Secondo quanto emerge da alcune rilevazioni analitiche, il mercato immobiliare lombardo starebbe vivendo un momento di evidente stallo, con una crescita degli immobili invenduti nelle principali aree urbane della Regione. “Abbiamo ben 84 mila vani invenduti soltanto a Milano” – ha affermato Daniele Belotti, amministratore della Lega Nord a Milano – “58 mila a Bergamo e 56 mila a Brescia”. Uno scenario non certo positivo, che non fa ben sperare per un 2012 all’insegna della tiepida ripresa.
I dati sopra riportati da Belotti provengono da una osservazione prodotta dal Politecnico, all’interno della quale si evidenzia altresì come la scarsità delle transazioni del mercato immobiliare possa alimentare una pericolosa spirale crescente, che nel corso dei prossimi cinque – sei anni potrebbe toccare i suoi massimi storici.
Sempre secondo l’analisi del Politecnico, ad esempio, nel 2009 i vani che non avevano trovato acquirenti erano stati 85 mila nel milanese, 58 mila nel bergamasco e 56 mila nel bresciano. Con questo ritmo, nel 2018 le cifre potrebbero giungere a quota 135 mila vani a Bergamo, 107 mila nel bresciano e superare le attuali soglie nella provincia di Milano.
“Numeri molto pesanti sia per le aziende sia per i liberi professionisti del settore” – prosegue Stefano Galli, capogruppo della Lega Nord in Regione – “ecco perché abbiamo deciso di presentare una mozione per il sostegno pubblico dell’acquisto delle abitazioni in Lombardia”.
“Il nostro compito” – continua Galli – “è di elaborare nuovi strumenti di sostegno a favore di coloro che hanno necessità di accedere ai mutui per la prima dimora, strumenti che devono provvedere anche al mantenimento delle agevolazioni dopo aver contratto il mutuo”. A tal fine, si preavvisano sedute piuttosto accese in Consiglio Regionale, dove è probabile che le parti possano giungere a un confronto – si spera, proficuo – in merito ai piani per lo sviluppo del comparto.