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Ungheria, settore delle costruzioni ancora in calo

Secondo quanto dichiarato dall’Istituto Nazionale di Statistica dell’Ungheria, anche nel Paese dell’Est Europa il settore delle costruzioni starebbe prolungando la propria fase calante. Ciò che tuttavia rappresenta la notizia principale è il mutato ritmo di questa flessione, che nel corso dell’otto mese dell’anno ha subito un rallentamento.

Riporta l’Istituto che nel mese di agosto le attività del settore delle costruzioni sono calate dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, contro una flessione sicuramente più decisa riscontrata nel mese di luglio (- 4,6%) e contro il crollo che aveva preoccupato gli analisti nel corso del precedente mese di giugno (- 19,7%).

Su base mensile, la produttività del settore è cresciuta di 0,8 punti percentuali ad agosto, dopo un incremento di 3,5 punti percentuali a luglio e al calo di 2,3 punti percentuali riscontrato nel mese di giugno. Quello di agosto è il quinto incremento su base mensile dei primi otto mesi dell’anno.

Ungheria, affitti uffici in calo del 10-30%

Il mercato immobiliare commerciale e degli uffici in Ungheria avrebbe concluso il 2009 in maniera molto negativa, rispecchiando pertanto in gran parte il deludente trend che ha coinvolto l’intero real estate della nazione e, più complessivamente, un insoddisfacente anno per l’immobiliare dell’Europa Centro – Orientale, che solo in un primo momento era apparso estraneo all’impatto più negativo della crisi economico.

Le analisi di cui sopra sono le considerazioni, in estrema sintesi, cui è giunta negli scorsi giorni Colliers International: la società di consulenza ha infatti effettuato una valutazione piuttosto attenta del mercato immobiliare ungherese nel segmento degli uffici, riscontrato una flessione piuttosto forte delle compravendite e, per ciò che concerne le locazioni, una contrazione molto significativa dei canoni periodici.

Secondo Colliers International, infatti, nel 2009 i canoni di locazione per gli spazi adibiti ad uso ufficio in Ungheria sarebbero calati con una percentuale compresa tra il 10% e il 30% a seconda delle macroaree considerate; nello stesso periodo, la società di consulenza ha riscontrato una crescita dell’offerta di spazi adibiti a tale scopo – figlia, probabilmente, della conclusione di cantieri già avviati in tempi di difficoltà non sospette.

Ungheria, il settore delle costruzioni ancora in calo

L’Istituto Nazionale di Statistica ungherese ha pubblicato un report secondo cui la produttività del settore delle costruzioni immobiliari sarebbe diminuita del 4,3% nel 2009 rispetto ai volumi riscontrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Questo nuovo decremento era largamente atteso da parte degli analisti locali, che dal 2006 si trovano di fronte a dati negativi per ciò che concerne la produttività del settore delle nuove realizzazioni immobiliari

Per ciò che invece concerne il solo mese di dicembre, la produttività del settore delle costruzioni è calata del 6,2%, con un rallentamento rispetto al trend intrapreso nei mesi precedenti. Nel 2009, infatti, la realizzazione di nuove costruzioni a solo uso abitativo ha subito un brusco calo – per il terzo anno consecutivo – assestandosi intorno a un decremento del 12,6% rispetto ai volumi dell’anno precedente.

In controtendenza va invece il segmento dell’ingegneria civile, che per il secondo anno di seguito riscontra dei buoni incrementi: dopo i declini conseguiti nel 2006 e nel 2007, infatti, il 2009 si sarebbe chiuso con uno sviluppo della produttività pari al 6,2%. Sul fronte dei prezzi alla produzione, si riscontra invece una crescita media del 3,1% nel 2009, dopo il 5,8% rilevato dall’Istituto Nazionale di Statistica nel 2008.

Immobiliare, nuovo sguardo verso l’Europa dell’Est

Torniamo a occuparci, a distanza di poche settimane, dell’andamento di alcuni mercati immobiliari nella parte centro – orientale del vecchio Continente. Parliamo oggi di diverse caratteristiche si stanno delineando in Bulgaria e in Ungheria, Paesi che – nonostante le buone prospettive – non hanno certamente evitato l’impatto più negativo di questa crisi.

In particolar modo, la Bulgaria è ancora oggi tra i Paesi che hanno subito il più grave decremento nei valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel terzo trimestre. Il report pubblicato da Knight Frank, infatti, dimostra che la contrazione dei prezzi in Bulgaria sarebbe pari addirittura al 28% su base annua: un valore fortemente in flessione, la cui diminuzione è ancora più significativa se la si confronta con la prestazione degli Stati Uniti (- 9,4%) e quella della Russia (- 9,10%).

La Bulgaria si candida pertanto come una delle potenziali maglie nere del Continente e del mondo intero. A livello globale, in proposito, i prezzi delle proprietà residenziali sono aumentati del 68% dei casi nel trimestre considerato, ma dimostrano ancora un decremento su base annua nel 57%, con Israele miglior performer con un incremento del 13,7% rispetto al 2008.