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Acquisto immobili: ecco le case più care d’Italia

 Quali sono le case più care d’Italia? Ebbene, una risposta in tal senso ce la può dare Idealista.it, il Portale specializzato che sul proprio sito Internet conta oltre centomila annunci immobiliari di case di ogni tipo e per tutte le tasche, anche per chi nel mattone vuole fare investimenti dell’ordine dei milioni di euro. In base ad un monitoraggio effettuato da Idealista.it nell’aprile scorso, l’immobile più caro in assoluto si trova nella città di Milano, con tanto di vista sul Duomo; trattasi, nello specifico, di un super attico che è stato venduto lo scorso anno, in autunno, ad un prezzo pari a ben 40 milioni di euro, ovverosia alla cifra di ben 25 mila euro al metro quadrato.

Compravendita case: aumentano i costi di intermediazione

 In materia di compravendite immobiliari, le commissioni delle agenzie sono aumentate. A farlo presente è l’Associazione Codici che al riguardo ha provveduto ad effettuare un puntuale e capillare monitoraggio sui costi di intermediazione in una fase di mercato che, anche nel nostro Paese, vede l’immobiliare in ripresa seppur, secondo l’Associazione, in un contesto di prezzi proibitivi nelle grandi metropoli, con in testa le città di Roma e di Milano.

Di conseguenza, secondo Codici una ulteriore flessione dei prezzi medi degli immobili potrà permettere da qui a fine anno un rilancio anche per il mercato dei mutui ipotecari sebbene, come accennato, c’è da fare i conti con il fatto che i costi di intermediazione tendono ad aumentare.

Mercato immobiliare turistico: i prezzi in Italia

 Come si muovono in Italia le quotazioni degli immobili nel comparto turistico? Ebbene, in base ad un rapporto della Fiaip, l’andamento dei prezzi è misto, nel senso che in certe aree si registrano lievi flessioni, in altre una sostanziale stabilità, mentre in aree come quelle di Cefalù in Sicilia, Lignano Sabbiadoro nella Regione Friuli Venezia Giulia, e Jesolo Lido nella Regione Veneto, c’è stata una crescita dei prezzi nel passaggio dal primo al secondo semestre 2009.

Dal Rapporto della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali è inoltre emerso come le abitazioni turistiche più richieste, nell’ordine del 50%, siano state quelle aventi una superficie inferiore ai sessanta metri quadrati con a seguire quelle di medie dimensioni, mentre per le case con superficie oltre i centoventi metri quadrati la quota di richieste è stata pari a poco più del 15% oggetto di intermediazione da parte della Fiaip.

Case Roma: il mercato inverte la tendenza

 Nel primo trimestre di quest’anno a Roma una casa di seconda mano da acquistare presentava in media un prezzo pari a 4.568 euro al metro quadrato; trattasi di un rialzo dello 0,8% rilevato dal Portale specializzato Idealista.it in base ad un campione di oltre 2.100 abitazioni. Rispetto al trimestre precedente, nel primo quarto nella Capitale c’è stata così una inversione di tendenza che risulta essere ancora più evidente a livello geografico visto che a fronte di diciannove quartieri monitorati ben tredici hanno fatto registrare un aumento del prezzo medio. In particolare, il quartiere dove la discesa dei prezzi è stata più ampia nel primo quarto 2010 è quello di Monte Verde con un 3,9%, mentre ad Ostia il calo non è andato oltre l’1% con prezzi medi in discesa a 4.024 euro al metro quadrato.

Regno Unito, incremento annuo dei prezzi commerciali

Una ricerca condotta dall’Investment Property Data Bank Ltd. sostiene che i valori delle proprietà real estate commerciali del Regno Unito sarebbero cresciuti in maniera piuttosto intensa durante lo scorso mese di febbraio. Per l’Investment Property Data Bank, infatti, il prezzo medio sarebbe incrementato del 2,7% durante il mese di febbraio 2010 rispetto al livello precedentemente riscontrato nel corso dello stesso periodo mensile dell’anno precedente.

Il prezzo medio così diramato è stato calcolato sulla base dei valori immobiliari di negozi, uffici, magazzini e depositi, come da campione del gruppo di ricerca londinese. L’Investment Property Data Bank ricorda inoltre come l’incremento dei prezzi sia particolarmente rilevante anche sulla sola base mensile, con dei valori aumentati mediamente di 1,3 punti percentuali rispetto alle soglie toccate nel mese di gennaio.

La crisi finanziaria globale, ricordiamo, ha trascinato al ribasso i valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nella misura del 44% rispetto al picco storico che il real estate del Regno Unito riuscì a toccare nell’estate del 2007: da quel momento in poi, seguì una lunghissima caduta, che ha poi portato a toccare il fondo nel mese di luglio del 2009, quando l’immobiliare britannico conobbe il periodo più nero della sua storia recente.

Cina, crescono i rischi di una bolla immobiliare

Stando ai dati ufficiali pubblicati negli scorsi giorni sull’andamento del mercato immobiliare cinese, i prezzi delle proprietà immobiliari del Paese asiatico anche durante il mese di febbraio sarebbero cresciuti con un ritmo dirompente, riuscendo nel difficile intento di assumere un trend di incremento addirittura superiore al già notevole aumento riscontrato durante il primo mese del nuovo anno.

I dati a disposizione riferiscono infatti di prezzi delle proprietà immobiliari ad uso residenziale e ad uso commerciale (rilevati come media nelle 70 aree cittadine più importanti della Cina) in crescita del 10,7% a febbraio 2010 rispetto al livello conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo mese dell’anno, invece, il balzo in avanti su base annua si era “limitato” a un pur impressionante 9,5%.

Il dato sintetico relativo alla crescita in doppia cifra dei prezzi immobiliari cinesi può poi essere scomposto alla ricerca delle zone con l’incremento record dei valori di case, uffici e negozi. L’aumento dei prezzi è stato guidato da un impressionante + 50,5% riscontrato a Haikou, una città nell’isola meridionale di Hainan, che ha preceduto di poco il + 49,3% di Sanya, anch’essa situata ad Hainan.

Affitti: Milano è tra le meno care in Europa

 Se affittare una casa a Milano, rispetto al resto d’Italia, comporta maggiori costi rispetto a tanti altri grandi centri del nostro Paese, lo stesso non dicasi se il confronto viene fatto con il resto d’Europa e con le altre grandi città del mondo. Al riguardo, infatti, la Camera di Commercio di Milano ha condotto un’indagine basandosi sugli ultimissimi dati, aggiornati allo scorso mese di dicembre,  dell’Economist Intelligence Unit. Ebbene, dall’elaborazione dell’Ente camerale è emerso che, su un totale di 32 grandi centri europei, Milano nella classifica delle città più care si trova solamente al 20-esimo posto. In ogni caso, rispetto alla stessa indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano lo scorso anno, il capoluogo lombardo perde qualche posizione in termini di convenienza, visto che in precedenza Milano si trovava al 22-esimo posto.

Affitti Milano: prezzi canoni locazione in ascesa

 I prezzi dei canoni di locazione nella città di Milano, con un +1,3% nel 2009, sono tornati a crescere. A rilevarlo è il Portale Idealista.it che, pur tuttavia, ha nello stesso tempo rilevato come i prezzi degli affitti siano invece scesi in città come Torino e Roma con un calo medio, rispettivamente, del 5% e del 4,1%. Nel complesso, il Portale specializzato negli annunci immobiliari ha riscontrato come molti proprietari di immobili, in virtù di una congiuntura che per le compravendite presenta una fase di ristagno, abbiano molto spesso preferito locare l’immobile, piuttosto che venderlo, in attesa di tempi migliori ed al fine, chiaramente, di non vendere l’immobile magari con un forte sconto rispetto al prezzo proposto in sede iniziale di trattativa. In ogni caso, l’ascesa dei prezzi degli affitti nel Comune di Milano non è stata omogenea, visto che a fronte dei canoni in rialzo ben oltre la media nel Centro, c’è stata una sensibile diminuzione nelle zone periferiche.

Acquisto immobili: cento case di privati a forte sconto

 In questi primi mesi del 2010 i prezzi delle case in Italia rispetto al 2009 sono mediamente scesi, anche se per alcuni immobili specie quelli di pregio, le quotazioni sono invece aumentate e spesso ben oltre il livello dell’inflazione. Secondo il portale Idealista.it, anche in Italia il settore immobiliare ha risentito della crisi, ma questa in ogni caso non si sta vivendo con risvolti ed eccessi drammatici così come avvenuto in altri Paesi. Pur tuttavia, per il nuovo anno ci sono vere e proprie occasioni d’acquisto sul fronte immobiliare visto che ci sono case di privati i cui prezzi di vendita si sono ridotti in maniera sensibile. Ebbene, sia per dare visibilità a chi vende, sia per offrire nel contempo ai compratori l’opportunità di analizzare rapidamente le migliori occasioni di acquisto, Idealista.it ha provveduto a pubblicare, in base agli annunci presenti sul sito, le cento case di privati a forte sconto.

Regno Unito, forte crescita nelle vendite commerciali

Property Data ha pubblicato un’analisi contenente un monitoraggio sull’andamento delle vendite delle proprietà immobiliari ad uso commerciale nel Regno Unito; stando alle considerazioni preliminari della società di ricerche, le proprietà commerciali della zona sarebbero state oggetto di transazioni per un ammontare complessivo circa doppio rispetto a quelle del precedente periodo di riferimento.

I dati – che si riferiscono al quarto trimestre del 2009 – dimostrano infatti che gli investitori nel settore avrebbero acquistato 458 edifici, per un valore complessivo pari a 9,65 miliardi di sterline (circa 15,6 miliardi di dollari); nello stesso periodo del 2008, invece, il numero degli edifici commerciali acquistati fu pari a 221 unità, con un valore complessivo del parco immobiliare pari a 4,74 miliardi di sterline.

Mark Pickering, della Property Data, ha dichiarato in proposito che l’ultimo trimestre del 2009 ha visto definitivamente il ritorno, nel ruolo degli investitori, da parte delle istituzioni, con i relativi fondi che hanno acquistato circa 3,3 miliardi di sterline di proprietà immobiliari nel periodo considerato, e che hanno pertanto contribuito a fornire una spinta decisiva per la ripresa del volume delle transazioni del segmento.

Immobili di pregio: si acquistano sempre più via Internet

 Lo scorso anno in Italia le compravendite rispetto al 2008 sono scese di quasi un quinto, ma ci sono nicchie di mercato nel settore immobiliare che non solo non conoscono crisi, ma registrano prezzi ed una domanda in progressivo aumento. Trattasi, nello specifico, degli immobili di grande pregio, le dimore di lusso che, in accordo con quanto mette in evidenza il Gruppo Immobiliare.it, nel nostro Paese sono oltre 55 mila, e che fanno registrare un sensibile aumento delle richieste.

Ma oltre ad un aumento della domanda cambiano anche le abitudini ed i canali di acquisto: sul proprio sito, infatti, il Gruppo Immobiliare.it rivela come siano in aumento gli annunci di castelli medievali, o immobili di prestigio più recenti battuti letteralmente in asta a colpi di mouse.

Immobili: i prezzi del residenziale a Monza e Brianza

 Anche l’anno scorso nella Provincia di Monza e Brianza il mercato immobiliare, in termini di numero di compravendite, ha segnato il passo ma in misura inferiore rispetto all’anno precedente. A Monza nel 2009, infatti, le compravendite sono scese del 6,6% rispetto al -21,6% del 2008, mentre in Brianza c’è stato nel 2009 un -8,3% rispetto al -18,3% del 2008. In Provincia a vincere lo scorso anno sono stati gli immobili “verdi”, ovverosia quelli delle zone verdi della Brianza dove le compravendite sono state vivaci ed i prezzi hanno mostrato una buona tenuta con un +0,2% in sei mesi.

A rilevarlo è la Camera di commercio di Monza e Brianza in accordo con “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Monza e Brianza”, un Rapporto sull’andamento del mercato nel secondo semestre dello scorso anno realizzato con Borsa Immobiliare e con Fimaa Milano. Sul mercato residenziale, lo scorso anno, i prezzi a Monza e nella Provincia sono scesi nei sei mesi di osservazione dell’1,3%, mentre in Brianza c’è stato un -0,4%.

Immobili: i bilocali sono molto richiesti a Milano

 Nel 2009, anno di crisi economica e finanziaria, e di congiuntura difficile per il mercato immobiliare, a Milano è stata molto forte la richiesta di bilocali e di trilocali, al punto che gli agenti hanno nel complesso raccolto solamente ordini per queste tipologie di immobili. A rilevarlo è REplat, sottolineando come nel 2009 nel capoluogo lombardo le richieste di bilocali siano cresciute di oltre il 100%, mentre quelle per i trilocali la salita è stata al 98,28%. A livello territoriale, sia per i bilocali, sia per i trilocali, la zona più richiesta è quella del Centro con un +21% per i trilocali ed un +20% per i bilocali.

Per l’anno in corso REplat S.p.A. ritiene che il rilancio del comparto sarà strettamente correlato alla variabile prezzo, ma in ogni caso l’anno scorso non solo per la città di Milano, ma anche per quella di Roma, quel crollo dei prezzi degli immobili atteso non c’è stato o, se si vuole essere più pessimisti, non si è ancora verificato.

Prezzi immobili: il Borsino di Confedilizia

 In data odierna, sabato 23 gennaio 2010, la Confedilizia ha pubblicato il “Borsino Immobiliare“, che traccia il quadro dei prezzi degli immobili nelle principali città capoluogo di provincia del nostro Paese, da cui è emerso come l’81% di queste lo scorso anno abbia fatto registrare, rispetto al 2008, una flessione dei prezzi di compravendita almeno in uno tra il primo semestre 2009 ed il secondo.

Per quanto riguarda i valori medi di compravendita al metro quadrato, in base alle aree geografiche, al Nord Italia le quotazioni sono oscillate in media tra 3.327 euro al metro quadro e 919 euro; al Centro la forchetta è stata di 1.562-3.160 euro al metro quadrato, ed al Sud la variazione è stata da un minimo di 686 euro ad un massimo che in media è stato di 2.232 euro al metro quadrato.