Affittare la propria seconda casa agli stranieri è più sicuro rispetto ad identica operazione nei confronti di inquilino italiano. Nel mercato degli affitti italiani, infatti, sono proprio i cittadini stranieri a ritagliarsi il ruolo di inquilini più affidabili con un grado di morosità sicuramente inferiore rispetto allo loro controparti italiane. Cerchiamo di comprendere quali sono i numeri e la natura di queste statistiche, e quanto convenga effettivamente affittare casa agli stranieri.
L’indagine, condotta dalla rete franchising Solo Affitti, afferma infatti che a subire le ingiunzioni di sfratto per morosità sono soprattutto gli italiani, con una percentuale superiore ai tre quarti del totale. A pesare sarebbero soprattutto le contribuzioni delle famiglie numerose (soprattutto con 2 figli), mentre minore sarebbe il peso dei cittadini stranieri e, in particolar modo, quelli comunitari.
Solo Affitti afferma inoltre come più di un agente su due abbia dichiarato di non aver riscontrato alcun caso di sfratto per morosità. Un quarto degli agenti avrebbe riscontrato un’unica ipotesi di sfratto, mentre il 14% ne avrebbe rilevato due. Per quanto concerne i riscontri temporali, un terzo degli agenti interpellati ha affermato che gli sfratti per morosità sarebbero stati in moderata crescita, mentre solamente l’1% degli intervistati avrebbe dichiarato di aver rilevato una forte crescita degli sfratti. Il 14% degli agenti indica invece una forte o moderata diminuzione.
“I risultati della nostra indagine” – commenta in proposito Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – “confermano come il ruolo dell’agente immobiliare attenui i rischi di insolvibilità. Dai dati ministeriali viene fuori uno scenario allarmante, con sfratti per morosità in decisa crescita. I nostri numeri, invece, fotografano una realtà meno preoccupante perché abbiamo lavorato molto sull’incontro tra domanda e offerta con un’attenta ricerca e selezione dell’inquilino che consente di proporre ai proprietari locatari con le migliori credenziali di solvibilità e agli inquilini immobili con il canone più adatto alle loro possibilità economiche”.
Per quanto concerne gli stranieri, l’impressione è tuttavia che i dati siano stati influenzati dalla diversa numerosità del campione di riferimento.