Al fine di rilanciare il depresso mercato immobiliare spagnolo, più di qualcuno ha cercato di spingere sull’idea di un acquisto collettivo di case. Unendo gli sforzi finanziari di due – a volte tre persone – si riesce in fatti ad accaparrarsi uno dei tanti appartamenti vuoti che affollano l’offerta immobiliare iberica. In questo modo di possono ottenere prezzi migliori: ne parla, in un recentissimo approfondimento riferito al mercato spagnolo, Alessio Schiesari sulle pagine de La Stampa. Ma l’esempio spagnolo potrà replicarsi anche sul mercato italiano?
“L’impresa è di quelle titaniche” – afferma Schiesari – “rianimare l’agonizzante mercato immobiliare spagnolo. Il modo per riuscirci invece trae spunto dal successo dei gruppi di acquisto online: Groupon, Groupalia e simili. L’idea, che sta spopolando tra le agenzie immobiliari spagnole, è di provare a sostituire ai buoni per hotel o per il dentista, la vendita di appartamenti. Aggregare la domanda di immobili in una determinata area per spuntare degli sconti che rendano l’acquisto dell’appartamento e la firma del rogito attraente. I potenziali compratori si conoscono su internet e negoziano collettivamente il prezzo degli appartamenti. Ognuno compra il suo, non si tratta di dividere lo stesso tetto, ma l’acquisto viene fatto collettivamente. L’unione fa la forza, perché per un’agenzia immobiliare non è la stessa cosa vendere un appartamento singolo o chiudere, con una sola trattativa, anche dieci contratti in una volta sola. E se i compratori si uniscono sul web, il potere contrattuale cresce e i prezzi calano da 10 al 35 per cento”.
Di qui, l’innovazione che ha preso vita sul web. Banesto, ad esempio, ha messo in vendita migliaia di appartamenti allo stesso prezzo in cui si vendevano nel 1990. Ma smaltire l’invenduto non è facile. “Gli ultimi dati” – conclude il giornalista – “dicono che in Spagna ci sono tra cinque e sei milioni di unità abitative libere. Di queste, un milione e seicentomila sono appartamenti ancora in fase di costruzione, ma il cui cantiere è stato bloccato perché non ci sono prospettive di vendita. Qualche buona notizia però c’è: in agosto, per la prima volta dopo 18 mesi di crollo costante, le compravendite immobiliari sono tornate a crescere di 6,2 punti percentuali. Secondo gli analisti però il dato potrebbe essere viziato dai nuovi provvedimenti annunciati da Rajoy, come l’aumento dell’Iva e l’azzeramento delle deduzioni fiscali per l’acquisto di immobili. Entrambe le misure entreranno in vigore a partire dall’anno prossimo e, per questa ragione, i compratori sono stati spinti ad accelerare gli acquisti che, tra pochi mesi, saranno gravati da maggiori tasse”.