Cosa cambierà l’anno prossimo, ovverosia nel 2011, con la cosiddetta cedolare secca sugli affitti? Ebbene, potrebbe clamorosamente non cambiare nulla per i canoni di locazione visto che il nuovo regime cedolare/agevolato potrebbe anche non debuttare a partire dall’1 gennaio del prossimo anno.
L’obiettivo originario era in particolare proprio quello di far partire il nuovo regime opzionale dell’imposta sostitutiva al 20% subito, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre del 2010, ma gli obiettivi dell’attuale Governo in carica, che è impegnato tra l’altro a “schivare i colpi” di chi vorrebbe mandare Silvio Berlusconi a casa, rischiano molto probabilmente di saltare.
L’iter per l’approvazione del provvedimento della cedolare secca, infatti, sta richiedendo più tempo del previsto, ragion per cui, come tra l’altro riporta il portale di annunci immobiliari online Idealista.it, riprendendo un articolo apparso sul “Sole 24 Ore“, il debutto dell’agevolazione fiscale è in dubbio per l’1 gennaio del 2011 tenendo conto anche del fatto che ci vogliono i tempi tecnici e necessari per andare a pubblicare il Decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
A questo punto per molti contratti di locazione si rischia la mancata regolarizzazione con conseguenti ricadute negative non solo sull’erario, ma anche sugli inquilini stessi che di certo con un affitto in nero hanno tutto tranne che tutele e potere contrattuale.
La cedolare secca sugli affitti, così come è stata definita, viene tra l’altro osteggiata oramai da diverse settimane anche da parte dei Sindacati degli Inquilini, i quali avrebbero preferito un’aliquota più bassa per i contratti a canone concordato in modo da calmierare i prezzi degli affitti. Invece, visto che la cedolare secca è applicabile per qualsiasi contratto di locazione, il rischio reale è che si faccia a conti fatti solo un regalo ai proprietari di immobili che più case hanno da affittare, meno tasse rispetto al vecchio regime fiscale andranno a pagare sugli affitti riscossi.
