Case ristrutturate con gruppi d’acquisto, succede a Palermo

di Redazione Commenta

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Una novità nel settore immobiliare arriva da Palermo dove una serie di cittadini, organizzati in gruppi d’acquisto, hanno dato il via ad una serie di ristrutturazioni a tappeto di immobili residenziali. Ecco il resoconto dell’iniziativa. 

Non è una cosa che succede in tutta Italia ma soltanto dove ci sono le condizioni giuste per fare l’investimento nel mattone e ottenere dei guadagni attraverso lo sviluppo immobiliare. Così scrive anche Immobiliare.it che spiega come nell’ultimo periodo ci sia una corsa all’acquisto di immobili venduti a prezzi stracciati, da ristrutturare. La spesa è tutta nella ristrutturazione e nella capacità, successiva, di ricollocare le nuove unità abitative, il cui prezzo sarà necessariamente più alto, per poter coprire le spese sostenute.

I problemi legati al “nuovo” prezzo degli immobili si può anche aggirare. A Palermo hanno trovato un escamotage interessante: si sfruttano i gruppi d’acquisto per fare rigenerazione edilizia.

Il quotidiano Il Sole 24ORE ha raccontato per primo il progetto siciliamn della società immobiliare, PL5 che sta provando ad abbattere i costi di ristrutturazione ricorrendo alla logica dei gruppi d’acquisto.

Come funziona il processo?

Dopo aver individuato l’immobile su cui è possibile (e strategico) operare una ristrutturazione o una vera e propria ricostruzione, la società contatta i proprietari e verifica se questi hanno la volontà e la possibilità economica per intervenire, oppure preferiscono vendere; valutata la fattibilità del progetto è sempre la società a contattare possibili compratori, a cui si chiede di contribuire sin da subito, comprando i millesimi dell’immobile futuro e finanziando così la costruzione delle parti comuni. Questo permette di tenere bassi i prezzi e di offrire ai compratori degli appartamenti nuovi con prezzi fino a 1000 euro/mq più bassi del mercato. Un vero e proprio affare, sia per chi punta a rivendere, sia per chi sceglie di vivere nel nuovo stabile, che spesso si trova in zone centrali – se non addirittura nel centro storico, per cui rivalutazione si sta spendendo anche l’amministrazione comunale.

 

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