Nei giorni scorsi a Milano l’Aler da un lato, ed i Sindacati degli Inquilini e degli Assegnatari dall’altro, hanno siglato un importante accordo inerente le case popolari. A darne notizia è il Sicet nel precisare come l’accordo verta sia sulla determinazione degli affitti, sia sul fondo sociale nelle case popolari.
Nel dettaglio, l’accordo, a favore di ben 53 mila famiglie, prevede che dall’anno 2011 all’anno 2013 saranno risparmiati all’incirca ben 10 milioni di euro tra affitti e spese a fronte di altri 20 milioni di euro che, in accordo con quanto messo in risalto proprio dal Sicet, Sindacato Inquilini Casa e Territorio, erano stati ottenuti con il precedente accordo tra le parti. L’intesa, nel dettaglio, mira sia ad un abbattimento dei costi legati alle spese di riscaldamento, sia al venire incontro ai problemi delle famiglie legati alla morosità incolpevole causata da condizioni di basso reddito.
E così, a partire dallo scorso 1 gennaio, scatta una riduzione del valore convenzionale in base al quale vengono calcolati i canoni di locazione per una percentuale variabile da un minimo del 6,5% ad un massimo del 20% in funzione del livello di degrado dello stabile. E’ pari a 5,16 euro al metro quadrato, per anno, l’abbattimento delle spese accessorie e di quelle per il riscaldamento a favore di circa 18 mila famiglie a basso reddito.
Inoltre, sempre secondo quanto riporta il Sindacato Inquilini Casa e Territorio (Sicet), l’Aler rifinanzierà il fondo sociale a favore di quelle famiglie che a livello economico e sociale sono in difficoltà. In più, i crediti derivanti dalle operazioni di ricalcolo dei canoni di locazione saranno restituiti ai legittimi assegnatari a partire dal terzo bimestre dell’anno 2011. Secondo il Sindacato Inquilini Casa e Territorio (Sicet) quello raggiunto rappresenta nel complesso un risultato sia importante, sia positivo in una fase dove ancora la crisi economica pesa sulle famiglie con una riduzione dei redditi.