Gli animali in condominio hanno da festeggiare. Stando a una recente sentenza del Tribunale di Milano, infatti, i gatti hanno tutto il diritto di aggirarsi liberamente nelle parti comuni degli edifici: il perché è spiegato tra le righe della pronuncia del Tribunale, secondo cui i gatti avrebbero un carattere estremamente socievole e, di conseguenza, sarebbe proprio la loro natura quella di spaziare nelle aree condominiali.
Ma ricostruiamo l’intera storia per capirne di più. La vicenda inizia quando una donna abitante in un palazzo milanese riceve una citazione da una coppia che vive nello stesso condominio, la quale richiedeva per vie giudiziarie la rimozione delle cassette e delle ciotole in cui veniva lasciato il cibo per gli animali, e l’allontanamento degli stessi gatti (oltre a un risarcimento morale per tutti i condomini).
Il giudice non ha tuttavia dato ragione alla coppia ricorrente, con una sentenza che è a suo modo storica. Come sottolinea l’Aidaa nella propria pagina Facebook, il giudice civile ha finalmente riconosciuto che i gatti sono animali sociali (e socievoli!), che possono muoversi liberamente negli ambienti condominiali e che, pertanto, non è possibile proibire di alimentare i gatti nel proprio habitat esteso.
Ma quale sarà l’impatto di questa sentenza nella vita condominiale? A ben vedere la pronuncia del giudice civile riguarda ben più di qualche caso isolato, visto che a Milano (come in altre metropoli italiane) la maggior parte delle colonie feline sono – appunto – condominiali. Di conseguenza, da oggi i gatti potrebbero avere nella giurisprudenza un alleato valido per la loro permanenza nei fabbricati.
L’auspicio è che, ancora una volta, prevalga il buon senso, permettendo così ai gatti di poter circolare liberamente negli spazi condominiali, ma senza turbare la serenità dei condomini.