National Association of Realtors ha appena pubblicato i dati consuntivi di fine 2009 per le compravendite immobiliari negli States.
La crescita dei volumi di compravendita di proprietà immobiliari ad uso abitativo negli Stati Uniti continua ad assumere numeri piuttosto significativi, con un incremento del 14% riscontrato nell’ultimo trimestre del 2009, principalmente riconducibili alle politiche di supporto al settore approvate dalla Federal Reserve, e alle agevolazioni creditizie predisposte dall’autorità amministrativa a favore degli acquirenti di una prima casa.
Stando ai dati riportati dalla National Association of Realtors, infatti, le vendite di case non nuove e appartamenti condominiali sono saliti a una quota annualizzata pari a 6,03 milioni di unità, rispetto alle 5,29 milioni di unità riscontrate durante il trimestre precedente. Il prezzo medio applicato al contratto di compravendita è invece diminuito del 4,1% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente.
Come detto, i numeri di cui si è ora fatto cenno sono stati influenzati dalle decisioni dell’amministrazione Obama, che a inizio novembre 2009 annunciò la volontà di estendere il beneficio fiscale (8 mila euro di sgravi a favore degli acquirenti di una prima casa) originariamente previsto in scadenza per il 30 novembre 2009, a patto che alla base della richiesta vi fossero delle promesse d’acquisto firmate entro la fine di aprile, e contratto d’acquisto entro il 1 luglio 2009.
Complessivamente, nel 2009 le vendite di case sono cresciute del 4,9% a un volume annuo pari a 5,16 milioni di unità, per il primo incremento annuo dal 2005, come sostenuto in un report della scorsa settimana della stessa National Association of Realtors. Nel 2011, stando a quanto previsto dall’Associazione, le vendite dovrebbero crescere del 9,9%, per un ritmo di crescita davvero sostenuto.
Per ciò che concerne i prezzi, i valori delle case americane sono diminuiti del 12% a una media pari a 173.500 dollari, per il più grave declino della storia recente, perfino più significativo di quello riscontrato nel 2008, quando i prezzi delle case crollarono del 9,5%. Nel 2010, previsto un incremento del 3,7%, il primo dal 2006.