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Stati Uniti, i tassi sui mutui salgono al 5,01%

Freddie Mac ha annunciato che i tassi sui finanziamenti immobiliari erogati dagli istituti di credito operanti nel territorio degli Stati Uniti sono cresciuti durante l’ultima settimana, dando un chiaro segnale di resistenza, e contribuendo a ritardare la ripresa del mercato immobiliare americano, che presto dovrà anche far fronte con gli effetti derivanti dalla cessazione degli incentivi governativi agli acquisti della prima casa.

Il tasso medio applicato ai finanziamenti immobiliari per acquisto di una casa negli Stati Uniti è infatti cresciuto al 5,01% nell’ultima settimana oggetto di monitoraggio, in lieve rialzo rispetto al 4,98% riscontrato nella precedente settimana di riferimento. Aumentano anche i tassi sui mutui con durate inferiori: i finanziamenti a scadenza pari a 15 anni sono ora soggetti a un’applicazione di un tasso medio pari al 4,40%.

La conseguenza immediata di questo scenario è che acquistare casa attraverso un mutuo ipotecario diventerà ora più caro. Questo potrebbe scoraggiare alcuni potenziali acquirenti a contrarre adesso un finanziamento immobiliare, rinviando la transazione in un secondo momento, e generando pertanto un rallentamento nel verificarsi della ripresa del mercato immobiliare locale.

Stati Uniti, i tassi sui mutui tornano sotto il 5%

Nella sua periodica comunicazione Freddie Mac sostiene che i tassi sui finanziamenti immobiliari ipotecari a 30 anni sono mediamente diminuiti al di sotto della soglia psicologica del 5%. Secondo quanto sostengono gli analisti locali, il calo – il terzo settimanale consecutivo – potrebbe incentivare i cittadini a incrementare il livello di indebitamento, ritenendolo ora maggiormente conveniente, al fine di dar luogo a operazioni di compravendita immobiliare.

Freddie Mac sostiene infatti che i tassi sui finanziamenti immobiliari ipotecari per scadenze pari a 30 anni, erogati dagli istituti di credito statunitensi, abbiano raggiunto il 4,99% nella settimana conclusa il 21 gennaio 2010, contro il 5,06% rilevato nella settimana precedente. Cala anche il tasso medio applicato ai finanziamenti ipotecari di durata pari a 15 anni, ora scesi al 4,4% contro il 4,45% del mese precedente.

Il decremento dei tassi non ha tuttavia portato il livello vicino a quanto conseguito durante lo scorso mese, quando i riferimenti giunsero al minimo del 4,71%, prima di risalire a un massimo del 5,14%, il top level negli ultimi quattro mesi del 2009.

Regno Unito, prezzi case in crescita a dicembre 2009

Halifax, una divisione del noto gruppo Lloyds Banking, ha pubblicato un atteso report sull’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito. I dati diramati alla stampa e agli interessati da parte di Halifax sostengono la tesi di una rinnovata crescita dei valori immobiliari, che conforta gli osservatori circa l’abbandono della fase più critica della recessione economica.

Per gli analisti di Halifax, la ragione fondamentale sottostante a questo nuovo aumento dei prezzi delle case sarebbe riconducibile a un fattore prevalentemente finanziario, relativo al calo dei tassi di interesse applicato ai finanziamenti immobiliari ipotecari. Con tassi sui mutui più bassi, l’indebitamento è diventato ancor più conveniente, invogliando la potenziale clientela a incrementare le fila della domanda di real estate.

Stando ad Halifax, ad ogni modo, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso residenziale – abitativo sono cresciuti di un punto percentuale su base mensile, per una cifra media pari a 169.042 sterline (circa 269.305 dollari, al cambio attuale). Nel mese di novembre, invece, l’incremento era stato pari all’1,3%; si tratterebbe inoltre, in ogni caso, del sesto aumento consecutivo su base mensile, per un trend cominciato dalla scorsa estate.

Stati Uniti, i tassi su mutui trentennali al 5,14%

Come era lecito attendersi, anche a fine dicembre 2009 i tassi medi applicati sui finanziamenti per acquisto di proprietà immobiliari (e per rifinanziamento di mutui già contratti in precedenza) sono aumentati: per la quarta settimana consecutiva, infatti, i tassi su nuove erogazioni e rifinanziamenti di erogazioni già in ammortamento hanno proseguito la loro corsa al rialzo, distanziando significativamente quanto conseguito a novembre, e quanto toccato nel minimo storico recente.

Freddie Mac, che ogni settimana pubblica un report con l’andamento dei tassi medi sui finanziamenti per varie tipologie di scadenza delle operazioni, ci comunica che i tassi medi applicati su finanziamenti di durata trentennale sono ora passati al 5,14%, per il livello più elevato mai riscontrato dalle analisi periodiche della società finanziaria, dalla settimana conclusa nella data del 27 agosto 2009.

Secondo gli osservatori locali, una prima conseguenza di questa tendenza al rialzo dei tassi medi c’è già stata: aver scoraggiato migliaia di debitori dal richiedere alla propria banca, o ad altri istituti di credito, di dar seguito a una domanda di rifinanziamento del mutuo; una transazione che, proprio a causa dell’incremento dei tassi su livelli simili a quelli di contratto ammortamento, rischia di diventare sempre meno conveniente.