Oramai un po’ in tutta Italia i tempi delle speculazioni edilizie selvagge sono finiti da un pezzo; il suolo è diventato finalmente una risorsa importante, da valorizzare e da difendere dai fenomeni di cementificazione incontrollati.
Ne consegue che negli ultimi anni il riuso ed il recupero immobiliare è entrato a far parte delle buone prassi delle Amministrazioni regionali e comunali. Tra le più attive al riguardo c’è il Comune di Milano che nei giorni scorsi ha dato il via ad un piano di recupero di ben 800 appartamenti.
La Giunta del capoluogo lombardo, infatti, ha concesso l’ok ad uno stanziamento per complessivi quindici milioni di euro che saranno spesi nell’arco di ventiquattro mesi per le necessarie opere di risanamento di appartamenti che in questo momento, in quanto inabitati e degradati, hanno bisogno della necessaria ristrutturazione e dei necessari interventi di manutenzione straordinaria.
In accordo con quanto dichiarato dall’Assessore ai Lavori pubblici ed alle Infrastrutture, Bruno Simini, e da Gianni Verga, Assessore alla Casa del Comune di Milano, il sistema degli appalti aperti garantirà celerità nell’attuazione del piano di recupero degli appartamenti sfitti; in questo modo, tra l’altro, da un lato si eviterà che questi alloggi inabitati vengano occupati in maniera abusiva, e dall’altro verrà incrementata, e di molto, l’offerta abitativa a favore di chi è assegnatario nelle graduatorie.
Tra i lavori da effettuare ci sono anche quelli di rendere gli alloggi a norma, visto che alcuni di questi, costruiti prima degli anni ’70, presentano una superficie inferiore ai 36 metri quadrati; i fondi stanziati, inoltre, ove necessario, come sottolineato dall’Assessore Simini, serviranno per installare delle nuove caldaie, per eliminare l’eventuale presenza di barriere architettoniche, nonché per procedere ad interventi di pavimentazione e di copertura degli stabili. Ci sono poi alcuni interventi più complessi da realizzare come quelli di edifici per i quali si rende necessaria la demolizione e la conseguente ricostruzione con standard moderni.