settore commerciale

Immobiliare: il mercato in Italia nel terzo trimestre 2010

 Qual è il trend in Italia delle compravendite immobiliari? Ebbene, la risposta in tal senso ce la fornisce l’Agenzia del Territorio che nei giorni scorsi ha pubblicato e messo a disposizione online sul proprio sito Internet la Nota trimestrale sul mercato immobiliare italiano relativa al periodo luglio-settembre, ovverosia al terzo trimestre 2010. Dai dati, a cura dell’OMI, Osservatorio del mercato immobiliare, è emerso come complessivamente nel Q3 2010 le compravendite siano scese del 2,4%, spezzando la tendenza positiva del primo e del secondo trimestre 2010 quando la crescita, invece, era stata del 3,4% e del 2,4%.

Ma come mai questa inversione di tendenza? Ebbene, proprio l’Agenzia del Territorio ha fatto presente come la discesa delle compravendite nel Q3 2010 sia frutto dell’andamento incerto del mercato delle abitazioni e delle relative pertinenze, ma soprattutto del persistente calo delle compravendite di immobili ad uso commerciale, produttivo e nel comparto del terziario.

Immobili commerciali e produttivi: quotazioni medie stabili nel 2009

 Lo scorso anno le quotazioni immobiliari di capannoni, negozi ed uffici in Italia hanno fatto registrare mediamente dei prezzi sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente, mentre le compravendite, con un -15,6%, si confermano ancora una volta in calo. Questa, in estrema sintesi, è la fotografia del Rapporto immobiliare sugli immobili commerciali, produttivi ed a destinazione terziaria presentato in data odierna, venerdì 28 maggio 2010, a Roma, dall’Agenzia del Territorio che lo ha realizzato avvalendosi della collaborazione di Assilea – Associazione Italiana Leasing.

Compravendita case: aumentano i costi di intermediazione

 In materia di compravendite immobiliari, le commissioni delle agenzie sono aumentate. A farlo presente è l’Associazione Codici che al riguardo ha provveduto ad effettuare un puntuale e capillare monitoraggio sui costi di intermediazione in una fase di mercato che, anche nel nostro Paese, vede l’immobiliare in ripresa seppur, secondo l’Associazione, in un contesto di prezzi proibitivi nelle grandi metropoli, con in testa le città di Roma e di Milano.

Di conseguenza, secondo Codici una ulteriore flessione dei prezzi medi degli immobili potrà permettere da qui a fine anno un rilancio anche per il mercato dei mutui ipotecari sebbene, come accennato, c’è da fare i conti con il fatto che i costi di intermediazione tendono ad aumentare.

Mercato immobiliare turistico: i prezzi in Italia

 Come si muovono in Italia le quotazioni degli immobili nel comparto turistico? Ebbene, in base ad un rapporto della Fiaip, l’andamento dei prezzi è misto, nel senso che in certe aree si registrano lievi flessioni, in altre una sostanziale stabilità, mentre in aree come quelle di Cefalù in Sicilia, Lignano Sabbiadoro nella Regione Friuli Venezia Giulia, e Jesolo Lido nella Regione Veneto, c’è stata una crescita dei prezzi nel passaggio dal primo al secondo semestre 2009.

Dal Rapporto della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali è inoltre emerso come le abitazioni turistiche più richieste, nell’ordine del 50%, siano state quelle aventi una superficie inferiore ai sessanta metri quadrati con a seguire quelle di medie dimensioni, mentre per le case con superficie oltre i centoventi metri quadrati la quota di richieste è stata pari a poco più del 15% oggetto di intermediazione da parte della Fiaip.

Immobiliare, nuovo sguardo verso l’Europa dell’Est

Torniamo a occuparci, a distanza di poche settimane, dell’andamento di alcuni mercati immobiliari nella parte centro – orientale del vecchio Continente. Parliamo oggi di diverse caratteristiche si stanno delineando in Bulgaria e in Ungheria, Paesi che – nonostante le buone prospettive – non hanno certamente evitato l’impatto più negativo di questa crisi.

In particolar modo, la Bulgaria è ancora oggi tra i Paesi che hanno subito il più grave decremento nei valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel terzo trimestre. Il report pubblicato da Knight Frank, infatti, dimostra che la contrazione dei prezzi in Bulgaria sarebbe pari addirittura al 28% su base annua: un valore fortemente in flessione, la cui diminuzione è ancora più significativa se la si confronta con la prestazione degli Stati Uniti (- 9,4%) e quella della Russia (- 9,10%).

La Bulgaria si candida pertanto come una delle potenziali maglie nere del Continente e del mondo intero. A livello globale, in proposito, i prezzi delle proprietà residenziali sono aumentati del 68% dei casi nel trimestre considerato, ma dimostrano ancora un decremento su base annua nel 57%, con Israele miglior performer con un incremento del 13,7% rispetto al 2008.