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Prezzi case, andamento oltre le stime negli Stati Uniti

 RE/MAX, uno dei leader internazionali nel mercato immobiliare, ha pubblicato una nuova stima sull’andamento delle compravendite, e sul trend assunto dai prezzi delle case oggetto di acquisto all’interno di uno dei principali mercati immobiliari internazionali, quello statunitense.

Stando a quanto sostenuto dalla società di consulenza e di intermediazione immobiliare, negli Stati Uniti le vendite di proprietà immobiliari sarebbero cresciuti di un ritmo superiore al 10% in ben 53 delle 54 macroaree, con l’unica eccezione rappresentata da New York.

Nella metropoli, le vendite di case sono comunque cresciute con un ritmo piuttosto sostenuto, ma pur sempre inferiore alla doppia cifra che ha invece caratterizzato l’andamento delle compravendite nel resto del Paese (+ 8%).

Prezzi delle case, calo record nell’ultimo anno negli USA

 E’ recentemente stato pubblicato l’indice di riferimento S&P / Case – Shiller sull’andamento dei prezzi delle case nel mercato immobiliare statunitense. Un indice che denota valori in rapido decremento, con una flessione record per gli ultimi dodici mesi del real estate a stelle e strisce.

L’indice che misura il trend assunto dai valori commerciali delle abitazioni nelle principali 20 città metropolitane degli Stati Uniti ha infatti subito una flessione del 3,3% nel corso del mese di febbraio 2011, rispetto al valore riscontrato nello stesso mese del precedente febbraio 2010.

Si tratta, come evidenzia la società che ha curato la compilazione del report, del più grave declino su base annua mai registrato dal mese di novembre del 2009.

Mutui casa, richieste in aumento nel mercato americano

 Secondo quanto riferisce la Mortgage Bankers Association in un recentissimo report che ha pubblicato per aggiornare l’andamento delle richieste di mutui immobiliari nel mercato statunitense, le domande di finanziamenti immobiliari sarebbero cresciute di buon ritmo rispetto alla settimana precedente.

L’Associazione riferisce infatti che nel corso della settimana di metà mese le domande di finanziamenti immobiliari ad uso abitativo e per sostituzione sono cresciute del 5,3% rispetto alla settimana precedente.

Tra le determinanti maggiori di questo incremento vi è sicuramente l’indice che misura le richieste di mutui per acquisto, il quale ha avuto uno sviluppo positivo per circa 10 punti percentuali, toccando il livello più elevato dallo scorso 3 dicembre.

Prezzi case, previsioni di forte calo negli USA

 I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, negli Stati Uniti, potrebbero diminuire di una proporzione compresa tra i 6 e gli 11 punti percentuali entro la fine dell’anno, con una stima formulata da Morgan Stanley che, pertanto, porta in peggioramento le precedenti previsioni in materia.

I prezzi, continua Morgan Stanley, rispetto ai picchi toccati nel corso del 2006 perderanno fino al 40% del proprio valore entro la primavera del 2012, con un ulteriore deprezzamento rispetto al -35% precedentemente stimato dalla società di analisi.

Tra le principali determinanti che condizioneranno negativamente l’andamento dei valori commerciali delle abitazioni vi sono certamente quelle relative al livello dei pignoramenti, con i prezzi delle case oggetto di esproprio che trascineranno al ribasso le soglie medie di mercato.

Prezzi delle case vendute in forte calo negli States

 Negli Stati Uniti i prezzi delle case oggetto di vendita sono calati del 4,9% su base annua, giungendo a un volume medio in termini assoluti pari a poco meno di 214 mila dollari. Un andamento che ha confermato la debolezza del mercato immobiliare statunitense, sostiene l’analisi del Dipartimento del Commercio.

Per quanto concerne invece gli acquisti suddivisi per macro aree, le compravendite sono cresciute in tre delle quattro macro aree oggetto di analisi periodica da parte del Dipartimento del Commercio di Washington.

Tra le zone più dinamiche vi è certamente il Nord Est, dove dopo il brusco calo degli acquisti riscontrato nel mese di febbraio, è stato rilevato un incremento del 67% che ha invertito la tendenza conseguita.

Vendite di nuove case in crescita dell’11% a marzo

 Gli acquisti di nuove case sul mercato immobiliare statunitense sono cresciuti di un ottimo trend durante il mese di marzo, rilanciandosi dopo che il dato aveva toccato il dato minimo mai riscontrato nel corso degli ultimi tempi, a causa di una evidente debolezza dell’industria del mattone.

Le vendite di nuove case, infatti, sono cresciute dell’11,1% a quota 300 mila unità annualizzate, con una nuova soglia conseguita che va ben al di là delle stime formulate dai principali analisti di mercato, come confermato dal report pubblicato nel corso degli ultimi giorni dal Dipartimento del Commercio americano.

A fronte dell’incremento del volume di vendita delle nuove case, corrisponde tuttavia una flessione dei prezzi ai quali sono concluse le transazioni, che risentono dell’evidente deterioramento qualitativo dell’immobiliare statunitense.

Case usate, vendite in forte crescita anche nel mercato USA

 Il dato sulle case usate era molto atteso nel mercato statunitense, al fine di cercare di comprendere se lo sviluppo intrapreso timidamente nel corso delle ultime settimane (altalenato da flessioni più o meno significative) avesse o meno un prosieguo nel mese di marzo.

Il dato, relativo al terzo mese del 2011, ci dice che i timori di un nuovo crollo nell’andamento delle vendite delle case usate erano probabilmente infondati. Il numero delle case non nuove passate di mano nel mese ora considerato è infatti cresciuto oltre le stime di buona parte degli analisti.

Gli acquisti di case usate sono infatti aumentati di 3,7 punti percentuali a un volume annualizzato che si è avvicinato a quota 5,1 milioni di unità, oltre i 5 milioni di unità frutto della media delle principali osservazioni internazionali in materia.

Affitto, cala il numero delle case sfitte negli USA

 Secondo quanto concerne una ricerca condotta dalla Reis, il numero degli appartamenti privi di un affittuario negli Stati Uniti sarebbe calato durante il primo trimestre dell’anno, raggiungendo i minimi livelli da quasi tre anni a questa parte.

Il tasso di appartamenti sfitti è infatti calato a quota 6,2 punti percentuali rispetto agli 8 punti percentuali dello stesso periodo dell’anno precedente, e rispetto ai 6,6 punti percentuali rispetto al quarto trimestre del 2010, per il tasso più basso dal 6,1% del secondo trimestre 2008.

Il tasso di disoccupazione, stando a quanto affermato nei dati ufficiali, si è avvicinato al 9% allontanandosi dalla doppia cifra. Il livello rimane tuttavia troppo elevato per garantire una pronta ripresa economica, soprattutto a causa dell’incertezza che permane sul futuro.

Stati Uniti, prezzi case in calo del 3,1% a gennaio

Secondo i dati ufficiali forniti dall’indice S&P / Case-Shiller, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle 20 città più importanti degli Stati Uniti sarebbero calati del 3,1% a gennaio 2011, rispetto allo stesso periodo del mese precedente.

Si tratta del più grave declino su base annua mai riscontrato dal mese di dicembre 2009, ed evidenzia tutti i timori degli analisti circa un improvviso ulteriore rallentamento della ripresa economica della nazione nordamericana.

In particolar modo, l’incremento dei pignoramenti immobiliari (dato che sembrava aver contratto una sorta di pausa) sta arricchendo a dismisura l’offerta commerciale di settore, producendo importanti pressioni al ribasso nei valori commerciali delle case in vendita.

Stati Uniti, vendita nuove case in calo a febbraio 2011

Secondo quanto sostiene la ricerca compiuta dal Dipartimento del Commercio, gli acquisti di nuove case effettuati nel corso del mese di febbraio 2011 sul suolo statunitense sarebbero calate inaspettatamente, con un livello minimo dei prezzi dal mese di dicembre 2003.

Le vendite di proprietà immobiliari di nuova realizzazione hanno infatti subito un calo di 16,9 punti percentuali, per un volume annualizzato che si aggira intorno alle 250 mila transazioni, ben al di sotto della stima pari a 290 mila unità compiuta da Bloomberg.

Il prezzo medio delle transazioni è invece calato di 8,9 punti percentuali rispetto a quello riscontrato dal Dipartimento del Commercio di Washington nello stesso mese dell’anno precedente.

Immobiliare estero: Spagna, il mercato non riparte

In Europa c’è un Paese che adotta la moneta unica che continua a far registrare segnali tutt’altro che incoraggianti dal fronte immobiliare. Stiamo parlando della Spagna, un Paese dove la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti ha lasciato il segno visto che fatto crollare il castello di carta rappresentato da “mutui facili” e soprattutto da massicci piani di costruzione di nuovi immobili che poi sono rimasti invenduti.

E così, a fronte di un’offerta ampia, e di una domanda molto selettiva, nel Paese iberico i prezzi delle case sono tornati indietro di sette anni, ovverosia si sono riportati sui livelli dell’anno 2004. A riportarlo è il portale di annunci immobiliari online Idealista.it citando i colleghi spagnoli dell’omonimo sito che hanno rilevato come in Spagna a battere un colpo, per quel che riguarda la ripresa del mercato immobiliare, siano solamente le Canarie.

Stati Uniti, prezzi immobili commerciali ancora in calo

Negli Stati Uniti, secondo quanto afferma l’ultima ricerca compiuta da Moody’s Investors Service, i prezzi delle proprietà immobiliari commerciali hanno riscontrato un ulteriore calo, per il secondo mese consecutivo, durante l’ultimo periodo al quale si riferiscono i dati consuntivi, gennaio 2011.

L’indice che misura la variazione dei valori di mercato delle proprietà immobiliari commerciali ha infatti subiro una contrazione di 1,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, scivolando di ben 4,3 punti percentuali rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Il dato è ad ogni modo superiore di 4,2 punti percentuali rispetto al punto minimo toccato nel mese di agosto 2010, quando i valori degli immobili commerciali toccarono il fondo degli ultimi otto anni.

Stati Uniti, calo delle vendite di nuove case – gennaio

Secondo quanto riferisce il Dipartimento del Commercio di Washington, le vendite di nuove case sul territorio statunitense sarebbero diminuite oltre i livelli previsti dagli analisti durante il mese di gennaio, riflettendo di fatto un declino influenzato soprattutto dal cattivo trend nelle aree occidentali e meridionali.

Le vendite sono così diminuite del 13% su base annua, per un volume annualizzato pari a 284 mila unità, contro proiezioni della maggioranza degli analisti pari a oltre 300 mila unità, e deludendo così le principali stime di riferimento tra gli osservatori di settore.

Come già anticipato, la domanda ha subito una flessione che sembra essere piuttosto pesante soprattutto nell’area occidentale, dove la contrazione è stata di ben 37 punti percentuali, e nelle regioni meridionali, dove invece la contrazione è stata del 13%.

Stati Uniti, dati negativi di CoreLogic sull’inizio anno

Nella giungla di dati relativi all’andamento del mercato immobiliare statunitense in questo inizio 2011, si è aggiunto l’ultimo report formulato da CoreLogic, che ha comunicato gli elementi consuntivi circa il trend assunto dai valori commerciali delle case nel mese di gennaio.

CoreLogic ha di fatto confermato i presupposti negativi già presentati da altre società di consulenza del settore, riferendo che anche il mese di gennaio 2011 avrebbe chiuso con una performance negativa per quanto concerne i valori di mercato delle case.

Il mese di gennaio sarebbe stato, in altri termini, periodo di deprezzamento piuttosto forte delle case, con un calo di 5,7 punti percentuali su base annuale, perfino peggiore dei – 4,7 punti percentuali riscontrati nel corso del mese di dicembre 2010.