare il mercato immobiliare, evitando la formazione della pericolosa bolla immobiliare – ha potuto trascinare al ribasso i valori commerciali delle prime e delle seconde case dell’economia asiatica, per il più lungo declino storico da quanto la società di analisi SouFun Holdings Ltd ha avviato la serie statistica.

Stando a quanto sostiene la compagnia, i prezzi delle case sarebbero diminuiti di 0,18 punti percentuali nel corso del mese di dicembre. I prezzi residenziali sarebbero inoltre calati in 60 delle 100 aree monitorate dalla compagnia, per la stessa proporzione rilevata anche nel precedente mese di dicembre.

Prezzi case invariati nel gennaio inglese

 Secondo quanto affermato da una recente ricerca condotta da Hometrack Ltd., e pubblicata pochi giorni fa, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sarebbero rimasti pressochè invariati nel corso del mese di gennaio. Gli analisti della compagnia hanno tuttavia riscontrato delle evidenti pressioni al ribasso nei valori commerciali delle abitazioni, che potrebbero influenzare negativamente il corso dei prezzi del real estate d’oltre manica nel corso dei trimestri a venire.

Su base annua, Hometrack sostiene che i prezzi delle case di gennaio siano inferiori di 1,6 punti percentuali. Un movimento dei valori commerciali che è stato caratterizzato da un rallentamento nella fornitura di nuove abitazioni sul lato dell’offerta, e da una domanda molto debole, che è stata inferiore al ritmo di incremento delle proposte immobiliari nel comparto di riferimento di questo nostro breve approfondimento.

Richieste mutuo in crescita nel mercato USA di inizio 2012

 Secondo quanto affermato dalla MBA (Mortgage Bankers Association), nel corso della prima settimana del 2012 le richieste di mutui riscontrate dalle banche operanti all’interno del territorio statunitense sarebbero cresciute di un buon ritmo rispetto all’ultima settimana del 2011, per risultati che andrebbero tuttavia analizzati in un’ottica ben più ampia, soprattutto tenendo in considerazione qual’era la base di partenza del calcolo statistico.

In termini più concreti, dall’ultima settimana dell’anno alla prima del nuovo 2012, le richieste di mutui alle banche americane sarebbero cresciute di ben 4,5 punti percentuali. Una proporzione piuttosto significativa, che tuttavia rischia di essere influenzata in maniera pressochè determinate dalla scarsa rilevanza della base di confronto, tenendo cioè in considerazione che – tradizionalmente – nella settimana post natalizia le attività creditizie subiscono un naturale rallentamento.