Aumentano ancora i rischi di una bolla immobiliare in Germania. Un rischio da evitare, per la maggiore economia dell’eurozona (e che noi avevamo anticipato oramai un mese fa in un nostro approfondimento), che rischierebbe – secondo quanto afferma la Bundesbank – di ritrovarsi senza appartamenti da concedere in locazione a prezzi sostenibili. L’istituto banchiere tedesco segnala infatti l’esplosione del costo degli affitti, con aumenti anche del 30 per cento rispetto agli odierni contratti. Crescente intanto il fabbisogno di alloggi: già 250 mila a fine novembre.
Insomma, la Germania è alle presente con una crisi immobiliare che rischia di divenire scarsamente sostenibile per i suoi confini. “Gli appartamenti economici diventano sempre meno soprattutto nelle grandi città, in quelle universitarie e negli agglomerati urbani. La conseguenza: gli affitti salgono drasticamente, soprattutto per i nuovi contratti, con aumenti fino al 10% nel giro di un anno e richieste che superano anche del 20-30% o persino di più le attuali condizioni d’affitto” – ricordava pochi giorni fa il quotidiano torinese La Stampa – “Richieste che gran parte dei nuclei familiari non possono permettersi. A risentire maggiormente degli incrementi sono giovani famiglie, pensionati e persone con una busta paga normale o bassa. C’è il pericolo di una situazione potenzialmente esplosiva dal punto di vista sociale, ha avvertito Rips, secondo il quale si rischia di perdere negli agglomerati urbani il mix sociale tipico finora della Germania”.
Secondo quanto riportano le stime compiute in Germania, ogni anno vengono completati circa 70 mila nuovi appartamenti, mentre il numero delle case popolari cala di 100 mila unità. Contemporaneamente, il numero dei nuclei familiari cresce vistosamente, passando da 38,7 milioni di unità del 2002 a 40,3 milioni di unità nel 2020 e, secondo il ministero dell’edilizia, in procinto di toccare 41,1 milioni nel 2025.
Stando a un contemporaneo studio dell’associazione delle società immobiliari di Berlino e del Brandburgo, nel corso degli ultimi cinque anni a Berlino gli affitti sono cresciuti di quasi il 20% per i nuovi contratti, con punte del 40% in centro.