Prendere in affitto un ufficio comporta un costo non certo irrilevante per le attività imprenditoriali già poste a durissima prova dall’attuale lunga ondata di crisi. Eppure, nonostante il calo delle trattative, i prezzi dei canoni d’affitto degli spazi uso ufficio non accennano a diminuire in maniera considerevole. Secondo la recente ricerca compiuta dalla Cbre Global Research and Consulting, inoltre, in alcune aree internazionali il canone d’affitto di un ufficio starebbe mediamente subendo nuovi rialzi, indifferente alle criticità del comparto.
Assumendo come parametro di riferimento il prezzo annuo per piede quadrato (0,0929 metri quadrati), la ricerca sostiene che la città più cara è Hong Kong, con 235,23 dollari per piede quadrato – o, se preferite, circa 2.500 dollari a metro quadro, ogni anno. Molto onerosa anche l’area West End di Londra, dove il prezzo è di 222,58 dollari per piede quadrato, o 2.395 dollari per metro quadro (vedi anche il nostro recentissimo approfondimento sul mercato immobiliare uffici 2013, del quale abbiamo parlato pochi giorni fa).
Al terzo posto troviamo un’altra metropoli orientale, Beijing, che si piazza sul gradino più basso del podio con un costo medio di 2.089 dollari a metro quadro. Particolarmente onerosa anche la zona di Jianguomen, sempre in Cina, con 2.013 dollari per metro quadrato. Al quinto posto il Distretto Centrale di Connaught Place, a Nuova Delhi, con un costo inferiore ai 2.000 dollari per metro quadro. A seguire, ancora altri quartieri e distretti finanziarie orientali, come quelli di Tokyo. La City londinese è solamente nona, mentre chiude la top ten la Midtown Manhattan di New York.
In Italia le città più care sono Milano e Roma, dove tuttavia i prezzi – sensibilmente ridotti rispetto al periodo pre crisi – non riescono a reggere il confronto ante-crisi. Stessa sorte anche per Madrid, Atene, Oporto, Valencia e altre città alle prese con la parte più dura della crisi immobiliare.