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Regno Unito, prezzi in crescita del 2,6% ad aprile 2010

Come accade più o meno ogni dieci giorni, anche sul finire di aprile vi aggiorniamo sull’andamento degli studi di Rightmove Plc, la società che conduce degli interessanti e periodici approfondimenti sullo stato di salute del mercato immobiliare del Regno Unito, e non solo. L’ultimo report della compagnia parla ora di un incremento dei prezzi abbastanza significativo in Inghilterra e in Galles, confermando pertanto il trend incrementale dei valori del real estate locale.

Rightmove dichiara infatti che il prezzo medio di una proprietà immobiliare nel Regno Unito è cresciuto di 2,6 punti percentuali ad aprile, nei confronti del mese di marzo. In termini assoluti, il prezzo medio di una casa è ora salito a poco più di 235,5 mila sterline, come confermato in un comunicato e-mail da parte di uno dei siti web di riferimento nel mondo immobiliare britannico, che si riserva di effettuare nuove valutazioni sul quarto mese dell’anno nel corso delle prossime settimane.

Secondo Rightmove, inoltre, come era facilmente immaginabile i prezzi delle case sarebbero cresciuti in maniera più consistente nella parte orientale dell’area, mentre nelle zone metropolitane l’incremento sarebbe stato più lieve, ma pur sempre positivo. Nella sola area di Londra, ad esempio, l’aumento dei prezzi delle proprietà immobiliari sarebbe stato contenuto in circa un punto percentuale, confermando anche in questo caso un trend che si sta lentamente consolidando.

Cina, crescono i tassi sui finanziamenti immobiliari

In Cina la Banca Centrale ha deciso di alzare i tassi di interesse di riferimento sui mutui ipotecari, al fine di frenare la tendenza speculativa oramai da tempo in atto nel mercato immobiliare del più popoloso Paese asiatico. La decisione dell’istituzione monetaria era largamente attesa dagli analisti, e si è fatta a dir poco scontata dopo aver rilevato un incremento record dei prezzi delle case durante lo scorso mese di marzo.

Il Consiglio di Stato ha inoltre stabilito che i tassi di interesse applicato al cliente bancario non potranno essere più bassi del 110% dei tassi di interesse di riferimento, ponendo così un livello minimo di onerosità dei mutui ipotecari per operazioni immobiliari. Il Consiglio ha poi affermato che i governi locali sono stati incapaci di controllare adeguatamente la speculazione, e che occorra agire in maniera più incisiva per evitare il rischio di una bolla di settore.

Ricordiamo infatti che, secondo le ultime analisi statistiche, durante il mese di marzo i prezzi delle proprietà immobiliari nelle 70 città più grandi del Paese sono cresciuti di 11,7 punti percentuali rispetto al livello riscontrato nello stesso periodo dello scorso anno. In contemporanea, l’economia cinese è cresciuto al ritmo più rapido degli ultimi tre anni durante il primo trimestre dell’anno, alimentando a sua volta comportamenti speculativi nel real estate.

Regno Unito, prezzi in crescita su spinta londinese – mar 2010

I prezzi delle proprietà immobiliari del Regno Unito sono cresciuti, durante il mese di marzo 2010, per l’11mo mese consecutivo. Il merito andrebbe riferito all’incremento piuttosto significativo dei valori immobiliari abitativi in alcune aree di grande importanza, come quella relativa alla metropoli londinese. I dati sono stati pubblicati nel sito web dal gruppo di ricerca Academetrics, pochi giorni or sono.

La società di analisi dichiara inoltre che il costo medio di una proprietà immobiliare ad uso abitativo in Inghilterra e in Galles è ora salito a quota 227.788 sterline (pari, al cambio attuale, a circa 339.707 dollari), in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al mese di febbraio. I prezzi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, invece, sono cresciuti di ben 13,4 punti percentuali, rimanendo comunque al di sotto dei picchi massimi storici recenti.

Come detto, il merito di questo significativo incremento dei prezzi va ricercato soprattutto nelle buone performance riscontrate nei mercati immobiliari più importanti del Regno Unito. Su tutti, rilevante crescita si è registrata nei valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di Londra, che nel mese di febbraio 2010 (l’ultimo al quale sono riferibili dei dati geografici) hanno toccato il record di 376.605 sterline.

Regno Unito, lieve incremento dei prezzi secondo RICS

Nel mese di marzo del 2010 i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito avrebbero rallentato, nella propria ripresa, producendo l’incremento minimo nel corso degli ultimi mesi. La determinante alla base di questo risultato sembra essere riconducibile ad una serie di fattori che hanno influenzato negativamente i recenti sviluppi del real estate del Regno Unito, e che potrebbero proseguire, anche nelle prossime settimane, a incidere sulle speranze di ripresa del mercato.

La causa che pare essere più influente è tuttavia stata quella relativa all’offerta di settore, con un volume di proprietà immobiliari finite in vendita sul mercato superiore a quella attesa. La conseguenza è stata l’emersione di una pressione al ribasso dei prezzi delle proprietà abitative, che hanno frenato in maniera piuttosto incisiva la già intrapresa strada crescente dei valori del real estate locale.

Stando ai dati RICS, inoltre, il numero di agenti immobiliari interrogati dall’analisi dell’istituto, che ritiene che i prezzi delle proprietà abitative siano più elevate di quelle attese è calato a 9 punti percentuali. Tale rapporto era invece pari a 18 punti percentuali nel mese di febbraio, evidenziando così un netto peggioramento sul fronte prezzi a distanza di un solo mese dall’ultima rilevazione cui possiamo riferirci.

Cina, prezzi immobiliari ancora in crescita – mar 2010

I prezzi delle proprietà immobiliari cinesi sono cresciuti ancora, a un livello record, durante il mese di marzo 2010. Stando alle preliminari considerazioni, il segnale più evidente che emerge dai report sull’andamento dei valori immobiliari è rappresentato da una parziale inefficacia delle mosse predisposte dalle autorità governative e monetarie locali, che hanno cercato più volte, nel corso degli scorsi mesi, di ridurre i rischi di incremento della bolla immobiliare.

Il Servizio Nazionale di Statistica cinese conferma infatti che nelle settanta città di riferimento del Paese i prezzi delle proprietà commerciali e residenziali sarebbero aumentate di 11,7 punti percentuali durante il mese di marzo rispetto allo stesso periodo del 2009, per un livello piuttosto elevato, che rappresenta un’inversione di tendenza rispetto ai timidi segnali di rallentamento degli scorsi mesi.

Stando all’attuale scenario, sembra praticamente scontato un nuovo intervento in materia di tassi di interesse di riferimento nel corso del mese di maggio, con i benchmark che presumibilmente verranno portato in aumento nella prossima seduta dell’istituzione monetaria.

Regno Unito, prezzi case in crescita a ritmo record dal 2007

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono cresciuti, durante il mese di marzo 2010, al ritmo più elevato negli ultimi due anni a mezzo, grazie principalmente al positivo contributo offerto da un livello piuttosto basso dei tassi di interesse applicati dagli istituti di credito locali, che hanno permesso una forte crescita della domanda, in concomitanza con un’offerta non particolarmente estesa.

A ribadire le considerazioni di cui sopra è stata, negli scorsi giorni, Halifax, divisione mutui del gruppo Lloyds Banking. In un comunicato diffuso tramite e-mail, la società londinese ha infatti dichiarato che il costo medio di una casa nel Regno Unito è cresciuto di 6,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, giungendo a quota 168.521 sterline (circa 256 mila dollari).

I prezzi sono inoltre più elevati di 1,1 punti percentuali rispetto allo scorso mese di febbraio, e di 9,1 punti percentuali rispetto al punto minimo toccato nell’aprile dello scorso anno. Su base trimestrale, la crescita dei prezzi è stata piuttosto bassa nei primi tre mesi del nuovo anno, con un incremento di 0,6 punti percentuali contro i precedenti tre mesi, quando i prezzi crebbero di 3,6 punti percentuali rispetto al terzo trimestre del 2009.

Regno Unito, maggiore fiducia sulla crescita dei prezzi

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito incrementeranno di circa 5,7 punti percentuali nei prossimi sei mesi, nonostante si profili un probabile periodo di restringimento delle maglie creditizie da parte degli istituti bancari locali. A sostenerlo è stato, negli scorsi giorni, il sito web di riferimento nel mercato immobiliare britannico Zoopla.co.uk, che ha condotto un interessante sondaggio sul sentimento dei proprietari immobiliari.

Secondo quanto rivela Zoopla (che ha condotto l’analisi intervistando 6.877 persone tra il 15 marzo e il 23 marzo), l’81% dei soggetti contattati avrebbe dichiarato che i valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nei propri quartieri subiranno un incremento; circa la metà dei soggetti intervistati ha inoltre dichiarato di non riscontrare maggiori difficoltà ad ottenere un mutuo rispetto al trimestre precedente, mentre quasi un intervistato su tre ha ammesso di rilevare criticità più ampie nel compimento di simili operazioni finanziarie.

Nicholas Leeming, direttore commerciale del sito web, ha dichiarato in un comunicato stampa allegato che nel corso dei prossimi mesi il problema maggiore da affrontare (e che potrebbe influenzare negativamente la ripresa delle attività nel mercato immobiliare locale) sarà la carenza di disponibilità da parte degli istituti bancari a erogare ingenti quantità di denaro a supporto delle richieste di finanziamento, specialmente per quanto riguarda gli acquirenti di una prima casa.

Regno Unito, espansione dell’industria delle costruzioni – mar 2010

Nel Regno Unito l’attività dell’industria delle costruzioni edili ha subito un’espansione, durante il mese di marzo, per la prima volta in due anni. A sostenere tale considerazioni è stata negli scorsi giorni la società di ricerca Markit Economics, che ha condotto un periodico monitoraggio sull’evoluzione del settore delle costruzioni di proprietà immobiliari insieme alla locale Chartered Institute of Purchasing and Supply.

Il sito web di Markit Economics, infatti, ha pubblicato i nuovi dati relativi all’indice che misura l’attività dell’industria delle costruzioni. Si tratta di un indicatore che l’istituto di ricerca predispone sulla base di un periodico sondaggio svolto su un campione di manager del settore, e che ha dimostrato come durante il mese di marzo il valore abbia superato i 53 punti (qualsiasi valore oltre i 50 punti misura un’espansione delle attività), contro il 48,5 del mese di febbraio.

Come detto, si tratterebbe della prima crescita dell’indicatore dal mese di febbraio del 2008, quando prese il via una fase di contrazione dell’industria delle costruzioni che tuttavia sembra ora aver visto il termine. Gli analisti non sono però concordi nel sostenere con convinzione che possa trattarsi di una vera e propria inversione di tendenza nel medio periodo, riservandosi margine di incertezza a riguardo.

Australia, opinioni Century21 su tassi e prezzi

Secondo quanto ha appena dichiarato il chairman della Century21 Real Estate, Charles Tarbey, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo in Australia proseguiranno la propria strada di crescita durante il corso dei prossimi mesi, anche se la Banca Centrale – come è probabile – sarà indotta ad alzare i tassi di interesse di riferimento sulle operazioni di rifinanziamento, continuando il proprio trend trascorso.

Stando a ciò che ha sostenuto Tarbey, infatti, occorrerà un forte incremento nell’offerta immobiliare – attraverso la concessione edilizia su vasti lotti di terreno – per poter porre freno alla crescita dei prezzi delle case nell’area. Tuttavia, ha poi proseguito il manager di Century21, lo sviluppo di nuovi progetti residenziali non potrà che estendersi su un arco pluriennale, rendendo quindi inefficace tale fondamentale nel brevissimo periodo.

A tal proposito, RP Data-Rismark ricorda che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono cresciuti di 11 punti percentuali durante il corso dello scorso anno, nonostante la Banca Centrale abbia più volte tentato di scoraggiare questa tendenza manovrando la leva dei tassi di interesse: l’istituzione monetaria guidata da Glenn Stevens, ricordiamo, ha infatti portato al rialzo i benchmark per ben cinque volte negli ultimi sei mesi, inducendo il tasso di riferimento al livello attuale, pari a 4,25 punti percentuali.

Londra, prezzi delle case di lusso in crescita

I prezzi delle proprietà immobiliari di maggior pregio nell’area metropolitana di Londra sono cresciuti ancora, durante il mese di marzo 2010. Ciò che tuttavia rende differente questo periodo da quelli precedenti, è che nel corso del terzo mese del nuovo anno i valori delle case di maggior lusso sono incrementati di un ritmo mai così tiepido da circa un anno, a causa di un rinnovato sviluppo dell’offerta di settore.

I dati, forniti dalla società di consulenza Knight Frank LLP, indicano infatti che le proprietà immobiliari ad uso abitativo dal costo superiore a un milione di sterline (ovvero, in altri termini valutari di riferimento, più di 1,5 milioni di dollari), hanno portato al rialzo di 0,7 punti percentuali i loro prezzi di mercato rispetto al precedente mese di febbraio, per l’incremento minimo dal mese di aprile 2009.

Sulle cause che stanno guidando questo trend, Liam Bailey, responsabile delle ricerche di Knight Frank per il mercato residenziale, non sembra avere grandi dubbi. Intervistato dal media Bloomberg, Bailey ha dichiarato che “la crescita dei prezzi sta iniziando a rallentare sulla scia di una maggiore offerta, e di una domanda più debole”.

Regno Unito, crescono i prezzi nel mese di marzo

Nationwide Building Society ha dichiarato che i prezzi delle proprietà immobiliari del Regno Unito durante il mese di marzo sono cresciuti in maniera significativa, ma solamente perché i potenziali venditori starebbero rinviando il momento di collocamento sul mercato delle proprie case, attendendo una ripresa della domanda ancor più vigorosa, e un livello di prezzi più soddisfacente per l’offerta di settore.

Di conseguenza, il costo medio di una casa ha subito una crescita di 0,7 punti percentuali rispetto al mese di febbraio, toccando le 164.519 sterline (circa 246.260 dollari, al cambio attuale), come confermato dalla società finanziaria. I prezzi erano invece dati in calo di 0,8 punti percentuali nel corso del mese di febbraio 2010, rispetto al precedente mese di gennaio 2010.

Sempre secondo i dati di Nationwide Building Society, i prezzi sarebbero ora inferiori di 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nella sola area di Londra, particolarmente positiva è stata la performance dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, che hanno subito uno sviluppo al rialzo nella misura di 2,5 punti percentuali nel solo primo trimestre.

Stati Uniti, prezzi case + 0,3% a gennaio per S&P

Negli Stati Uniti i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono inaspettatamente cresciuti durante il mese di gennaio, indicando – stando agli osservatori – che il mercato immobiliare si sta finalmente stabilizzando, in concomitanza con la ripresa economica che sta caratterizzando l’inizio del nuovo anno. I dati sono stati forniti dalla sede newyorkese della società Standard & Poor’s.

La società che ha effettuato il monitoraggio sul real estate statunitense ha infatti dichiarato che i prezzi delle case del proprio campione sarebbero cresciuti di 0,3 punti percentuali nel corso del primo mese dell’anno rispetto a quanto rilevato nel corso del mese di dicembre del 2009. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, invece, il decremento è pari a 0,7 punti percentuali, per il più corto passo indietro degli ultimi tre anni.

Al di là dei dati sintetico quantitativi, gli analisti ricordano come il mercato immobiliare sia ancora molto fiacco, con un volume delle attività dell’industria cantieristica estremamente basso, elemento che suggerisce come lo scenario del mercato immobiliare rimarrà ancora particolarmente critico nel corso dei prossimi mesi e del prossimo biennio.

Stati Uniti, vendite di nuove case in forte calo

Le vendite di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo negli Stati Uniti sono inaspettatamente calate durante il mese di febbraio, toccando un livello minimo storico recente: la causa – a detta delle principali analisi locali – andrebbe ricercata principalmente dentro il mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione che continua a preoccupare, nelle sfavorevoli condizioni meteorologiche, e nell’elevato numero di pignoramenti immobiliari.

Di conseguenza, il numero degli acquisti di nuove proprietà ad uso abitativo sono calati di 2,2 punti percentuali, giungendo a un volume annualizzato pari a “sole” 308 mila unità, contro previsioni degli economisti americani che invece davano come maggiormente probabilmente un valore annualizzato vicino alle 315 mila unità, in linea con la prestazione non certo troppo insoddisfacente riscontrata a gennaio.

Di contro, crescono i prezzi delle proprietà immobiliari di nuova costruzione, il cui ritmo di incremento assume valori massimi negli ultimi 26 mesi.

Prezzi in calo per le case di lusso

I prezzi delle case lussuose stanno divenendo sempre più convenienti per le tasche dei medi investitori del mercato immobiliare. Stando alle ricerche periodicamente condotte da Knight Frank LLP, infatti, il calo medio dei valori delle proprietà immobiliari è stato pari al 5,5%: il dato è stato rilevato come media del trend dei prezzi real estate nei mercati immobiliari più cari del mondo (in tutto, 56 località in tutti i continenti).

Vediamo sinteticamente quali sono le principali risultanze derivanti dalle rilevazioni condotte dalla società londinese.

Innanzitutto, per il secondo anno consecutivo, il Principato di Monaco si è classificato al primo posto per maggiore onerosità delle proprietà ad uso abitativo, precedendo le pur non economiche metropoli europee di Londra e Parigi.