Il 2009 è stato difficile per il mercato immobiliare in Italia, ma ancor di più per il mercato degli affitti. Questo perché a fronte delle quotazioni delle case che sono scese, con la conseguenza che, quando è stato fatto, è stato possibile acquistare a prezzi più bassi, per le famiglie che vivono in affitto non c’è stato alcun beneficio. Anzi, i prezzi anche ai tempi della crisi sono aumentati e diventati stellari specie nelle grandi città; allo stesso modo, se i mutuatari molto spesso sono riusciti a farsi sospendere la rata del mutuo per oggettive difficoltà, gli inquilini hanno invece vissuto situazioni drammatiche che spesso, purtroppo, sono sfociate nei provvedimenti di sfratto.
La situazione è diventata ancor più difficile ed incerta con l’inizio del nuovo anno, visto che stando alle condizioni attuali il blocco degli sfratti non è più in vigore, perché scaduto al 31 dicembre dello scorso anno; l’ancora di salvezza è quella del “Decreto Milleproroghe” dove il Governo, in accordo con le ultime notizie di stampa, dovrebbe mettere a punto la proroga fino al prossimo 30 giugno 2009.
Intanto, il Segretario generale del Sunia, Franco Chiriaco, è tornato a mettere in evidenza come nel nostro Paese i casi di sfratto per morosità siano dilaganti, e come i costi per l’abitazione e per i servizi accessori siano oramai divenuti a carico delle famiglie un peso insopportabile che è stato ulteriormente aggravato dalla crisi economica. Il Presidente del Sunia, non a caso, ha puntato il dito sul fatto che a fronte della moratoria per i mutuatari, le famiglie in difficoltà con il pagamento ogni fine mese con l’affitto non possono fruire di alcuna misura di sostegno, di aiuto o di dilazione con la conseguenza che lo sfratto per morosità giunge proprio perché il suo reddito non è più sufficiente a far fronte agli impegni.
D’altronde, il fatto che per le famiglie in affitto ci sia in Italia una vera e propria emergenza nazionale lo dimostrano proprio i dati forniti dal Sunia: il 67% delle famiglie che vivono in affitto è monoreddito, una su cinque è una famiglia composta da un solo componente, e quattro su dieci hanno come capofamiglia un operaio, ovverosia una persona il cui reddito è tale che è troppo basso rispetto ai prezzi stellari dei canoni di locazione.
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