I bassi tassi di interesse, e la buona solidità finanziaria, permettono alle famiglie di accedere nonostante la crisi al bene casa. A rilevarlo nei giorni scorsi è stata l’ABI nel consueto Report realizzato in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Non a caso, in base ai dati consolidati dello scorso mese di novembre i finanziamenti ipotecari stipulati dai privati e dalle famiglie hanno ancora una volta mostrato un aumento rinsaldando di conseguenza anche le attese di una ripresa del mercato immobiliare che nei prossimi mesi potrebbe via via irrobustirsi.
D’altronde, anche se a macchia di leopardo, la ripresa nel mercato immobiliare italiano c’è ed è partita dalle compravendite degli immobili di pregio, mentre il mercato immobiliare in periferia, e comunque lontano dai centri delle città, presenta ancora una tendenza in calo dei prezzi ma in misura decisamente inferiore rispetto al biennio 2008-2009.
Secondo quanto riportato dal portale di comparazione online Supermoney.eu, l’ABI nel Rapporto ha tra l’altro rilevato come le sofferenze bancarie legate ai mutui si mantengano comunque basse e, percentualmente, pari a solo l’1,6% dell’erogato. E con il mutuo che, mediamente, “copre” il 24% del reddito familiare, l’ABI ha sottolineato, come sopra accennato, che i finanziamenti ipotecari rimangono accessibili per le famiglie italiane che decidono di acquistare un’abitazione.
Sui mutui, intanto, è entrata in vigore, su disposizione dell’Isvap, Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, la norma che impone l’obbligo, su richiesta del cliente, del rimborso del premio assicurativo residuo non goduto e legato a polizze a copertura proprio dei rischi legati al pagamento del finanziamento ipotecario. Questo rimborso obbligatorio, in particolare, scatta quando il cliente chiede per il finanziamento ipotecario l’estinzione anticipata; in passato, invece, la mancanza di tale obbligo ha rappresentato un freno nel nostro Paese al mercato dei mutui per surroga e quindi, nel complesso, ha generato anche degli effetti anticoncorrenziali.