Australia, nel mese di settembre le banche locali hanno erogato mutui per livelli record in valori assoluti negli ultimi sei mesi.
L’Istituto Nazionale di Statistica di Sidney sostiene che i mutui immobiliari durante il mese di settembre avrebbero toccato le 65.505 unità: si tratta di un incremento del 5,1% rispetto al mese di agosto. Un mese considerato meno brillante del previsto, visto e considerato che durante l’ottavo periodo dell’anno il numero dei mutui calò di quasi il 2% rispetto al mese di luglio.
L’incremento ravvisato nel mese di settembre – ben oltre quanto atteso dagli analisti – sembra esser un prodotto diretto degli interventi a sostegno del credito promossi dal Primo Ministro australiano Kevin Rudd, che per favorire la ripresa economica locale, ha predisposto un bacino di sostegno ai finanziamenti di settore.
Stando agli economisti, quanto sta accadendo sul fronte finanziario immobiliare potrebbe portare il Governatore della Banca Centrale Glenn Stevens ad agire nuovamente sui tassi di interesse di riferimento, portando al rialzo il costo del denaro. A sostenere questa possibile (e a questo punto probabile) mossa di Stevens, potrebbe concorrere anche il livello dei prezzi delle case, cresciuti di oltre l’8% negli ultimi sei mesi.
Già oggi, tuttavia, Glenn Stevens può vantare un proprio personale record: la Banca Centrale che rappresenta, infatti, è stata la prima al mondo a incrementare il costo del denaro per due volte durante l’anno in corso, conducendo i tassi di riferimento al 3,5%: le previsioni sono ora quelle di un ulteriore rialzo deciso nella seduta del 1 dicembre, quando i tassi dovrebbero giungere al 3,75%.
Gli operatori di settore si dicono inoltre convinti che l’industria delle costruzioni immobiliari possa riprendere di buona lena il proprio sviluppo già entro la fine del 2009, per poi procedere con uno sviluppo più sostenuto per tutto il 2010. La Banca Centrale ha infine diramato nuove previsioni sulla crescita del Pil, in aumento dell’1,75% nel 2009 e del 3,25% nel 2010.