La buona notizia è che secondo i dati affermati dalla National Association of Realtors in un periodico monitoraggio sull’andamento del real estate statunitense, le vendite di case non nuove sarebbero cresciute con un discreto ritmo durante il corso del mese di novembre.
La notizia meno buona è che questo sintomo non è stato accolto con grande entusiasmo, e che gli operatori del settore ritengono che la crisi dell’immobiliare a stelle e strisce sarà più lunga del previsto, chiudendo così il 2010 con un’ottica di pessimismo sul breve termine.
Territorialmente, l’area del NordEst ha conseguito un incremento del 2,7% su base annua a quota 770 mila unità annualizzate vendute, con prezzi pari a 242.500 dollari, oltre 9 punti percentuali più alti di quelli mediamente riscontrati appena un anno fa.