Alloggi ad affitti sostenibili, una nuova legge sulle locazioni, nonché risorse certe per poter costruire in Italia le case popolari; ma anche un fisco giusto che vada a penalizzare la speculazione. Sono queste, in estrema sintesi, le proposte del Sicet in vista della manifestazione nazionale che, indetta il prossimo 9 ottobre 2010 dalla Uil e dalla Cisl, vuole portare all’attenzione le problematiche inerenti lo sviluppo economico del nostro Paese. In accordo con un documento redatto dal Comitato esecutivo nazionale del Sindacato degli inquilini, occorre che la questione abitativa entri nell’agenda delle politiche redistributive affinché sia dato il giusto sostegno alle famiglie ed agli anziani che vivono in affitto; ma serve anche una politica dei redditi unitamente ad una politica per i diritti di cittadinanza e per la coesione sociale mentre invece il disagio abitativo crea esclusione sociale.
Il disagio abitativo, non lo si scopre di certo oggi, frena ogni progetto per il futuro, a partire dai giovani che a livello lavorativo vivono in condizioni di precariato; ma le difficoltà sussistono anche a carico dei pensionati e di quelle famiglie che vivono a reddito fisso.
Nel documento del Comitato esecutivo il Sicet pone anche l’accento sull’ultimissima misura messa a punto dal Governo, ovverosia la cedolare secca sugli affitti che, così come è stata predisposta, va soprattutto a premiare i proprietari degli immobili senza andare ad incidere positivamente sull’abbassamento dei prezzi dei canoni di locazione.
In quella che dovrebbe essere la nuova legge sulle locazioni, il Sindacato ritiene necessario che, ad esempio, sugli sfratti in esecuzione venga attivata una gestione sociale in modo tale da garantire ai nuclei familiari il passaggio da casa a casa. Così come per gli inquilini, così come avviene per gli interessi passivi portati in detrazione sul mutuo per la casa, sarebbe necessario introdurre la possibilità di poter andare a detrarre il canone di locazione dalla dichiarazione dei redditi.