La crisi economica ha contribuito ad erodere ulteriormente e più rapidamente il potere d’acquisto degli italiani, con la conseguenza che molte famiglie stanno via via intaccando i propri risparmi in banca, altre si sono indebitate, altre ancora fanno fatica a pagare l’affitto se non hanno la casa di proprietà.
Non a caso il Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini Assegnatari, stima che nel nostro Paese siano migliaia le famiglie che vivono in affitto e che rischiano la morosità ed il conseguente avvio dello sfratto.
La caduta dei redditi, amplificatasi a causa delle decine di migliaia di posti di lavoro persi, a partire da quelli con contratto precario, ha da un lato messo all’angolo il cosiddetto “ceto medio“, che sta sperimentando difficoltà non preventivate, e dall’altro molte famiglie che già erano in difficoltà sono cadute sotto la soglia della povertà o comunque ci vivono oramai sul filo. In Italia abbiamo una famiglia su cinque, ovverosia ben quattro milioni di nuclei familiari, che vivono in una casa in affitto e che più di tutti stanno pagando a caro prezzo gli effetti di una crisi della quale, tra l’altro, non sono i responsabili.
Il Sunia, nello specifico, rileva come di queste quasi otto famiglie su dieci vivano con un reddito sotto i 20 mila euro annui che non sono sufficienti per andare avanti se ogni mese dai quattrocento ai seicento euro al mese se ne vanno per pagare il canone di locazione. L’aumento del prezzo dell’affitto negli ultimi dieci anni è stato superiore a quello degli stipendi, visto che le famiglie che vivono in affitto sono molto spesso monoreddito, dove l’unico percettore di reddito è il capofamiglia operaio.
Per il Sunia, quindi, la situazione è molto grave se si considera che negli ultimi cinque anni gli sfratti nel nostro Paese sono stati ben 120 mila, di cui ben 100 mila per morosità; di conseguenza servono in materia di sostegno ed aiuto alle famiglie provvedimenti urgenti da parte del Governo, altrimenti secondo il Sindacato Inquilini nei tre anni dal 2009 al 2011 altre 150 mila famiglie rischiano di non avere più un tetto perché non riusciranno più a pagare ogni mese l’affitto.