In Italia non vi sarebbe alcun rischio per la formazione e lo scoppio di una bolla immobiliare di natura speculativa. L’affermazione arriva dal presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), Paolo Buzzetti, che tende in questo modo a rassicurare gli operatori su quanto potrebbe accadere all’interno del mercato immobiliare nazionale, smentendo chiaramente e in modo univoco tutte le paure che negli ultimi giorni erano state manifestate sul probabile scoppio di una bolla immobiliare nella Penisola e in altri Paesi europei.
Stando a quanto affermato da Buzzetti, infatti, “i dati e le caratteristiche del mercato immobiliare italiano indicano che nel nostro Paese non ci sono gli estremi per lo scoppio di una bolla”. E poi aggiunge: “È importante in questo momento di crisi avere grande attenzione nella valutazione dei dati per cercare di evitare effetti negativi per le imprese e per il patrimonio dei cittadini”. Insomma, non solo la bolla immobiliare non si formerà all’interno del real estate dello Stivale, ma sarebbe altresì opportuno cercare di evitare di alimentare tensioni e paure, con conseguente incremento della sfiducia del comparto (vedi anche: come acquistare l’immobile giusto).
Ancora, secondo il presidente dei costruttori in Italia esiste una domanda insoddisfatta di casa ma la crisi del credito impedisce a tale domanda di poter trovare adeguata compensazione. “È necessario quindi” – prosegue il presidente Buzzetti – “riattivare il circuito del credito soprattutto a favore delle giovani coppie e mettere in moto politiche che favoriscano l´accesso al bene casa”. Un invito che tuttavia, almeno nel breve termine, non dovrebbe avere una particolare risposta positiva da parte delle banche, ancora molto impegnate a puntellare i propri bilanci.
Sul perchè in Italia non vi sia alcun rischio di scoppio di una bolla immobiliare, è ancora l’Ance a dircelo. Contrariamente a quanto accaduto in altre occasioni all’interno del comparto nazionale (si pensi alle difficoltà dei primi anni Ottanta o di quelle dei primi anni Novanta), in Italia i prezzi delle case si stanno mantenendo ancora su ottimi livelli, conferendo pertanto ai proprietari immobiliari una discreta tenuta delle quotazioni abitative. Il tanto atteso (e in parte temuto) collo dei valori immobiliari non si è registrato.