Per l’Abruzzo, ed in particolare a favore della popolazione della regione colpita dal sisma dello scorso 6 aprile, è nato il Fondo AQ, un Fondo di Investimento Immobiliare che persegue finalità etiche e che vede come investitori l’Inpdap, l’Enpals, la Fimit e l’Enasarco.
Il Fondo, in particolare, punta ad alleviare il disagio abitativo sul territorio del “cratere sismico” fornendo alle famiglie degli alloggi in affitto. A tal fine, il Fondo, riservato ad investitori qualificati, e gestito da Europa Risorse SGR, si occuperà di individuare circa cinquecento unità abitative che sono state già ultimate o che sono in via di ultimazione; queste unità abitative saranno acquistate da imprese edili locali facendo leva sull’apporto finanziario al Fondo rappresentato dal capitale sottoscritto e da un finanziamento bancario agevolato per un patrimonio complessivo pari a 100 milioni di euro.
Una volta acquisiti gli immobili, questi verranno dati in affitto alle famiglie più bisognose, ed in particolare a quelle che a causa del sisma si sono ritrovate con la casa distrutta o gravemente danneggiata dal terremoto. Per il periodo di locazione i Comuni riconosceranno al Fondo AQ un canone, ed al termine del periodo si procederà alla vendita delle unità abitative con priorità alle famiglie assegnatarie degli alloggi. Il Fondo AQ ha una durata di sei anni ed opererà sul territorio offrendo un duplice vantaggio: alla popolazione di avere un alloggio, ed alle Amministrazioni locali di avere come interlocutore un unico soggetto che è sia vigilato, sia operante con criteri di trasparenza e con tutta la necessaria professionalità dell’identificazione degli appartamenti da affittare e nella gestione degli stessi.
Intanto, oltre a questa novità, in questi ultimi giorni l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha provveduto a prolungare nei Comuni del “cratere sismico” la moratoria a favore delle famiglie sui mutui e sui finanziamenti, con la conseguenza che i pagamenti delle rate mensili continueranno a rimanere sospesi fino a giugno 2010 fatta salva l’adozione di tale provvedimento dell’Associazione Bancaria Italiana da parte degli istituti di credito.