Diverse fonti si sono occupate, nel corso delle ultime settimane, del c.d. “affitto con riscatto“. Una modalità contrattuale che risulta essere fortemente minoritaria all’interno del mercato italiano, e che cela alcuni vantaggi e alcuni difetti. Cerchiamo allora di dire la nostra su questa particolare forma di locazione, e comprendiamo quali siano le caratteristiche tecniche di questo contratto.
L’affitto con riscatto prevede che l’inquilino che abbia sottoscritto il contratto si impegni a comprare la casa trascorsi un certo numero di anni di utilizzo in affitto dell’immobile. Le somme versate per l’affitto conteranno – in tutto o in parte – come quota a pagamento dell’immobile (vedi anche Costo affitti in calo del 6%).
Una soluzione che permette pertanto ai venditori di poter ottenere una rendita temporanea immediata e, al termine, un compenso maggiore derivante dalla differenza tra il prezzo pattuito dell’immobile e i canoni maturati e, ai compratori, di poter fare a meno di un mutuo bancario attraverso il pagamento rateale direttamente nelle mani del venditore.
Attenzione, però, perchè la scarsa diffusione di tale forma contrattuale all’interno del mercato italiano non è certo casuale. Innanzitutto è ben difficile trovare venditori disposti a rinunciare a una vendita immediata, visto e considerato che si tratta di una formula di alienazione molto lenta e dispendiosa. Inoltre, la formula rischia di non essere conveniente nemmeno per i compratori, soggetti al pagamento di quote mensili più elevate dei canoni mensili ordinari e, probabilmente, anche delle rate di un mutuo comune. (vedi anche Crescita sfratti anche in Italia).
Insomma, tecnicamente il contratto è fruibile, ma i punti di vantaggio e di svantaggio risultano essere molto significativi. Nel caso in cui foste interessati a contrarre realmente un contratto di affitto con riscatto, vi consigliamo certamente di far predisporre un adeguato contratto dal notaio, in maniera tale che possa adeguatamente prevedersi, fin d’ora, cosa accadrà al termine dei pagamenti delle quote mensili.