Si è recentemente tenuto l’incontro “La compravendita immobiliare- soluzioni alternative”. Un evento organizzato da Assindustria Lucca, Ance Lucca e Ape Lucca, che ha avuto come oggetto il mercato degli immobili in Italia. Nel nostro Paese, l’acquisto dell’abitazione ha rappresentato storicamente il punto di approdo dei desideri e delle ambizioni di milioni di giovani e meno giovani: l’avvento della crisi e del credit crunch sta tuttavia modificando le abitudini dei nuclei familiari, con resurrezione di alcune alternative alla compravendita, ben più diffuse all’estero.
Secondo quanto affermato da Renato Galli, presidente di Ance Lucca, il mercato immobiliare “non ha mai conosciuto una situazione di difficoltà come questa”. La causa, secondo l’associazione, sarebbe riconducibile prevalentemente alle banche che concedono, sempre più difficilmente, finanziamenti ai potenziali acquirenti di immobili. In questo modo il mercato immobiliare si blocca, generando una dura reazione a catena (vedi anche Immobiliare Italia cause della crisi).
Nascono pertanto dei veri e propri nuovi rapporti finanziari tra i costruttori e gli acquirenti, con la possibilità che, sostanzialmente, l’impresa faccia da banca. Per poter avviare un positivo rapporto tra le parti è comunque necessario dimostrare, fin dall’inizio – afferma Laura Lucchi di Assiproject Broker – “di avere un certo tipo di reddito ed una certa serietà”.
Per quanto concerne le tendenze evolutive del mercato immobiliare italiano, sia per il residenziale che per il mercato degli immobili non residenziali il primo semestre 2012 è stato contraddistinto da un radicale crollo, con flessione delle compravendite residenziali inferiori alle 15 mila, contro le 19 mila del primo semestre 2011. Tra i principali fattori che deprimono il mercato, la rigidità dei prezzi, l’invenduto degli immobili residenziali pubblici e degli enti, e la fiscalità sulla casa (Imu), oltre alla ristrettezza creditizia bancaria nell’erogazione dei mutui e la crisi economica, con l’aggiunta della saturazione del mercato.
Ad oggi dovrebbero essere almeno 130 mila le abitazioni invendute. Per quanto concerne i mutui, le concessioni del primo semestre sono pressochè dimezzate rispetto all’anno precedente.