Acquisto casa, meno soldi a disposizione da parte delle famiglie

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Sono sempre di meno i soldi “reali” a disposizione delle famiglie italiane per l’acquisto dell’abitazione. A certificare il crollo del potere d’acquisto dei cittadini della Penisola per l’acquisto di una prima o di una seconda casa è l’Osservatorio di Casa.it, che ha preso in considerazione l’arco temporale da luglio 2011 a gennaio 2012, attestando un calo dell’11% a Bologna, del 7% a Padova e a Firenze, e una migliore tenuta nei grandi centri urbani e metropolitani come Milano, Roma e Torino.

Sempre secondo quanto affermato dall’Osservatorio del portale immobiliare, il mercato degli affitti sta tenendo un trend stabile e positivo, con una dinamicità maggiore rispetto a quanto avviene all’interno del comparto delle compravendite. Ma quali sono le ragioni di questa negativa evoluzione dell’approccio della potenziale clientela nei confronti delle operazioni di acquisto della propria casa?

Le motivazioni sono tante e concomitanti. Secondo quanto evidenziato dal report, le principali determinanti sono relative alla reintroduzione dell’imposta municipale, alla rivalutazione delle basi imponibili, oltre che – ovviamente – all’instabilità generata dalla straordinaria ondata di crisi economico e finanziaria, che ha prodotto i suoi evidenti effetti anche sul mattone.

“L’arco temporale che abbiamo preso come riferimento ci ha permesso di fare un’analisi dettagliata e un confronto prima e dopo la manovra Monti” – ha precisato in merito l’amministratore delegato di Casa.it, Daniele Mancini – “a fronte del grande clamore suscitato, non si sono verificate significative ripercussioni, che potrebbero verificarsi invece nel corso dei prossimi 6 mesi. Al momento notiamo come il potere di spesa degli Italiani si sia ridotto mediamente da nord al sud. I grandi centri di Milano, Roma e Torino pero’ evidenziano ancora in media un allineamento del mercato immobiliare grazie alla stabile richiesta di soluzioni di prestigio a fronte della diminuzione di quelle piu’ economiche”.

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