Nei giorni scorsi, a Riccione, nel corso dell’assemblea di metà mandato della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, è stato siglato un importante accordo tra la Fiaip e la Confindustria per il settore immobiliare italiano, ed in particolare per lo sviluppo congiunto di sinergie sul territorio a fronte di un rafforzamento della cooperazione. A darne notizia è il sito Internet della Fiaip che, per voce del suo Presidente, Paolo Righi, ha messo in risalto come l’intesa, tra l’altro, assicurerà la massima rappresentatività della Federazione nelle Camere di Commercio; il tutto, come sopra accennato, con l’obiettivo di portare avanti nel settore immobiliare quelli che sono gli interessi comuni. Considerando infatti l’attuale scenario macroeconomico e congiunturale, ancora non facile, si è convenuto di fare sistema in modo tale da trovare nuove modalità per favorire i consumatori.
Questo perché, sempre in accordo con quanto sottolineato dal Presidente della Fiaip Paolo Righi, la crisi finanziaria ed economica e le modifiche normative impongono nuovi obblighi a fronte di maggiori difficoltà nell’esercizio di quelle che sono le attività di agente immobiliare e di mediatore creditizio. Ad oggi infatti le difficoltà di settore spaziano dalle imprese che spesso fanno fatica ad ottenere i permessi di costruzione, all’accesso al credito e passando per il sistema fiscale e lo sviluppo di nuovi business.
A tutto ciò poi si aggiunge l’inefficacia del nostro sistema giudiziario civile, le difficoltà legate al pagamento delle imposte, figlie della crisi finanziaria ed economica, nonché le persistenti rigidità per quel che riguarda in Italia il mercato del lavoro. Per non parlare poi di costi spesso esagerati che si sovrappongono a difficoltà burocratiche nell’avvio di nuove imprese. Per questo la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip), rivolgendosi al Governo, caldeggia investimenti per quanto riguarda il mercato immobiliare, un settore che ha sempre portato il nostro Paese fuori dai momenti critici.