Uno dei dubbi che più frequentemente riguardano coloro che vogliono acquistare una seconda casa in comproprietà con il proprio coniuge, il quale – a sua volta – non risulti essere titolare di alcun diritto reale su altre abitazioni (e, pertanto, per costui si tratterebbe di prima casa), è relativo ai margini di beneficio delle agevolazioni previste per l’abitazione principale. Vediamo allora di chiarire qualche dubbio, con i riferimenti forniti dalle Entrate.
Stando al tenore letterale della circolare 38/E del 2005, diramata dall’Agenzia delle Entrate e disponibile sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it, nell’ipotesi in cui venga acquistato un appartamento in comunione legale, qualora soltanto uno dei coniugi sia in possesso dei requisiti soggettivi, di residenza e patrimoniali, per fruire dell’agevolazione riconducibile alla prima casa, la stessa spetta nella misura del 50 per cento.
Per quanto desumibile, lo stesso criterio proporzionale può ben applicarsi nelle ipotesi in cui l’acquisto sia effettuato da parte di tre persone, e solamente una di esse possegga i requisiti per poter fruire dell’agevolazione sulle prime case (in questo caso, la proporzione applicata sarà quella di un terzo).
Come già anticipato ieri, simile applicazione nell’ipotesi in cui un cittadino italiano emigrato all’estero desideri poter rientrare nel nostro Paese acquistando un’abitazione. Se l’acquisto è effettuato in comproprietà con altra persona che risulta essere titolare di diritto reale su abitazione italiana, il beneficio risulterà essere applicato solamente nella quota relativa al soggetto che non ha già usufruito delle agevolazioni previste.
Ricordiamo che le agevolazioni sulle prime case in questione sono relative alle possibilità di acquistare la prima casa attraverso forti riduzioni nelle imposte ipotecarie, catastali e di registro, che verranno applicate in misura fortemente ridotta rispetto a quanto avviene per l’acquisto di una seconda abitazione. Il requisito di prima casa (o abitazione principale) condurrà inoltre a importanti agevolazioni anche sul fronte delle imposte patrimoniali (Imu).