Secondo un membro della Banca d'Inghilterra, i prezzi delle proprietà immobiliari dell'area si manterranno pressochè invariati nel 2010.
Non è una dichiarazione ufficiale della Bank of England, ma poco ci manca, visto che a dar voce a una previsione non certo eccessivamente ottimistica sul futuro del mercato immobiliare d’oltre manica è stato uno dei membri della massima istituzione monetaria della Gran Bretagna, Kate Barker.
Barker si è infatti dichiarata “sorpresa” dall’aver osservato una ripresa nei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo della Gran Bretagna in questo 2009 che sta giungendo al termine, rivelando alla stampa che, visti i presupposti, è lecito attendersi una stabilità delle quotazioni immobiliari durante l’arco del 2010.
Barker ha poi confermato un’eventuale sentimento di “sorpresa” e di stupore qualora nel corso del prossimo anno i prezzi delle case dovessero rafforzarsi ulteriormente, sostenendo invece che il 2010 sarà molto probabilmente un periodo in cui i valori delle proprietà immobiliari subiranno poche variazioni, e come il livello delle operazioni di compravendita concluse rimarrà relativamente basso.
Nel corso dell’ultima parte del 2009, infatti, il mercato immobiliare del Regno Unito ha avuto modo di avviare una ripresa dalla sua crisi peggiore dagli inizi degli anni ’90. La ripresa sarebbe tuttavia stata favorita da un livello dei tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento sostanzialmente molto bassi. I prezzi, invece, sarebbero stati mantenuti su livelli eccessivamente elevati da una carenza dell’offerta.
Per un’analisi condotta da Rightmove Plc, il sito web di riferimento nel mercato immobiliare britannico, i prezzi immobiliari alla domanda hanno subito una flessione del 12% rispetto al picco raggiunto nel maggio 2008. Una volta toccato il fondo, tuttavia, i valori hanno ripreso a crescere, guadagnando il 4% nel corso degli ultimi mesi. Oggi il prezzo medio di un’abitazione in Gran Bretagna è pari a 221.463 sterline.
Gli analisti sembrano tuttavia convinti che il futuro del mercato immobiliare dipenderà principalmente dall’andamento del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione che per il momento si mantiene al di sotto delle nere previsioni degli scorsi mesi.