prezzi case

Previsioni mercato immobiliare Genova

 Recentemente, l’edizione regionale de La Repubblica è tornata ad occuparsi del mercato immobiliare di Genova, sottolineando come siamo circa 20 mila gli alloggi lasciati sfitti nel solo capoluogo: una cifra già di per sé molto rilevante, che tuttavia è prevista addirittura in forte crescita per un anno che dovrebbe essere contraddistinto da rinnovate difficoltà sul fronte abitativo.

Nella sola seconda metà del 2011 – sottolinea il quotidiano – nell’area compresa tra Sampierdarena, San Teodoro, Lagaccio, Oregina, le quotazioni di compravendita delle abitazioni sono diminuite di quasi 10 punti percentuali. Il dato più clamoroso sembra essere quello di Sampierdarena, anche se in tutta la città, nello scorso anno, i prezzi delle case sono calati complessivamente di circa 5,3 punti percentuali. Una percentuale che nel corso del 2012 potrebbe addirittura aggravarsi.

Prezzi case Lombardia

 Secondo quanto affermato dalle ultime analisi compiute sul territorio lombardo, nella Regione, nel corso del 2011, le compravendite di immobili sarebbero state circa 119 mila unità, per un fatturato totale stimato in più di 19 miliardi di euro. Il mercato lombardo si conferma così un vero e proprio perno dell’intero mercato immobiliare italiano, visto e considerato che in esso avvengono il 19,7% delle transazioni immobiliari abitative, e il 18,7% del fatturato italiano.

Complessivamente, comprare casa in Lombardia è costato circa 160 mila euro per una superficie di 99 metri quadri. La città più cara è Milano, dove in media un’abitazione costa 250 mila euro, il 36% in più rispetto al fatturato medio lombardo, e il 32% rispetto alla media italiana. Milano è altresì la prima provincia per volume di transazioni immobiliari, con il 44,5% delle operazioni della regione, seguita da Brescia e Bergamo, rispettivamente con l’11,3% e il 10,7%.

Prezzi case Milano nel 2020

 Tra meno di un decennio, nel 2020, il mercato immobiliare milanese continuerà ad essere poco dinamico in termini di numero di scambi, ma le quotazioni di proprietà abitative e commerciali rimarranno su livelli salatissimi, con buoni trend di apprezzamento rispetto agli attuali livelli. Stando a una recente ricerca realizzata da Sorgente Group e da Scenari Immobiliari (“Milano 2020, economia, società, territorio e mercati immobiliari), una casa acquistata oggi aumenterà il suo valore del 27%, mentre l’ufficio rincarerà la dose con un + 32%.

Nel 2011, sottolinea ancora la ricerca, le compravendite residenziali avrebbero avuto un calo del 3,7%, su quota 25.800 unità. Secondo la stessa analisi, tuttavia, nel corso del 2012 si verificherà l’attesa inversione di tendenza, con un numero di compravendite stimate pari a 26.500 unità. Nel medio termine, però, l’immobiliare milanese procederà a discreti balzi in avanti, con l’aspettativa dell’Expo che genererà certamente un traino alle attività del comparto.

Prezzi case Bari

 Secondo un recentissimo focus sul mercato immobiliare barese, l’andamento dei prezzi della città pugliese avrebbe registrato un sensibile calo durante il secondo semestre del 2011. In tale contesto, infatti, i valori commerciali delle abitazioni avrebbero riscontrato una contrazione del 5,2 per cento, in netta inversione di tendenza rispetto al trend che si era consolidato nel corso della prima parte dello scorso decennio, quando il mercato immobiliare dell’area urbana ha potuto rilevare un andamento straordinariamente crescente delle quotazioni.

Nel 2002, ad esempio, l’andamento dei prezzi è stato in crescita del 14,3 per cento, con un balzo poi attenuatosi nel corso degli anni successivi, per giungere poi – nel corso dell’ultimo anno – a un passo indietro del 10,8 per cento, aprendo di fatto le porte a un 2012 di grande incertezza e di difficoltà di tenuta dei valori immobiliare.

Prezzi case presto in flessione – Nomisma

 Se ne parla da diverso tempo, ma l’impressione è che la vera contrazione dei prezzi delle case non si sia ancora verificata e, forse, non si verificherà mai. La rigidità delle quotazioni delle proprietà immobiliari della Penisola ha retto, almeno per il momento, la prova della flessione delle domande di acquisto delle proprietà immobiliari abitative e non e, ulteriormente, anche l’impatto della nuova imposta municipale unica.

Sembrerebbe pertanto che l’investimento immobiliare effettuato nel corso degli ultimi anni, nonostante tutto, sia ancora conveniente, per lo meno per chi ha un orizzonte temporale del medio lungo periodo. Chi invece cerca un investimento “facile” sulla propria abitazione, forse farebbe meglio a ricredersi, visto e considerato che il momento non sembra essere proprio dei migliori.

Secondo quanto ha affermato Luca Dondi, responsabile dell’Osservatorio immobiliare di Nomisma, l’abbattimento dei prezzi delle case dipenderà fondamentalmente dall’impatto delle imposte e delle spese necessario perchè l’immobile possa mantenersi nello stato in cui era a inizio locazione. Eugenio Biagotti, dell’Immobiliare Frusaglia, parla dell’Imu riferendosi soprattutto nella visione dell’acquirente finale, che sarebbe colpito in ultima istanza dall’influenza della nuova imposta. “Ma ci sono tanti altri fattori che contribuiscono a non rilanciare il mercato a partire dalla banche, fino alla burocrazia del Comune” – aggiunge Biagiotti.

Prezzi case USA – marzo 2012

 A distanza di diverse settimane dal nostro ultimo monitoraggio, torniamo ad occuparci brevemente di quanto accade all’interno del mercato immobiliare statunitense, uno dei principali punti di riferimento del comparto a livello internazionale. L’occasione ci è offerta da un report condotto dalla Standard & Poor’s / Case – Shiller, che come ogni mese ha pubblicato la versione consolidata del proprio indice relativo al monitoraggio delle quotazioni immobiliari nelle 20 aree metropolitane più importanti della nazione.

Ebbene, stando a quanto riportano i valori dell’indice, nel corso del mese di marzo negli Stati Uniti i prezzi delle case unifamiliari sarebbero cresciuti ancora, per il secondo mese di fida, aumentando i segnali che punterebbero verso una opportuna stabilizzazione del settore immobiliare. Sebbene sia certamente troppo presto per poter affermare che il real estate a stelle e strisce stia definitivamente uscendo dalle profonde difficoltà nelle quali era entrato dal 2008 in poi, gli elementi statistici che stanno giungendo dall’altra sponda dell’Oceano Atlantico sono tutt’altro che negativi.

Prezzi case Francia

 Anche se qui sul nostro sito ci concentriamo prevalentemente su ciò che accade a casa nostra, non disdegniamo i periodici approfondimenti su quanto invece succede sui principali mercati immobiliari internazionali. Torniamo oggi a parlare del real estate francese, che più volte abbiamo commentato in maniera positiva per quanto concerneva le quotazioni e le compravendite in corso a Parigi, e che ora genera negli osservatori un minimo di preoccupazione circa la tenuta delle basi fondamentali sul breve e medio termine.

Secondo quanto infatti affermano diverse analisi riportate nelle ultime ore, la mancanza di fiducia nell’economia locale e internazionale, oltre a instabili capacità di spendita, stanno conducendo il mercato immobiliare francese verso una strada piuttosto buia e, di conseguenza, gli istituti di credito principali finanziatori del real estate transalpino in una condizione di forte incertezza finanziaria.

Prezzi case Napoli

 Secondo quanto ci riportano le ultime rilevazioni puntuali compiute sull’andamento delle quotazioni immobiliari delle case a Napoli, anche durante la seconda parte del 2011 i prezzi delle proprietà ad uso abitativo avrebbero subito una contrazione piuttosto significativa, pari al 3,3 per cento, che ha condotto l’intero 2011 a chiudere con quotazioni medie in calo del 5,5 per cento, contro la flessione del 3 per cento del 2010, quella del 6,1 per cento del 2009, quella del 6,8 per cento del 2008 e quella dell’1,6% nel 2007, primo anno di negatività nelle quotazioni del capoluogo campano.

A salvarsi da questa ondata di tagli dei prezzi sono state le quotazioni delle abitazioni della zona del Centro – Duomo, che hanno segnalato un lieve incremento dei valori di mercato sulle abitazioni usate e di media tipologia, tendenzialmente acquistate da parte di coloro che possiedono una discreta capacità di spendita e che pertanto non hanno dovuto accendere un finanziamento immobiliare ipotecario per poter acquistare la propria casa.

Calo prezzi immobiliari in Puglia

 I dati forniti dall’Osservatorio Immobiliare Rubino sul mercato residenziale pugliese dimostrano come i prezzi delle case nella Regione stiano cointnuando a calare. Il segno negativo coinvolge tutti i principali centri abitati dell’area, sebbene – evidentemente – con proporzioni di contrazione nettamente differenti tra le diverse zone del territorio pugliese, con picchi particolarmente preoccupati a Lecce e dintorni.

In particolare, sebbene il dato vada counque analizzato in maniera più puntuale e specifica, a subire le flessioni sarebbero stati soprattutto gli immobili più “anziani” e quelli nelle zone semicentrali, che nel corso del biennio 2006 – 2007 avevano conseguito il più importante apprezzamento. Certamente migliore è la tenuta nelle zone centrali e, più in generale, per quanto concerne le abitazioni in buone condizioni di manutenzione, che tengono i prezzi dell’anno precedente.

Immobiliare Cuneo 2012

 Il mercato immobiliare di Cuneo rispecchia l’andamento del real estate della gran parte della Penisola. Anche nella città, infatti, le vendite continuano a diminuire mentre (e chissà quanta influenza sta avendo l’impatto dell’imposta municipale unica) gli affitti cominciano a salire di buon ritmo.

Soprattutto nella fascia medio bassa, infatti, a Cuneo gli operatori di settore iniziano ad avvertire le strette persistenti della crisi economica e finanziaria. Il risultato è che oggi è sostanzialmente più difficile cercare di collocare sul mercato in tempi rapidi le case che valgono tra i 150 e i 250 mila euro, mentre la fascia alta (quella di immobili che valgono 400 mila euro, o perfino di più) mantiene invariate le proprie posizioni, forte di una domanda con capacità di spendita in grado di superare anche la parte più difficile della crisi.

Crescita prezzi case inglesi – marzo 2012

 Secondo quanto afferma un report recentemente pubblicato ad opera della Royal Institution of Chartered Surveyors, l’indice dei prezzi delle case del Regno Unito sarebbe cresciuto ai massimi livelli degli ultimi 21 mesi durante il recente mese di marzo: la determinante fondamentale in tale incremento sarebbe riconducibile alla volontà – da parte degli acquirenti delle prime case – di effettuare le operazioni di compravendita prima della scadenza del periodo di esenzione fiscale a loro beneficio previsto dal governo. Il valore dell’indice è cresciuto di 3 punti percentuali rispetto a febbraio (da meno 10) toccando così la soglia massima dal giugno 2010 ad oggi.

Ricordiamo che, al fine di incentivare le transazioni immobiliari sul mercato locale, il governo britannico aveva lanciato l’esenzione biennale dal pagamento delle tasse sul real estate da parte di tutti gli acquirenti di una prima casa, il cui costo non fosse superiore alle 250 mila sterline. Un beneficio scaduto il 24 marzo 2012, e che ha portato un discreto numero di compratori ad accelerare le transazioni di compravendita al fine di poter godere dell’importante benefit loro riconosciuto.

Prezzi case USA forse in calo del 10%

 Secondo quanto afferma una ricerca condotta da Moody’s Analytics, i prezzi delle case degli Stati Uniti potrebbero subire ancora corposi decrementi. La motivazione, come oramai ricordiamo da diversi trimestri sulle pagine del nostro sito, è da ricondursi allo straordinario ammontare di case pignorate terminate sul mercato immobiliare, e che contribuiscono a generare evidenti pressioni al ribasso nei valori commerciali delle proprietà ad uso abitativo, con una proporzione che è ben lungi dall’esaurirsi.

Le vendite di proprietà immobiliari precedentemente oggetto di procedura pignoratizia dovrebbero crescere di circa 25 punti percentuali durante l’anno in corso, fino ad arrivare alla straordinaria cifra di 1,25 milioni di unità, rispetto al milione di unità del 2011. I prezzi delle case dovrebbero pertanto poter scivolare di almeno altri 10 punti percentuali a causa del deterioramento delle condizioni del mercato immobiliare, conseguente al deprezzamento indotto da questo comparto del real estate a stelle e strisce.

Prezzi case in tenuta nei grandi centri urbani

 Il mercato immobiliare del 2012 si sta contraddistinguendo per un incremento delle trattative tra privati (in sostituzione parziale delle negoziazioni con le agenzie, al fine di risparmiare sulle commissioni relative), una apprezzante preferenza per le abitazioni già ristrutturate, una maggiore cautela e oculatezza nelle scelte, che ha allungato i tempi di vendita delle proprietà immobiliari presenti sul mercato italiano.

Ad ogni modo, a far ben sperare per il prosieguo del real estate tricolore nel corso dei prossimi trimestri è proprio il dato sulle compravendite, che hanno registrato un incremento durante il quarto trimestre,giungendo a chiudere l’anno a quota 598.224 transazioni registrate regolarmente dall’Agenzia del Territorio, con un calo di 2,2 punti percentuali su base annua.

Prezzi case, andamenti contrastanti sul mercato cinese

 Stando a quanto affermato da una recente ricerca compiuta sul mercato cinese, i prezzi delle nuove abitazioni sarebbero diminuiti in 27 delle 70 aree urbane monitorate. Un calo calcolato sulla base annua, e che stride con un’invariabilità dei valori commerciali delle case in sei aree urbane, e con l’aumento riscontrato invece sulla maggior parte delle aree metropolitane oggetto di osservazione da parte dell’Istituto di Statistica.

I prezzi delle case cinesi “caleranno ancora” – dichiara un economista della HSBC Holdings Plc. “Il governo non sembra preoccupato eccessivamente dall’impatto di un rallentamento del mercato delle compravendite abitative, perchè gli investimenti nel social housing rimarranno ancora molto significativi”.