Le dinamiche abitative rilevate, a valere sul 2010, congiuntamente, dalla Cgil e dal Sunia, il Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari, indicano che ci troviamo in Italia in uno stato di vera e propria emergenza nazionale. Nel 2010, infatti, gli sfratti emessi su tutto il territorio nazionale sono stati ben 65 mila, al top da ben 15 anni a questa parte; ed in oltre otto casi su dieci le cause degli sfratti sono strettamente legate alla morosità incolpevole, ovverosia all’impossibilità oggettiva di poter pagare a fine mese l’affitto a causa della pesante contrazione dei redditi esplosa con la crisi finanziaria ed economica. Per questo la Cgil ed il Sunia, in base ad un Rapporto realizzato su dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono tornate a chiedere a gran voce al Governo interventi che spostino le risorse verso le famiglie meno abbienti.
Questo, in particolare, può avvenire andando a tassare i redditi più alti ed in particolare le rendite ed i grandi patrimoni al fine di dare fiato allo sviluppo nel nostro Paese ed alle famiglie con redditi più bassi. A livello territoriale, nel 2010 la metropoli con il più elevato numero di sfratti emessi è Roma, con a ruota Milano, e poi Torino e Napoli. A livello regionale, invece, per sfratti emessi nel 2010, svetta la Regione Lombardia, dove i provvedimenti sono stati quasi 14 mila; segue poi il Lazio e l’Emilia-Romagna.
Secondo Laura Mariani, che nella Cgil Nazionale ricopre il ruolo di responsabile delle politiche abitative, servono con urgenza misure per garantire il sostegno ai redditi delle famiglie che vivono in affitto. Questo perché, altrimenti, gli sfratti rischiano di aumentare in quanto cresce la quota di famiglie che a fatica riesce a pagare l’affitto a fine mese; e quando lo fa spesso lascia in arretrato il pagamento di bollette e di altri canoni con tutto quel che ne consegue.