tassi mutui

Mutuo a tasso variabile con Banca Etruria

 L’ammontare degli interessi da pagare dipende dall’andamento del costo del denaro, mentre la rata o la durata può essere rispettivamente fissa o variabile a seconda dell’opzione scelta sul prodotto.

Si presenta così il Mutuo a tasso variabile di Banca Etruria, il finanziamento immobiliare che, infatti, può essere a durata fissa e rata variabile, oppure a rata fissa e durata variabile. Nel primo caso si va a stipulare un classico mutuo a tasso variabile con la durata nota alla stipula, mentre nell’altro caso ci si avvantaggia, a fronte di una durata che può essere più lunga o più breve in base all’andamento del costo del denaro, della possibilità di poter pagare mese dopo mese un importo fisso, predefinito e noto alla stipula.

Stati Uniti, tassi al 4,54% sui mutui a 30 anni

Nuovo, atteso ribasso per ciò che riguarda i tassi di interesse applicati ai finanziamenti immobiliari dalle banche degli Stati Uniti. Il livello mediamente imposto è infatti sceso ulteriormente, aprendo, secondo le principali analisi, altre speranze per un rilancio della domanda di mutui per acquisto di una casa, duramente afflitti dall’esaurimento dei benefici fiscali richiedibili per l’acquisizione di prime case.

Secondo quanto annunciato dalla società del settore Freddie Mac, infatti, i tassi di interesse applicati mediamente per i finanziamenti immobiliari a 30 anni sono scesi a 4,54 punti percentuali durante l’ultima settimana del mese di luglio. La flessione rispetto alla settimana precedente è minima (0,02 punti percentuali), ma comunque sufficiente per verificare l’esistenza di un trend per certi versi sorprendente per durata e gradualità.

Come spesso accade, oltre al livello dei tassi di interesse sui mutui a 30 anni, anche le onerosità sui finanziamenti con scadenze più brevi sono calati in maniera concomitante. La stessa Freddie Mac sostiene infatti di aver riscontrato un tasso medio sui mutui a 15 anni pari a 4 punti percentuali, che rappresenta il minimo livello mai rilevato dalla compagnia dal 1971, come confermato da un comunicato stampa diffuso negli scorsi giorni.

Stati Uniti, tassi su mutui a 30 anni al 4,93%

I tassi sui finanziamenti immobiliari concessi dagli istituti di credito degli Stati Uniti sono calati ancora, per la terza settimana consecutiva. Stando a quanto sostiene la rilevazione condotta da Freddie Mac, infatti, i tassi per i finanziamenti a 30 anni hanno subito una flessione al 4,93% nel corso della scorsa settimana – l’ultima alla quale è possibile riferire uno studio ufficiale da parte dell’istituto finanziario americano.

I tassi ritornano così prontamente al di sotto della soglia psicologica del 5% conseguita nella settimana precedente, come confermato da Freddie Mac in un recente comunicato stampa. Oltre alle scadenze più lunghe, anche quelle inferiori sono caratterizzate per tassi portati in deciso ribasso: la scadenza a 15 anni è infatti ora pari al 4,3%.

Secondo quanto riferito dalle principali osservazioni, i bassi tassi applicati sui finanziamenti immobiliari potrebbero accelerare la ripresa del settore immobiliare americano, controbilanciando per il momento l’esaurimento del termine per godere del beneficio fiscale concesso agli acquirenti di una prima casa (8 mila dollari).

Stati Uniti, l’indice MBA cresce del 13,6% (16/4)

La Mortgage Bankers Association ha pubblicato i dati relativi all’andamento del proprio indice di riferimento per l’ultima settimana di rilevazione a nostra disposizione (quella terminata il 16 aprile). Stando a ciò che rivela l’Associazione, l’indice avrebbe subito un incremento piuttosto deciso, con un ritmo che lo stesso istituto ha dichiarato di non avere riscontrato nel corso delle ultime sette settimane di monitoraggio.

L’indice MBA, che misura le nuove richieste di finanziamenti immobiliari, ha infatti subito un aumento di 13,6 punti percentuali durante la settimana terminata il 16 aprile. Il merito va attribuito a un corposo incremento delle richieste di mutui per rifinanziamenti, che hanno conseguito una crescita di 15,8 punti percentuali grazie a un ribasso dei tassi di interesse medi applicati ai mutui, che hanno reso più conveniente le operazioni di sostituzioni di esposizioni debitorie già in essere presso gli istituti di credito americani.

Bene anche la crescita delle domande di mutuo per operazioni immobiliari di acquisto casa, che si sono sviluppate in doppia cifra al ritmo di 10,1 punti percentuali.

Cina, crescono i tassi sui finanziamenti immobiliari

In Cina la Banca Centrale ha deciso di alzare i tassi di interesse di riferimento sui mutui ipotecari, al fine di frenare la tendenza speculativa oramai da tempo in atto nel mercato immobiliare del più popoloso Paese asiatico. La decisione dell’istituzione monetaria era largamente attesa dagli analisti, e si è fatta a dir poco scontata dopo aver rilevato un incremento record dei prezzi delle case durante lo scorso mese di marzo.

Il Consiglio di Stato ha inoltre stabilito che i tassi di interesse applicato al cliente bancario non potranno essere più bassi del 110% dei tassi di interesse di riferimento, ponendo così un livello minimo di onerosità dei mutui ipotecari per operazioni immobiliari. Il Consiglio ha poi affermato che i governi locali sono stati incapaci di controllare adeguatamente la speculazione, e che occorra agire in maniera più incisiva per evitare il rischio di una bolla di settore.

Ricordiamo infatti che, secondo le ultime analisi statistiche, durante il mese di marzo i prezzi delle proprietà immobiliari nelle 70 città più grandi del Paese sono cresciuti di 11,7 punti percentuali rispetto al livello riscontrato nello stesso periodo dello scorso anno. In contemporanea, l’economia cinese è cresciuto al ritmo più rapido degli ultimi tre anni durante il primo trimestre dell’anno, alimentando a sua volta comportamenti speculativi nel real estate.

Finanziamento Casa ConNoi di Banca Etruria

 Per chi vuole acquistare la casa senza la necessità di stipulare un finanziamento con garanzia ipotecaria, ma accedendo al credito attraverso la formula di un finanziamento personale finalizzato, Banca Etruria ha ideato “Casa ConNoi”, un prodotto che permette di ottenere per la ristrutturazione o per l’acquisto della casa un importo che parte da 15 mila fino ad arrivare a 75 mila euro. “Casa ConNoi“, quindi, è ideale sia per i lavori in casa, sia per chi deve acquistare la casa ed ha già una buona “dote” di soldi messi da parte ma non sufficienti per comprarla interamente in contanti.

Stati Uniti, tassi sui mutui a 30 anni in calo al 4,95%

I tassi sui finanziamenti immobiliari ipotecari a 30 anni negli Stati Uniti sono calati per la seconda settimana consecutiva durante il periodo terminato l’11 marzo 2010: per gli osservatori del real estate nordamericano, si tratterebbe di una conseguenza del buon incremento nella domanda di mutui finalizzati all’acquisto di una proprietà immobiliare ad uso residenziale, una variabile sulla quale vige molta incertezza, e che per il momento sta rispondendo bene alle attese.

Stando al comunicato recentemente pubblicato da Freddie Mac, i tassi sui finanziamenti a 30 anni negli Stati Uniti sono così calati al 4,95%, rispetto al 4,97% riscontrato nella settimana precedente; oltre ai tassi sul debito trentennale, sono contemporaneamente calati anche i tassi di interesse debitori applicati ai finanziamenti con scadenze di portata inferiore: a titolo di esempio, i mutui a 15 anni ora possono contare su un tasso medio applicato pari al 4,32%.

Gli analisti tuttavia sembrano ora convinti che il trend dei tassi prenderà una curva crescente, visto e considerato che il programma di supporto della Federal Reserve – che fino ad ora aveva garantito il mantenimento di tassi di interesse sul debito finanziario immobiliare piuttosto bassi – sta giungendo ad esaurimento. Lontano, e probabilmente irrangiungibile per chissà quanto tempo, diventerà allora il record minimo del 4,71% a 30 anni toccato nel corso del mese di dicembre 2009.

Tassi mutui, nuova flessione negli Stati Uniti

Per la quinta volta nelle ultime sei settimane, il valore medio dei tassi di interesse applicati ai finanziamenti immobiliari a trent’anni, negli Stati Uniti, è diminuito, con la conseguenza di rendere sostanzialmente più conveniente l’approccio ad un’operazione di acquisto di una casa; discorso similare vale per le transazioni di rifinanziamento, che stanno costituendo una buona fetta delle nuove erogazioni da parte della banche statunitensi.

Stando alla periodica rilevazione compiuta da Freddie Mac, infatti, il tasso di interesse medio applicato sui finanziamenti immobiliari ipotecari con scadenza pari a 30 anni sarebbe diminuito al di sotto della soglia psicologica del 5%, passando dal 5,01% della settimana precedente all’attuale valore del 4,97%; in calo anche il tasso medio applicato per i crediti a 15 anni, ora pari al 4,34% secondo le analisi della società di Mclean.

Londra, prezzi case lusso in aumento

Il solito report periodico accuratamente predisposto dalla società di consulenza Savills Plc., ha dichiarato che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo “di lusso” nell’area centrale di Londra hanno subito una ripresa nel corso dello scorso anno: l’incremento dei valori di queste prestigiose case andrebbe ricondotto a un continuo interesse da parte degli investitori nel segmento, cui è fatta fronte una carenza nell’offerta, forse determinabile parzialmente ad un atteggiamento attendista da parte dei venditori, che preferiscono aspettare momenti più propizi per collocare sul mercato le proprietà di riferimento.

Come conseguenza di quanto sopra introdotto dalla ricerca di Savills Plc., il valore medio di appartamenti e ville dal costo superiore a un milione di sterline inglesi (circa 1,6 milioni di dollari statunitensi) è cresciuto dell’8,8% nel 2009 rispetto al periodo precedente. Il valore medio riscontrato nell’anno da poco conclusosi è tuttavia inferiroe di ben il 13% rispetto ai picchi di mercato raggiunti nel terzo trimestre del 2007, che rimane tutt’oggi il momento di massimo apprezzamento di queste riservate proprietà immobiliari.

Come detto, la causa principale di questo scenario sembra potere essere imputato a uno scarso turnover delle case di lusso in vendita, con gli acquisti non rimpazziati – con la stessa velocità – dalle nuove offerte.

Stati Uniti, rialzo a sorpresa dei tassi sui mutui

Negli Stati Uniti lo scenario dei tassi sui finanziamenti immobiliari continua ad evolversi, e spesso lo fa attraverso delle variazioni inaspettate. Ad esempio, nel corso della prima settimana del mese di dicembre 2009 (l’ultima alla quale sono riferibili dei dati ufficiali), i tassi sui mutui trentennali hanno compiuto un piccolo ma significativo balzo in avanti, sorprendendo la maggioranza degli analisti, che attendevano invece un prolungamento del trend al ribasso.

Stando ai dati forniti negli scorsi giorni dalla società Freddie Mac, che compie delle periodiche rilevazioni sulla situazione dei tassi su tale tipologia di operazioni finanziarie, il tasso medio su un mutuo con scadenza trentennale ha toccato quota 5,14% nella settimana conclusasi il 3 dicembre 2009: si tratta, come detto, di un piccolo incremento (nel periodo di confronto precedente il livello medio era al 5,09%), ma quanto basta per far registrare la prima variazione positiva dopo ben cinque settimane di decremento consecutivo.

Come accade quasi sempre, inoltre, il calo dei tassi sui finanziamenti a scadenza 30 anni ha trascinato al ribasso anche i tassi sui finanziamenti con scadenza inferiore: è sempre Freddie Mac, a tal proposito, a informarci che l’onere percentuale medio su un mutuo di periodicità pari a 15 anni ha toccato il 4,50%.

Stati Uniti, tassi dei mutui ancora in rialzo

Freddie Mac, nella sua rilevazione periodica settimanale, ha confermato i sentment della maggior parte degli analisti americani. L’istituto di credito, salito alla ribalta internazionale durante la recente crisi finanziaria, ha infatti diramato alla stampa un report nel quale sostiene che nel corso dell’ultima settimana i tassi applicati ai finanziamenti immobiliari di durata trentennale sarebbero cresciuti ancora.

La conseguenza immediata di questo riscontro, per gli analisti di Freddie Mac, sarà una presumibile contrazione delle richieste di rifinanziamento. Il dato relativo alle domande di sostituzione di mutui in corso con altri regolati a tassi più convenienti ha già subito una mutazione durante l’ultima settimana, periodo nel quale si è registrata un’inversione di tendenza nelle richieste di rifinanziamento: un trend che potrebbe pertanto proseguire anche nel corso del prossimo mese.

Parlando di numeri, ricordiamo come il tasso medio per un finanziamento trentennale negli Stati Uniti, erogato dalle banche locali, sia oggi pari al 5,05%, contro il 4,94% riscontrato nel corso della settimana precedente. Il tasso è inoltre superiore a oltre 30 basis points rispetto al 4,71% della settimana terminata il 3 dicembre 2009. Il tasso medio su un finanziamento di durata pari a 15 anni è cresciuto invece al 4,45%.

Incremento dei tassi sui mutui americani

Secondo i calcoli effettuati sull’indice del Mortgage Bankers Association, che viene preso come riferimento principale per misurare l’onerosità dei finanziamenti fondiari, i tassi medi applicati sui mutui negli Stati Uniti avrebbero subito un rialzo durante la seconda settimana del mese di dicembre.

L’indice è infatti cresciuto di 0,3 punti percentuali a 667,3 punti durante la settimana che ha avuto conclusione nella giornata dell’11 dicembre. La settimana precedente aveva invece visto l’indice fermarsi a quota 665,6 punti.

Su un fronte meramente pratico, questo ha voluto dire un aumento dei tassi di interesse di qualche centesimo di punto percentuale. Più praticamente, il tasso medio su un finanziamento fondiario a tasso fisso per 30 anni è cresciuto dal 4,88% della settimana precedente all’attuale 4,92%.