Certificazione energetica “sconosciuta” per una casa su due

di Redazione Commenta

Spread the love

Sono sicuramente al di sotto delle aspettative i numeri che testimoniano la diffusione dell’attestato di certificazione energetica nelle case degli italiani. Stando a una recentissima ricerca condotta sul territorio nazionale, infatti, pare che solamente il 53 per cento degli italiani sia in regola con l’ottenimento del documento che attesta l’efficienza energetica del proprio immobile: un attestato obbligatorio – ricordiamo – per tutti coloro che intendono vendere o concedere in locazione la propria casa.

Ad effettuare l’indagine è stato il portale immobiliare Immobiliare.it, uno dei principali punti di riferimento del mattone tricolore. Stando a quanto dichiarato dall’amministratore, Carlo Giordano, “quello che emerge dalla nostra indagine è che per evitare i costi della perizia, sovente si ricorre ad un’autocertificazione in classe G, pratica peraltro non legalmente valida né consentita, con l’intento di classificare realmente l’immobile solo all’atto del rogito; questo è espressione di una forte resistenza da parte dei proprietari che, scoraggiati dai lunghi tempi di vendita, sono disposti a spendere solo dopo aver trovato l’acquirente” (vedi anche Efficienza energetica immobili sempre più richiesta).

Sul fronte territoriale, i cittadini più virtuosi si trovano nel settentrione d’Italia. Non a caso la regione con la migliore performance è il Trentino Alto Adige, territorio da sempre molto attivo sul fronte eco-energetico: nella regione, ben lì80 per cento di unità immobiliari è già in regola con l’obbligo di disponibilità dell’attestato, in vigore dallo scorso gennaio. Migliori della media le situazioni in Veneto (62 per cento), e in Valle d’Aosta (58 per cento) e Lombardia (57 per cento).

Di contro, negli ultimi posti della classifica si trovano la maggior parte delle regioni del Sud, con il fanalino di coda rappresentato dalla Basilicata, dove hanno un documento valido di attestazione dei consumi appena il 19 per cento delle proposte, precedendo la Puglia (24 per cento), e la Sicilia (23 per cento)  (vedi anche Certificazione energetica ancora deludente).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>