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Immobiliare Liguria, chiusura negativa per il 2011

 Anche in Liguria la crisi del mercato immobiliare è stata piuttosto incisiva, conducendo la Regione a chiudere un 2011 di sostanziale negatività. Ad accertarlo in maniera attendibile è il coordinamento regionale dell’Osservatorio immobiliare della Fiaip, secondo cui dopo un accenno di ripresa nel corso degli ultimi tre mesi del 2011, il successivo 2011 sarebbe stato contraddistinto da una situazione economica pregiudizievole, e da una perdita diffusa della fiducia nel settore.

In particolare, Fiaip segnala come le difficoltà maggiori siano state concentrate nell’entroterra, a fronte di una migliore tenuta in zone centrali come il Levante, Castelletto e Carignano, dove invece è stato registrato un lieve aumento delle quotazioni dei valori commerciali delle proprietà abitative in offerta, e del volume della domanda disponibile.

Facebook e Google in sostegno dell’immobiliare

 Facebook e Google salveranno (almeno in parte) il destino dell’immobiliare commerciale irlandese? La risposta, almeno stando alle ultime notizie in merito, potrebbe essere davvero positiva. Stando a quanto affermato da Bloomberg News, infatti, alcune delle principali società operanti nei nuovi media stanno compiendo importanti investimenti nel real estate ad uso ufficio di Dublino e di altre aree urbane dell’Irlanda.

In particolar modo, il social network più noto del mondo, Facebook, avrebbe intenzione di raddoppiare l’estensione del proprio quartier generale di Dublino, mentre PayPal ha già dichiarato l’intenzione di assumere circa un migliaio di persone, che dovrebbero lavorare all’interno di una nuova struttura vicino alla capitale irlandese. Simile l’atteggiamento di Google e Yelp, alcune delle più importanti compagnie web, che stanno acquistando spazio addizionale per le proprie sedi.

Immobiliare Milano, deludente andamento delle compravendite

 La crisi del mercato immobiliare italiano non risparmia neppure le aree metropolitane. Stando a quanto emerge da una recente ricerca realizzata dalla Camera di Commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Osmi Borsa Immobiliare, infatti, la crisi economica avrebbe generato un crollo del 26,4% delle compravendite immobiliari a Milano, portate in deprezzamento del 36,7% nelle rimanenti località della stessa provincia del capoluogo lombardo.

La riduzione delle compravendite milanesi sarebbe comunque più lieve rispetto a quanto riscontrato nella media nazionale (pari al 32,9%), e mostrerebbe i suoi riflessi negativi anche sul fronte dei prezzi, con valori commerciali degli immobili residenziali nuovi (o con classe energetica A, B, o C) in città, in sviluppo di 1,4 punti percentuali su base annua, ben al di sotto della crescita del tasso dell’inflazione (+ 3,3 punti percentuali).

Case Milano, 84 mila immobili invenduti a fine 2011

 Secondo quanto emerge da alcune rilevazioni analitiche, il mercato immobiliare lombardo starebbe vivendo un momento di evidente stallo, con una crescita degli immobili invenduti nelle principali aree urbane della Regione. “Abbiamo ben 84 mila vani invenduti soltanto a Milano” – ha affermato Daniele Belotti, amministratore della Lega Nord a Milano – “58 mila a Bergamo e 56 mila a Brescia”. Uno scenario non certo positivo, che non fa ben sperare per un 2012 all’insegna della tiepida ripresa.

I dati sopra riportati da Belotti provengono da una osservazione prodotta dal Politecnico, all’interno della quale si evidenzia altresì come la scarsità delle transazioni del mercato immobiliare possa alimentare una pericolosa spirale crescente, che nel corso dei prossimi cinque – sei anni potrebbe toccare i suoi massimi storici.

Tasso misto sempre meno gettonato

 Secondo quanto affermato da una recentissima indagine compiuta da Mutui.it, uno dei principali comparatori di finanziamenti presenti all’interno del mercato italiano, solo  il 2% dei cittadini della Penisola interessati alla sottoscrizione di un contratto di credito opterebbe per il tasso misto. Una percentuale molto bassa, che l’amministratore delegato della compagnia, Alberto Genovese, ha cercato di spiegare con un approfondimento diffuso a mezzo stampa.

“In tempi di incertezza economica” – afferma l’a.d. – “è una reazione naturale puntare ad un tasso di interesse che non ci riservi sorprese nei prossimi anni; ecco perché il tasso fisso sembra riscuotere un interesse sempre maggiore. Eppure diverse tipologie di mutuo, come quelle a tasso misto, potrebbero rivelarsi più vantaggiose, soprattutto perché più flessibili”.

Immobiliare: Fiaip Bergamo, non siamo fuori dalla crisi

A Bergamo, per quel che riguarda il mercato immobiliare, non siamo ancora usciti dalla crisi. A dichiararlo è stato il Presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (FIAIP) di Bergamo, Giuliano Olivati, precisando al riguardo come tutto ciò venga confermato anche dai dati statistici provinciali riguardanti i notai.

Nel dettaglio, per la provincia di Bergamo, i dati statistici notarili indicano, a valere sullo scorso anno, una contrazione delle compravendite pari a poco più del 2% a fronte di un’attività che dal 2006 ad ogni ha fatto registrare un vero e proprio crollo stimato tra il 27% e il 32%, ovverosia in linea con i dati sull‘immobiliare che su scala nazionale ha riportato l’Agenzia del Territorio. Secondo il Presidente Olivati, essendo il mercato immobiliare “ristretto”, il riflesso sui prezzi è ed è stato inevitabile con un ridimensionamento che, rispetto ai massimi del 2007, è stato pari in media al 20%.

Mercato immobiliare Lombardia: Bergamo, 2009 annus horribilis

 La crisi mondiale del real estate, abbattutasi come un vero tsunami un po’ in tutto il mondo, ha lasciato il segno anche sul mercato immobiliare italiano sebbene con effetti e ripercussioni negative meno nefaste rispetto a molti altri Paesi. Pur tuttavia, analizzando il mercato immobiliare lombardo, ed in particolare quello della provincia di Bergamo, non si può non dire che il 2009 non sia stato per il comparto un “annus horribilis” per l’immobiliare.

Questo è quanto, in particolare, sostiene la Fiaip di Bergamo nel commentare i dati 2009 diffusi dalla Camera di Commercio locale, da cui è emersa infatti una netta flessione delle attività immobiliari da parte delle società di capitale.

Mercato immobiliare italiano a due velocità

 Nel nostro Paese il mercato immobiliare è a due velocità con una buona ripresa del mercato residenziale, mentre quello non residenziale, anche a causa della lenta ripresa del ciclo economico, continua a segnare il passo. Questo è quanto, in estrema sintesi, ha messo in risalto l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Monthly Outlook di ottobre da cui non a caso è emerso come nel periodo da gennaio ad agosto 2010 in Italia i prestiti bancari finalizzati all’acquisto di immobili abbiano fatto registrare un’accelerazione, al punto che al riguardo, in termini di crescita, l’Italia è in questo momento il Paese leader in Europa.

Entrando maggiormente nel dettaglio dei dati forniti dall’ABI, nel secondo trimestre del corrente anno l’immobiliare non residenziale, in termini di numero di compravendite, ha fatto registrare una sensibile contrazione con un -4,2% per il settore produttivo, -4,7% per quello commerciale, e addirittura un -14,1% per quel che riguarda il terziario.

Mercato immobiliare italiano cresce anche nel secondo trimestre 2010

 Anche per il secondo trimestre di quest’anno in Italia il mercato immobiliare ha confermato i segnali di inversione di tendenza del periodo da gennaio al mese di marzo del 2010. A darne notizia è stata l’Agenzia del Territorio che al riguardo, sul proprio sito Internet, www.agenziaterritorio.it, ha pubblicato la consueta nota trimestrale che è stata realizzata dall’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI).

Ebbene, nel secondo quarto del 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la crescita dell’intero settore immobiliare, in termini di numero di compravendite, è stata del 2,3% a fronte però di un andamento che rimane ancora a due velocità.

Affitto appartamenti e case vacanze low cost

 Dopo aver passato al setaccio l’offerta ed i prezzi dei villaggi e degli hotel in Italia per le vacanze estive, l’associazione Codici ha alzato il velo sui dati relativi ad un’altra indagine, quella relativa alle cosiddette country house ed agli agriturismi. Stiamo parlando di strutture ricettive che, in accordo con quanto mette in risalto l’Associazione, negli ultimi anni sono cresciute in termini di presenze anche e soprattutto in virtù di un miglior rapporto tra qualità e prezzo.

Anche questa indagine di Codici è finalizzata a fornire agli italiani in vacanza, o a quelli che magari si preparano ad andare in ferie solo a settembre, informazioni utili e soprattutto prezzi al fine di poter fare scelte consapevoli, e con l’obiettivo di non andare ad incappare nelle odiose speculazioni che spesso vengono messe in atto nel mercato turistico.

Casa vacanze in affitto, richieste in aumento

L’estate 2010 è alle porte ed è tempo di programmare le vacanze che, in linea con la tendenza degli ultimi due anni, saranno più brevi in media ed all’insegna del risparmio. A rilevare questo trend è stato anche il Gruppo Immobiliare.it, società leader negli annunci di settore che, inoltre, ha sottolineato come sia in aumento quest’anno, dell’ordine del 5%, la domanda di case in affitto per le vacanze.

A far registrare il maggior incremento della domanda rispetto all’estate 2009 sono la Regione Puglia, e la Regione Marche a fronte di richieste che in quantità sono più elevate nella Regione Toscana dove è addirittura quasi un italiano su tre che punta sulla casa vacanza per affittarla in prevalenza nelle province di Massa, Lucca e Grosseto. Molto gettonate sono anche la Sardegna, con la Provincia di Olbia che assorbe quasi la metà delle richieste, e la Sicilia dove le Province preferite da chi affitta una casa vacanze sono Catania, Trapani e Palermo.

Agenti immobiliari: collaborazione tra Fiaip e Tecnoborsa

 Quella dell’agente immobiliare è una figura professionale che necessita di avere regole certe nel nostro Paese, in linea così come avviene nei principali Paesi dell’Unione Europea. Ad affermarlo è stato Paolo Righi, Presidente nazionale Fiaip, il quale ha sottolineato come lo stravolgimento delle norme attualmente in vigore rischia di creare non solo danni irreparabili al mercato, ma anche di arrecare pregiudizio ai cittadini/consumatori.

Ebbene, sia per la crescita professionale della figura dell’agente immobiliare, sia per lo sviluppo dei mercato, la Federazione Italiana agenti immobiliari professionali (Fiap), aderente alla Confedilizia ed alla Confindustria, e Tecnoborsa, hanno organizzato un incontro finalizzato a mettere a punto delle iniziative di collaborazione e di cooperazione con il chiaro intento di garantire il dovuto riconoscimento di una figura qualificata come quella dell’agente immobiliare, ma anche per l’alta formazione e l’aggiornamento degli agenti immobiliari di oggi e di domani.

Scende il prezzo del mattone nel 2010, secondo Tecnocasa

 Il 2009 è appena terminato e si prova a fare un bilancio. Da una parte il mercato immobiliare è stato dominato dall’incertezza, dall’altra si è comunque assistito a numerosi segnali di ripresi che si sono manifestati con un aumento della richiesta di abitazioni, sia per uso domestico, sia come investimento. La crisi finanziaria ha infatti indotto molti risparmiatori a tornare a rivolgersi al mattone quale unico investimento relativamente sicuro.

Ma adesso che il 2010 è iniziato molti analisti cominciano a parlare delle tendenze del nuovo anno. Secondo il gruppo Tecnocasa, leader nel franchising immobiliaare, non ci saranno grossi cambiamenti rispetto al 2009. Si assisterà ancora a un calo dei prezzi, che ‘frenano’ in qualche modo la caduta in picchiata. L’oscillazione entro cui diminuiranno i prezzi delle case dovrebbe essere conenuta tra -3% e -1%. La previsione totale delle compravendite in Italia è di circa 600.000 abitazioni.

Agenti immobiliari: incombe la soppressione del ruolo

 Si profilano tempi duri, durissimi, per gli agenti immobiliari, una figura sulla quale incombe non un ridimensionamento, ma addirittura il rischio di soppressione del ruolo. Il Decreto legislativo, in corrispondenza dell’articolo 73, che recepisce la cosiddetta Direttiva Servizi, rischia infatti di deregolamentare il comparto che a regime rischia di essere gestito, a scapito dei consumatori, ed in particolare di chi è interessato alle compravendite immobiliari, da figure abusive e da un regime non sottoposto ad alcun controllo con tutto quel che ne consegue su un mercato chiave e delicato come quello che riguarda la casa. Per questo, congiuntamente, la Fiaip Confedilizia – Confindustria e la Fimaa Confcommercio, per voce dei rispettivi Presidenti, hanno espresso sia forti perplessità, sia forte preoccupazione sulla nuove norme per gli agenti immobiliari.