L’ISVAP ha emanato il Regolamento n. 40 del 3 maggio 2012, contenente la definizione dei contenuti minimi del contratto di assicurazione sulla vita connesso all’erogazione di un mutuo immobiliare, o del credito al consumo. Cerchiamo dunque di comprendere quali sono i nuovi requisiti minimi, e quali sono le nuove tutele e le nuove trasparenze previste per i mutuatari e i debitori italiani.
Il Regolamento, che si compone di 5 articoli, inizia a ribadire come l’offerta base, minima, sia individuabile nella forma assicurativa della temporanea caso morte a capitale decrescente in presenza di un piano di ammortamento (come avviene nei casi di mutui, dove vi è un programma di rimborso di norma alla francese) o a capitale costante per il credito al consumo (che non prevede un piano di ammortamento, come ad esempio le carte di credito revolving).
Di particolare interesse è anche l’articolo 2 del Regolamento, che prevede che l’ente erogatore il finanziamento (la banca) fornisce al cliente all’avvio delle trattative un documento scritto riportante i contenuti minimi del contratto e un preventivo che sarà redatto secondo il fac simile allegato nel Regolamento.
La struttura del preventivo permetterà alle imprese di poter evidenziare più facilmente al cliente le caratteristiche concorrenziali di maggior vantaggio, come ad esempio la copertura opzionale sulle rate in scadenza dopo il decesso, le cause di esclusione della copertura, la rinuncia alla carenza, l’assenza di obbligo di visita medica, o in caso di visita medica, l’assenza di costi per l’assicurato, e così via.
► DIFFERENZA TRA PREZZO CASA NUOVA E VECCHIA
Dal momento in cui il preventivo verrà consegnato, il cliente avrà un periodo di tempo non inferiore ai 10 giorni per poter ricercare sul mercato un contratto di assicurazione sulla vita che possa soddisfare i contenuti minimi del Regolamento, o preveda condizioni di assicurazione di maggior favore.
Gli ulteriori articoli disciplinano infine la pubblicità e l’entrata in vigore del Regolamento.
