L’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, si versa al Fisco con le stesse scadenze e con gli stessi criteri legati al versamento dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. A ricordarlo è la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna che proprio sulla cedolare secca ha realizzato un’utile brochure. Quindi, la cedolare secca il proprietario di immobili deve versarla con la modalità dell’acconto e del saldo; in particolare, a valere sul 2011, l’acconto sull’imposta sostitutiva è pari all’85% di quella dovuta, mentre nel 2012 la percentuale dell’acconto salirà al 95%. La modalità di versamento, come sopra accennato, è la stessa con cui si paga l’Irpef ragion per cui deve essere utilizzato il modello F24 come segue: se l’importo dovuto è inferiore ai 257,52 euro, allora l’imposta si può versare in un’unica soluzione con il modello F24 entro il 30 novembre del 2011.
Altrimenti, se l’imposta da pagare è superiore ai 257,52 euro, il versamento deve essere effettuato come segue: il 40% quale prima rata entro il 6 luglio del 2011, oppure dal 7 luglio 2011 al 5 agosto 2011 con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi. La seconda rata deve essere invece pagata entro il 30 novembre 2011 per una quota dell’imposta pari al restante 60%.
Ricordiamo che quello della cedolare secca è un regime di tassazione opzionale, ragion per cui il proprietario di immobili può anche continuare a pagare le imposte sui redditi da locazione alla vecchia maniera. Se si versano le tasse con la cedolare, pur tuttavia, si può ottenere un risparmio fiscale tenendo conto del fatto che si può sfruttare l’aliquota “piatta” al 21% o al 19% che include non solo l’irpef, ma anche l’addizionale regionale e comunale, nonché l’imposta di registro. Il 21% di aliquota, lo ricordiamo, si applica per i contratti stipulati sul mercato libero, mentre il 19% di tassazione si applica per i contratti di locazione cosiddetti a canone concordato.