social housing

Immobili: in Italia ci sono cinque milioni di alloggi vuoti

 Nel nostro Paese, anche a causa, negli anni scorsi, di uno sviluppo edilizio superiore alla domanda di nuove abitazioni, ci sono al giorno d’oggi ben cinque milioni di alloggi vuoti. A mettere in risalto questo dato è il Sicet, Sindacato Inquilini Casa e Territorio, sottolineando come in questi anni si siano costruite case che, a chi ne ha di bisogno, ovverosia ai poveri ed alle famiglie in difficoltà, sono inutili in quanto fuori dalla portata delle loro tasche.

E mentre questi cinque milioni di alloggi rimangono tristemente sfitti, nel nostro Paese, sparse su tutto il territorio nazionale, ci sono decine di migliaia di famiglie che non riescono più a fa fronte al pagamento dell’affitto sul mercato privato, sempre più insostenibile, con la conseguenza del rischio sfratto che spesso, purtroppo, diventa reale.

Patrimonio immobiliare: Roma, una città scelta per “viverci”

 A Roma il patrimonio immobiliare è costituito da complessi relativamente nuovi, visto che sono stati realizzati dopo il 1990 nel rapporto di uno su cinque. Questo, in particolare, è uno dei dati ricavati dall’Istituto Indipendente di Studi e di Ricerche Scenari Immobiliari nell’ambito di “Global City Report“, un rapporto che, giunto alla sua seconda edizione, traccia il futuro delle città nei nuovi scenari economici.

E se quindi lo stock di immobili nella Capitale è relativamente nuovo, la media dello spazio abitativo è relativamente bassa e pari a 34 metri quadrati a persona in un contesto edilizio caratterizzato per la quasi totalità da appartamenti, di cui quasi il 65% in regime di proprietà.

Housing sociale nel Comune di Milano

 Nel nostro Paese è possibile costruire case per gli studenti, alberghi “low cost” ed alloggi per chi non può permettersi i prezzi degli affitti presenti sul mercato privato. E questo è quanto prevede di fare il Comune di Milano sia per attrarre, sia per fare restare famiglie e studenti nella città di Milano piuttosto che “scappare” nei Comuni limitrofi.

Secondo Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio della città di Milano, è lecito stimare che nel capoluogo lombardo, grazie anche alle incentivazioni volumetriche, potranno essere realizzati da qui a quindici anni ben 20 mila alloggi a favore delle famiglie a basso reddito che non sono proprietarie di una casa ad uso residenziale, e dei giovani sfruttando il fatto che si possano costruire e realizzare nuovi alloggi in quelle aree dove il suolo non costa.

Abitare sostenibile: cos’è il Cohousing?

Con il termine cohousing si fa riferimento a degli insediamenti abitativi, in genere dei piccoli quartieri o delle aree residenziali, nei quali è prevista la condivisione di spazi e servizi.

I cohousers, gli abitanti di queste aree, sono persone che hanno deciso di andare ad abitare lì previa conoscenza di quelli che sarebbero stati i loro vicini di casa. Il cohousing trova infatti il suo fondamento ideale nella solidarietà presente all’interno della comunità cittadini dei paesi e deo piccoli centri italiani.